27 Novembre 2024

Economia: povertà energetica, in arrivo nuove misure di contrasto

Sì a maggioranza alla proposta di legge con i voti favorevoli della maggioranza e del Movimento 5 Stelle e il voto contrario dei gruppi di centro destra

Comunicato stampa n. 1234
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Firenze – Sì dell’Aula alla legge per il sostegno alla povertà energetica con il voto favorevole della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, con il voto contrario dei gruppi di centro destra.

La misura toscana prevede che i soggetti beneficiari di finanziamenti pubblici nell’ambito dei programmi regionali di attuazione dei fondi strutturali dell’Unione europea si impegnino a cedere alla Regione, come nel caso del reddito energetico, le risorse provenienti dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e legate alla valorizzazione dell’energia non auto-consumata. Le risorse così incamerate a livello regionale sono destinate non ad auto-alimentare il fondo per la installazione di nuovi impianti (come nel reddito energetico) ma a finanziarie l’erogazione di un contributo di solidarietà energetica, un bonus destinato a nuclei familiari intestatari di una utenza elettrica in condizioni di povertà economica.

Tra le modifiche sostanziali inserite nella proposta di legge si prevede l’obbligo di cedere in misura corrispondente alla percentuale di contributo pubblico ricevuto, come risultante dal decreto di concessione e dalla convenzione sottoscritta con l’amministrazione regionale, i crediti maturati presso il GSE, l’obbligo non è più quindi del 100 per cento ma della stessa percentuale del contributo ricevuto per la realizzazione dell’impianto, restando ferma la facoltà per i suddetti soggetti pubblici di cedere alla regione l’intero ammontare dei crediti maturati. Ci sarà poi la possibilità che soggetti terzi partecipino al rafforzamento di questo fondo, prevedendo che possano contribuire al sostegno delle misure di contrasto alla povertà energetica.

Si ricorda che secondo i recenti dati forniti dall’Osservatorio Sociale Regionale una famiglia toscana su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese e tra le voci di spesa che maggiormente incidono sui bilanci vi sono proprio le spese energetiche, legate ai costi per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni. I dati ci dicono che il 21 per cento delle famiglie toscane non può permettersi di riscaldare (o raffrescare) adeguatamente la propria casa. Tradotto in dati assoluti, parliamo di più di 200mila persone in stato di “accertata” povertà energetica.

Il presidente della Commissione Sviluppo Economico Gianni Anselmi (PD) ha illustrato in aula il provvedimento che vuole “contrastare la povertà energetica per le famiglie con ISEE non superiore a 9.500 euro.  Il fondo è alimentato dal credito dei comuni su impianti di fonti rinnovabili restituito alla Regione, possono alimentare il fondo anche privati e società del settore energetico. Annualmente possiamo arrivare a 150 euro a richiesta singola e la quota non utilizzata può essere destinata ad altre misure sociali”.

La consigliera regionale Elena Meini (Lega Toscana) è intervenuta sottolineando che la proposta di legge “suscita molti dubbi, c’è stato anche il parere contrario dell’Anci in merito a un contributo per gli enti locali che diventa obbligatorio. Inoltre esiste già un fondo nazionale destinato a queste misure che non può essere cumulato con altri finanziamenti. Sembra assurdo obbligare i Comuni a restituire i finanziamenti ricevuti per comportamenti virtuosi e pre risparmi effettuati e andare a premiare i comuni che non partecipano ai bandi europei. Il contributo viene assegnato in merito solo all’ordine della domanda presentata, un solo criterio su un fondo che non può essere reintegrato. Una legge che non ci sembra corretta ed equa per questo il nostro voto è contrario”.

La consigliera Anna Paris (PD) ha sottolineato che “il tema della povertà energetica è un tema che riguarda il 10% delle famiglie toscane.  Un meccanismo complesso quello attuato, ma è comunque un modo per reperire ulteriori risorse per aiuti sociali e magari raccogliere fondi dai privati”.

Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato che questo provvedimento “è un inizio per contrastare la povertà energetica, esistono alcuni problemi, ma è un punto di partenza per la Regione per cercare di rispondere alla povertà energetica. Il problema che si pone che le grandi compagnie energetiche dovrebbero invece intervenire con contributi sostanziosi.  Ha poi illustrato la Risoluzione che ha presentato dove si chiede di verificare quanto la legge che si va ad approvare sia stata utilizzata e vedere la ricaduta reale di questa misura nei nostri territori”.

La proposta di legge è stata approvata con 24 voti favorevoli e 7 voti contrari. Mentre la Risoluzione è stata approvata con voto unanime.

(testo a cura di Benedetta Bernocchi e Riccardo Ferrucci)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana