12 Maggio 2025

Difesa civica: apprezzamento attività 2024, Consiglio approva risoluzione

Passa a maggioranza l’atto d’indirizzo presentato dalla prima commissione presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) ed esprime valutazione positiva sulla relazione annuale presentata da Lucia Annibali

Comunicato stampa n. 0486
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Firenze – In Consiglio regionale passa la risoluzione sulla relazione del Difensore civico regionale per l’attività svolta nel 2024, con il voto favorevole di Partito democratico, Italia viva e gruppo misto-EcoSistema, il voto contrario di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e l’astensione di Movimento 5 stelle e gruppo misto-Merito e Lealtà. Con questo atto d’indirizzo, il Consiglio regionale, su proposta della commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), esprime “apprezzamento e soddisfazione per i risultati conseguiti dal Difensore civico regionale nel corso dell’anno 2024” e s’impegna “a sostenere l’attività istituzionale del Difensore civico, anche attraverso la sua partecipazione al coordinamento nazionale dei difensori civici delle regioni e delle province autonome italiane; a sostenere la diffusione della conoscenza del Difensore civico e dei servizi resi gratuitamente ai cittadini; a sostenere l’attività di tutela del Difensore civico in ambito sanitario, favorendo il percorso di collaborazione e confronto tra gli interlocutori istituzionali territoriali del settore, e la valorizzazione delle Commissioni miste conciliative quali organismi di tutela di secondo livello; a sostenere le iniziative finalizzate a rafforzare ed ampliare l’attività di conciliazione già attivata per il servizio idrico; a sostenere l’implementazione degli accordi di collaborazione con le province toscane, anche attraverso l’apertura di nuovi sportelli di difesa civica sul territorio regionale”.

Il presidente Bugliani ha illustrato all’Aula i contenuti principali della relazione presentata dal Difensore civico regionale, Lucia Annibali, alla prima commissione. Nel 2024 sono state prese in carico 1865 richieste tra pratiche di cittadini, associazioni e segnalazioni (450 del totale) con risposta fornita dall’’Ufficio. I settori di intervento più caldi restano quelli relativi alla Sanità (257 pratiche trattate), Servizi Pubblici (126) e Assetto Istituzionale (247). Rispetto all’anno precedente, l’attività della Difesa civica toscana rimane costante.

A partire dal 2024 è stata implementata la procedura gestionale di presa in carico delle istanze con l’obiettivo di suddividerle per Provincia così da registrare e monitorare in modo più capillare l’andamento dei settori che più richiedono l’intervento della Difesa civica. Secondo i dati estrapolati, generalmente, in tutte le Province, i settori più sensibili sono costituiti da Territorio, Sanità e Assetto istituzionale, ancorché con percentuali che si diversificano da caso a caso. La Provincia di Firenze risulta in testa per percentuale di pratiche (39,8 del totale).

È stata inoltre confermata l’attività di implementazione degli sportelli sul territorio con il rinnovo di convenzioni con la Provincia di Pistoia, Arezzo e Siena (questa ultima siglata appena un giorno fa). Sono in corso contatti per firmare convenzioni nei territori ancora sprovvisti di sportelli.

È proseguita l’attività dell’organismo di conciliazione presso l’Autorità idrica toscana accreditato da Arera, nell’ambio del quale l’Ufficio della Difesa civica ha svolto attività di conciliazione a titolo gratuito. Le conciliazioni presentate sono state 125, di queste 103 sono state trattate in seduta di conciliazione e 49 gestite da funzionari dell’Ufficio regionale. L’esito di questa attività è positivo: l’accoro tra le parti è stato infatti raggiunto nel 74,5 per cento dei casi.

In ambito sanitario, nel 2024, sono stati rinnovati i presidenti delle commissioni miste conciliative Toscana Centro, congiunta con l’azienda sanitaria universitaria di Careggi, dell’Azienda ospedaliera universitaria senese e dell’azienda sanitaria ospedaliere pisana. È proseguito l’impegno nella valutazione delle istanze pervenute, con la trasmissione dei reclami agli Urp competenti, monitorando le fasi successivi e informando i cittadini delle forme di tutela attivabili.

Per incrementare la conoscenza della Difesa civica in Toscana, dal dicembre 2024, è stata attivata una convenzione con una società di social media manager che promuove l’attività dell’Ufficio e informa sui diversi settori di intervento.

“Il Difensore civico ricopre funzioni essenziali per ridurre la distanza tra istituzioni e cittadini, garantisce legalità e imparzialità dell’azione amministrativa. Chi teme l’indipendenza di questa figura teme la trasparenza, chi non la valorizza accetta, anche solo per inerzia una pubblica amministrazione meno giusta, meno equa e meno vicina”, ha dichiarato Marco Casucci (Gruppo misto-Merito e Lealtà), che ha lamentato la limitatezza di risorse “economiche e umane” dedicate poi annunciato il proprio “voto di astensione critica. Lavora in condizioni di crescente marginalità. Dobbiamo rilanciarne il ruolo con atti concreti”.

