Europa: Pnrr, l’audizione in commissione del presidente della Toscana
Stato di avanzamento dei progetti, scadenze, rapporti tra Regioni e Governo al centro dell’incontro. Giani: “Procediamo rispettando i tempi, i bandi accettati sono oltre 10mila 500 e arriveranno a 11mila nel settore pubblico allargato”. Il presidente della commissione, Francesco Gazzetti: “A settembre audizioni degli assessori sulle singole misure”
Firenze – La commissione Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Partito democratico) ha tenuto questa mattina un’audizione del presidente della Toscana, Eugenio Giani, in merito all’aggiornamento del Pnrr toscano. “Questo incontro di aggiornamento sul Pnrr – ha spiegato Gazzetti in apertura – era stato richiesto dal vicepresidente Giovanni Galli (Lega, ndr) e dal consigliere Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia, ndr) e successivamente anche dalla presidente Irene Galletti (capogruppo Movimento 5 stelle, ndr)”.
“Procediamo rispettando i tempi”, ha esordito il presidente Giani, “secondo quella che è una funzione di coordinamento di bandi che sono nazionali e devono rispettare l’iter definito dai singoli ministeri. In Toscana, siamo a più di 10mila 500 progetti che hanno acquisito il profilo di accettabilità. Alcuni, sempre rispondendo alle caratteristiche dei bandi ministeri, sono in fase di prospettazione esecutiva, altri hanno richiesto fattibilità avanzate e quindi hanno ancora bisogno di tempo per lo sviluppo della progettazione. Complessivamente – ha aggiunto Giani – arriveranno a superare gli 11mila i progetti del settore pubblico allargato. Se consideriamo i progetti di privati, arriveremo a un numero molto più ampio”. Per settore pubblico avanzato, ha spiegato il presidente, “consideriamo i progetti presentati da Comuni, Province, Regione, ma anche gli enti di gestione delle risorse idriche, con Publiacqua che ha ottenuto 50milioni per il risanamento delle condotte dalla dispersione idrica, i Consorzi di bonifica, gli enti come le aziende diritto allo studio, c’è ora la partita delle residenze universitarie”.
Alto il numero dei progetti, altissima la percentuale di quelli in grado di avanzare speditamente: “Quando sono stati presentati i check up per verificare lo stato di avanzamento delle progettazioni, più del 95 per cento hanno risposto positivamente alle tappe richieste”. Percentuale ancora più alta nella sanità, “quella che gestiamo più direttamente: al 31 marzo, più del 98 per cento dei progetti accolti sono andati avanti. Sei i capitoli: Case della salute; ospedali di comunità; distretti; telematica dei servizi assistenziali; centri operativi territoriali nella telemedicina; efficientamento energetico e antisismica”. Soggetto attuatore Invitalia, “strumento del settore pubblico che consentirà di affidarli in modo equilibrato. Per quello che possiamo vedere dal livello regionale – ha osservato Giani –, il Pnrr procede nella sua regolarità, i problemi sono nel rapporto tra Governo ed Europa, la ricontrattazione, il confronto sulle linee di finanziamento hanno portato l’Italia un attimo in stand by, ma per quanto riguarda i nostri progetti non segnali di stop o necessità di maggiori verifiche. A settembre, inizieranno ad apparire cartelli ‘finanziato attraverso Pnrr’. Una delle mie preoccupazioni è che questi progetti sono così tanti che non sarà facile trovare le imprese che li facciano”. Il presidente ha citato l’esempio del nuovo ponte di Signa-Lastra a Signa, inizialmente inserito nel Pnrr, poi finanziato con fondi del Ministero: ha partecipato un solo raggruppamento di impresa. Da una parte, questo ridotto numero di aziende disponibili dovrebbe favorire l’andamento più regolare, con minor contenzioso. Speriamo che tutto proceda regolarmente come sembra ora”.
