16 Settembre 2024

Controllo: via libera a maggioranza al bilancio Consolidato 2023 della Regione

All’ordine del giorno dei lavori della commissione anche le illustrazioni della seconda legge di variazione di bilancio 2024-2026 e degli interventi normativi ad essa collegati

Comunicato stampa n. 0882
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze – Focus sul bilancio Consolidato della Regione per l’anno 2023, in commissione Controllo guidata da Alessandro Capecchi (FdI). Il presidente ha iniziato la seduta informando di aver ricevuto una lettera, da parte del presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, dove si evidenzia la necessità di approvare il Consolidato, entro il 30 settembre, per non bloccare contratti e assunzioni dell’Ente. In tale contesto, la commissione ha iniziato oggi, lunedì 16 settembre, il percorso di approfondimento con l’illustrazione della delibera da parte della dirigente Paola Bigazzi, ma ha anche provveduto a svolgere il dibattito e ad esprimersi sul provvedimento, che andrà nel Consiglio di domani. La commissione ha approvato a maggioranza il bilancio Consolidato, che sarà illustrato in Aula da Andrea Pieroni, vicepresidente della Controllo.

Molte le sollecitazioni e le richieste di approfondimento dei consiglieri intervenuti (Alessandro Capecchi, Andrea Pieroni, Massimiliano Riccardo Baldini, Elisa Tozzi, Silvia Noferi) che hanno spaziato dall’aumento delle entrate tributarie destinate alla sanità alla percentuale che determina il perimetro del Gap, dai chiarimenti sul consorzio Metis ai proventi straordinari e ai residui attivi, passando dal patrimonio netto negativo e ai rinvenimenti immobiliari. In particolare, il presidente si è soffermato sull’indebitamento, che è superiore a 2 miliardi di euro, chiedendone il quadro degli ultimi dieci anni; e sulla scelta, pur legittima, di escludere dalla gestione delle partecipate tutta una serie di soggetti, come ad esempio il Maggio Fiorentino. Ma prima di entrare nel merito della delibera, Capecchi ha sottolineato “la ristrettezza dei tempi di discussione e di approfondimento, accanto all’arrivo contestuale del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, che porta la commissione ad essere incalzata dagli eventi, con la responsabilità di far salvi i rapporti di lavoro” e quindi a trovarsi in “oggettiva difficoltà”, come affermato anche da Massimiliano Riccardo Baldini (Lega). Comunque su tanti temi emersi, a partire dal patrimonio, di stretta competenza della Controllo, “nulla vieta di approfondire in commissione”, ha ribadito il presidente.

Il bilancio consolidato, come spiegato, ha la finalità di mettere in evidenza i risultati complessivi del Gruppo amministrazione pubblica (Gap), ovvero la Regione più gli enti e le società considerati rilevanti ed è costituito dai seguenti documenti: conto economico; stato patrimoniale; relazione sulla gestione, comprendente la Nota integrativa; relazione del Collegio dei revisori dei Conti. I soggetti che fanno parte del Gap di Regione Toscana, inclusi nel perimetro del consolidamento, sono così suddivisi: accanto al Consiglio regionale della Toscana, quale organismo strumentale; 25 enti strumentali controllati e loro società partecipate indirette; 9 enti strumentali partecipati; 9 società controllate e loro partecipate indirette; 4 società partecipate.

E’ opportuno ricordare che, in merito alla individuazione del Gap, con successiva delibera di Giunta regionale, si è esclusa la società Montecatini Terme Spa e la sua partecipata indiretta Gestione complementari termali srl, a seguito di sentenza pronunciata dal Tribunale di Pistoia. La società Montecatini, infatti, è caduta in regime di concordato preventivo e quindi per espressa previsione del Testo unico delle Società partecipate è automaticamente esclusa dal perimetro. Inoltre, è stata classificata come partecipata indiretta del Consiglio regionale la Fondazione per la Formazione Politica e Istituzionale – Alessia Ballini, poiché la contabilizzazione del valore della partecipazione è incluso nel bilancio del Consiglio.  Infine sono state riclassificate tra le società controllate, per effetto della firma di patti parasociali, le società Internazionale Marmi e Macchine Carrarafiere SpA e Interporto Toscano Amerigo Vespucci SpA.

Il valore della produzione è pari a euro 11.850.955.099,99 in aumento rispetto all’anno precedente di circa 450 milioni di euro; i costi della produzione ammontano a 11.669.122.733,80, anche in questo caso in aumento di oltre 480 milioni. Tutto ciò determina un risultato economico di esercizio pari a 90.596.782,23, con un considerevole aumento rispetto al 2022, stimato in 63.864.446,00.

Ad eccezione di Sviluppo Toscana, tutti gli enti e le società hanno realizzato un risultato di esercizio positivo. Sul fronte degli investimenti, questi ammontano complessivamente a 1,36 miliardi. Il patrimonio netto si chiude con un valore negativo di 708,73 milioni di euro.

Ultima notazione relativa alla valutazione del Collegio dei Revisori dei Conti, che in merito ha espresso giudizio positivo.

Nel corso dei lavori sono stati illustrati anche la seconda legge di variazione di bilancio 2024-2026 e gli interventi normativi ad essa collegati, da Paolo Giacomelli, responsabile della direzione Programmazione e Bilancio della Giunta regionale e dal funzionario Massimiliano Mingioni.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana