Cronisti in classe: alla Stazione Leopolda di Pisa la premiazione degli studenti vincitori
Coinvolti nel progetto del quotidiano La Nazione 36 classi delle scuole elementari e medie cittadine e della provincia. A dare il riconoscimento ai piccoli giornalisti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Educare alla scrittura e all’informazione significa costruire una comunità più consapevole e più libera”
di Angela Feo
Firenze – Si è tenuta queta mattina alla Stazione Leopolda di Pisa la premiazione dei giovani alunni che hanno partecipato al progetto del quotidiano ‘La Nazione’ Cronisti in classe. L’iniziativa, sponsorizzata e sostenuta anche dal Consiglio regionale, ha coinvolto 700 alunni di 36 classi delle scuole elementari e medie di Pisa e della Provincia. I lavori, che trattavano temi di attualità come ambiente, sport, regole del codice stradale, valori, sono stati pubblicati da febbraio a maggio sulle pagine de ‘La Nazione’ e giudicati da una giuria qualificata presieduta dalla direttrice Agnese Pini e composta da vertici dell’Opera della primaziale di Pisa, dell’Unione industriale di Pisa, della Scuola Normale, della Scuola Sant’Anna, dell’Università e del Comune di Pisa.
Presente alla cerimonia il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, che ha premiato i piccoli giornalisti della classe V A della scuola primaria ‘Nicola Pisano’ di Pisa.
“È sempre una grande emozione premiare le ragazze e i ragazzi che, con passione e impegno, si sono messi alla prova nel raccontare il mondo che li circonda. ‘Cronisti in classe’ è molto più di un concorso: è un esercizio di cittadinanza, un modo per imparare il valore della verità, della curiosità e del rispetto delle opinioni – ha dichiarato Mazzeo – . Ringrazio ‘La Nazione’ per aver creduto in questo progetto e tutti gli insegnanti che hanno accompagnato le classi in un bellissimo viaggio nel giornalismo. Come Consiglio regionale siamo felici di aver sostenuto ancora una volta questa iniziativa: crediamo profondamente che educare alla scrittura e all’informazione significhi costruire una comunità più consapevole e più libera. Perché, ne sono convinto, ogni investimento nella cultura è un investimento in democrazia e libertà”.