La commissione Europa, è la proposta della consigliera Valentina Mercanti, “si faccia portavoce del buon lavoro che tutti abbiamo fatto in questi anni in Toscana, in un momento storico complicatissimo, grazie al quale ci troviamo ora in un periodo di grande espansione della spesa pubblica, che avrà ricadute importanti. Riuscire a farlo sapere, essere trasparenti, anche attraverso una pubblicazione e un momento di approfondimento, vorrebbe dire andare incontro alle difficoltà di conoscenza, dare maggiore sicurezza e favorire un senso di fiducia e di vicinanza all’Europa”. Il presidente della Toscana ha suggerito di farlo “quando partono i lavori”.
Il consigliere Massimiliano Pescini (Pd) ha chiesto chiarimenti in merito alle risorse in arrivo in questa fase: “A livello nazionale, si parla molto di terza e quarta rata. Quali sono gli ambiti nei quali verranno fatti altri bandi?”, ha chiesto chiarimenti “sul bando per i trattori nel settore olivicolo” e sul personale “per la realizzazione delle opere, se è stato positivo per la Toscana”.
“Sul personale esprimo notevoli criticità – ha risposto Giani –, si è voluto impostarlo, da parte del Governo, in modo spiccatamente centralistico, i bandi sono stati fatti a Roma, si è trattato di bandi astratti. Ci siamo trovati personale che arriva da altre Regioni e non vede l’ora di tornare a casa. Avrei preferito che fosse stato assegnato un budget alle Regioni per la selezione di personale del territorio”. Sul bando per i trattori, “per noi è prioritario, integreremo con risorse del Fondo europeo per favorire supporto massimo. L’olio è una delle linee di attività e produzione per su cui concentriamo maggiormente il nostro sostegno. Le Regioni hanno un rappresentante nella cabina di regia, che però non ha peso: con il Governo Meloni, la coordina il ministro Fitto e lo fa con particolare piglio. In questi giorni c’è un’interlocuzione serrata come Regioni, il ministro ci ha fatto presente che il Fondo di sviluppo e coesione, tradizionalmente gestito Dalle Regioni, sarà co-gestito dallo Stato, con la prospettiva di integrarlo al Pnrr e avere una sorta di gestione unica. Con i Governatori si sta trovando sorta di concertazione. L’orientamento centralistico è molto forte”.
Dalla consigliera Anna Paris (Pd) giungono i “complimenti per la gestione del sito” e richieste di chiarimento sugli “studentati, di cui si parla adesso: la questione toccherà la Toscana? Mi preoccupa, inoltre, la scadenza del 2026: se non viene rinegoziata, come si faranno grandi investimenti per opere pubbliche fatte bene?”. Sul diritto allo studio, ha risposto il presidente Giani, “eravamo pronti con alcuni progetti, ma non era stato formalizzato nulla, perché non presentati i bandi. Prospettive rallentate sulla base di scelte politiche. Non siamo ancora in grado di quantificare”.
“Mi sembra ci siano difficoltà più che a livello regionale a livello centrale”, ha osservato il consigliere Andrea Vannucci (Pd), “però, allo stesso tempo, vedo difficoltà oggettive nello scaricare i progetti a terra, quando mancano poco più di tre anni. Penso alle tranvie, con progetti di cantieri che devono ancora cominciare. Viene da chiedersi se questa scadenza sia destinata a restare o ad essere procrastinata?”. Sensazione confermata dal presidente della Toscana: “Ragiono con l’idea che si vada almeno al 2028 – ha risposto Giani –, lo do per scontato. Tutti danno per scontato che l’iter non sia poi così cogente, visto il livello di mancanza di progettualità: ci sono bandi che non hanno avuto presentazione di alcuna domanda, penso ad esempio a quello relativo alle colonnine elettriche sulle autostrade”.
“Alla ripresa di settembre faremo un ulteriore approfondimento”, ha dichiarato il presidente Gazzetti in conclusione dei lavori della commissione, confermando che il sito della Regione dedicato ai bandi del Pnrr “è individuato come elemento di buona prassi a livello nazionale. Cercheremo di capire – ha concluso Gazzetti – come procedono le varie misure. L’idea potrebbe essere di tenere una serie di audizioni con i vari assessorati”.