Secondo il consigliere Diego Petrucci (FdI), “dobbiamo avere il coraggio in quest’Aula di decidere se vale la pena di spendere soldi e investire risorse in figure di garanzia oppure no. Se ne vale la pena, dobbiamo anche essere disposti a dare una forza d’intervento a queste figure che sia reale e concreta”. Per Petrucci, si tratta di “ripensare tutto l’ambito di intervento”. Il consigliere ha ricordato il lavoro del vicepresidente dell’Assemblea, Scaramelli (Iv), “impegnato in una maratona per ripensare queste figure, un lavoro portato avanti con fatica, anche grazie alla mediazione del presidente Mazzeo e poi gettato nel cestino, perché il gruppo di maggioranza non l’ha voluto portare avanti”. Petrucci ha dunque preannunciato il voto contrario del gruppo, “perché non c’è prospettiva. Nel momento di maggiore tensione, il difensore civico è stato elemento di equilibrio politico, perché era espressione di Italia viva, ma se deve servire solo a garantire equilibri di maggioranza, il suo ruolo viene meno”.

Anche secondo la consigliera Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) c’è la “necessità di un ripensamento di questi istituti, ricordo che era stata avviata una discussione, con proposte presentate dai vari gruppi. Razionalizzare questa figura e rendere efficace ruolo è indispensabile”. A giudizio della consigliera, “il percorso avviato anche col vicepresidente Scaramelli denota e certifica la totale inerzia e incapacità di questa consiliatura nel produrre un testo. Si è sprecata un’occasione preziosa e non siamo riusciti ad arrivare alla necessaria rielaborazione e semplificazione”

“Sul tema dei garanti”, ha dichiarato Valentina Mercanti (Pd), “la Toscana è sempre stata d’esempio per altre Regioni. Penso al Difensore civico, ma anche al Garante dei detenuti. La relazione è condivisibile, molto curata e molto precisa”.

Per Marco Stella (Forza Italia), “la struttura a supporto svolge un lavoro eccezionale”, ma l’attività del Difensore civico non è “apprezzabile. I numeri sono impietosi: 2063 le istanze nel 2mila 21, sono mille e 635 attività nel 2024, con un decremento impressionante dell’attività svolta e della qualità”. Il consigliere si domanda “che senso abbia oggi il difensore civico rispetto alle modifiche di legge con la conciliazione obbligatoria” e rileva che può risultare “estremamente anacronistico”. Sulle risorse disponibili: “Con un bilancio di 77mila euro, 64mila sono impegnati sullo stipendio del difensore civico. Avevamo fatto polemica sul precedente difensore civico, che aveva impiegato risorse sostanziali sulla promozione della propria immagine, ma anche su questo tema non c’è stata inversione di tendenza: una convenzione con una azienda di social media, prevede la promozione della figura del difensore civico e impegna 24mila euro in dodici mesi”.

Il capogruppo del Partito democratico Vincenzo Ceccarelli (Pd) esprime “apprezzamento per il lavoro svolto e per la relazione portata in commissione. Sarebbe interessante avere in Aula il difensore civico quando si discute la relazione, sarebbe un modo per valorizzarne la figura, che è importante, più per chi è in maggioranza che per chi è all’opposizione, perché può aiutare ad amministrare meglio e a correggere scelte che si rivelino sbagliate”. Quanto alle critiche, Ceccarelli rileva “una contraddizione esplicita: da una parte si chiedono maggiori investimenti, dall’altra si considerano eccessivi i soldi investiti per promuoverne l’attività. Il lavoro svolto è positivo, il nostro voto è favorevole”. Quanto al riferimento al “lavoro svolto da Scaramelli, ricordo che non abbiamo mostrato nessuna chiusura, ma, con onestà e impegno, ci siamo opposti a una proliferazione di figure di garanzia che si potevano prestare a spartizione politica”.

“Abbiamo provato un riordinamento, modificando l’attività degli enti di garanzia, non ci siamo riusciti”, ha ricordato Stefano Scaramelli (Italia viva), “ma il nostro giudizio sul Difensore civico regionale è positivo. C’è un livello di conoscenza maggiore, ci deve essere la percezione da parte dei cittadini delle potenzialità di questo strumento. Molti Comuni non hanno la forza di istituire il Difensore civico, la figura regionale sopperisce a questa difficoltà”.

(testo a cura di Federica Cioni e Sandro Bartoli)

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