Efficientamento energetico: allargare bandi Fesr 2021-27 a imprese settore istruzione
Approvata all’unanimità una mozione del Partito democratico, primo firmatario Cristiano Benucci
Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione del Partito democratico, primo firmatario Cristiano Benucci, in merito alla “partecipazione dei soggetti operanti nel settore dell’istruzione e della cultura ai bandi Fesr 2021-2027 sull’efficientamento energetico relativi alle imprese”. L’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale “a consentire in vista dei bandi di attuazione Fesr 2021-27”, di prossima emanazione, “la partecipazione dei soggetti operanti nel settore dell’istruzione”, per promuovere “una migliore gestione energetica e garantire, parimenti, condizioni ottimali per l’apprendimento in favore di tutti gli alunni e studenti toscani”, con un riferimento diretto “all’obiettivo specifico 2.1: promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra”. Per beneficiare delle misure regionali di sostegno, si spiega nella mozione, “occorre essere inclusi tra le attività economiche individuate dalla Giunta mediante possesso di relativo codice Ateco” e al momento non il settore dell’istruzione non è compreso tra queste attività e risulterebbero escluse dagli interventi di efficientamento energetico tutti gli edifici delle scuole paritarie della Toscana, con oltre 400 scuole e 24mila alunni interessati.
La Giunta è chiamata anche a effettuare “una ricognizione sulle attività economiche Ateco afferenti al settore della cultura al fine di valutare l’opportunità di ammettere ulteriori soggetti”.
“Vogliamo inserire nei bandi Fesr di prossima emanazione le imprese che operano nella scuola – ha spiegato il primo firmatario Benucci –, tenuto conto che coinvolgono tanti bambini e nel settore della cultura interessano tante strutture quali teatri e biblioteche”.
“Voteremo a favore, perché l’atto comprende anche le scuole paritarie – ha dichiarato Luciana Bartolini (Lega) –, dove i bambini e le bambine si fermano quasi tutto il giorno e i consumi di energia sono quindi piuttosto elevati. Si spera che questo intervento di sostegno possa non far aumentare le rette, l’auspicio è che vengano presentate le domande”.