Ente Acque Umbre: sì a bilancio preventivo 2024
In commissione Sviluppo economico e rurale presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), licenziata a maggioranza la proposta di delibera
Firenze – Sì a maggioranza (hanno votato a favore i consiglieri del Pd, con l’astensione del M5s) al bilancio preventivo 2024 dell’Ente Acque Umbre (EAUT) che è stato votato questa mattina, in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).
L’Ente si occupa della gestione di quattro importanti dighe (Montedoglio, Sovara, Chiascio e Calcione) e di parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un’intesa tra Regione Toscana e Umbria dell’ottobre 2011, ratificata con legge regionale toscana n. 54 sempre dello stesso anno.
Il valore di produzione 2024 si stima pari a 4milioni e 793mila euro con 4milioni e 769mila di costi e un utile di esercizio di 9mila670 euro. Mentre per il bilancio triennale si parla di un valore di produzione pari a 4milioni 800mila per il 2025 e di 4milioni 826 per il 2026 con costi di produzione di 4milioni 725mila per il 2025 e di 4milioni 746mila per il 2026.
Durante l’illustrazione, il direttore di Eaut, Andrea Canali, ha parlato di un “2023 particolare dal punto di vista dell’irrigazione, in cui i dati sono stati particolarmente bassi perché ha piovuto fino a luglio”. “Per l’erogazione – ha detto – non siamo arrivati a 13milioni metri cubi mentre in passato avevamo raggiunto anche i 22 milioni. Nel preventivo ‘24 ci attestiamo, quindi, su una media di 15/16 milioni con un introito di circa un milione di euro”. Riguardo ai ricavi derivanti dalle spese generate per le opere finanziate dallo Stato che vanno a coprire dai costi di ingegneria a quelli legali per la realizzazione delle opere, Canali ha detto che “si stimano per il ’24 quasi 40milioni di lavori”. Tra i costi di produzione ci sono le quote spese generali su lavori pubblici in concessione pari a un milione 520mila e i proventi derivanti dall’esercizio di impianti pari a 3milioni 263mila. Tra gli impegni da rispettare, Canali ha ricordato il completamento entro l’estate dell’acquedotto di Chiusi mentre tra i ricavi, quelli dalle gestioni, “circa 80mila euro da quella del Calcione” e quelli dall’idropotabile con un trend stabile pari a “9milioni e mezzo di metri cubi” e con un aumento di 250mila cubi”.