18 Novembre 2024

Controllo: quale futuro per Sviluppo Toscana

La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha audito il presidente e il direttore operativo Andrea Serfogli ed Orazio Figura

comunicato n. 1180
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Firenze – Focus su Sviluppo Toscana S.p.A, in commissione Controllo guidata da Alessandro Capecchi (FdI), con l’audizione del presidente e del direttore operativo della Società della Regione Toscana, Andrea Serfogli e Orazio Figura.

Come spiegato dal presidente Capecchi, questa audizione si inserisce in un percorso che interessa anche Fidi Toscana e Sici, con Sviluppo toscana società in house strategica per la nostra regione, nel quadro delle politiche di programmazione. Da qui la necessità di avere una panoramica non solo dal punto di vista gestionale e finanziario, ma anche sulla governance, e conseguentemente sull’iter legislativo non ancora compiuto riguardante la figura di direttore generale della società.

E se la struttura organizzativa ad oggi non è stata variata – come sottolineato dagli auditi – ai costi già elevati e fissi del personale, che assorbono oltre il 90 per cento del fatturato, si va ad aggiungere l’acquisizione di Sici. Ed è in questo quadro che la società sta lavorando al piano industriale, tenendo conto di tutta un serie di criticità: dai costi del personale alla mancata realizzazione dei ricavi previsti, a causa della non presentazione dei bandi da parte delle direzioni regionali.

Solo alcuni numeri: il 2023 si è chiuso con una perdita di 276.463 euro; il bilancio previsionale al 31 dicembre 2024 era stato ipotizzato in 242 mila, mentre invece al 30 giugno la perdita registrata è stata di 373mila e 471 euro. Da qui l’urgenza di trovare una soluzione: l’attuale Cda si è trovato in eredità una impennata dei costi del personale, e l’impegno a internalizzare i costi ed a ridurli il più possibile, non può ovviare ai bandi che non arrivano e quindi all’impossibilità per la società di fatturare.

Per il presidente Capecchi, il dato principale è che anche quest’anno l’auspicato rilancio non c’è stato, addirittura si sta ipotizzando una perdita di circa 180 mila euro, a fronte delle commesse attese dalla Regione, che potranno probabilmente essere evase al 45 per cento circa. Accanto alla voce personale, con le 19 unità di Fidi inglobate e il tipo di contratto nazionale che quest’anno vedrà aumentare gli stipendi del 7 per cento. “La riflessione su Sviluppo toscana proseguirà lunedì 25 novembre con l’audizione dell’assessore Marras – ha annunciato Capecchi – e sarà l’occasione per fare un ragionamento più politico, ed anche per capire cosa la Regione intenda fare sulle direzioni in ritardo e sulla governance; intanto abbiamo chiesto alla società di inviarci la convenzione in essere con la Regione Toscana, per avere un quadro il più possibile completo e magari poter stimolare la Giunta sul piano industriale di Sviluppo Toscana”.

Molti gli input di riflessione da parte dei consiglieri intervenuti: Maurizio Sguanci (Iv), Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), Elisa Tozzi (FdI), Marco Martini (Pd), Andrea Pieroni (Pd), che si sono soffermati sulla percentuale dei costi del personale e sulle spese incomprimibili; sulla necessità di porre un punto sulla doppia figura del direttore; sui costi operativi di Sici e sulla strategia da seguire; sulla sostenibilità dell’acquisizione di Sici; sul consistente numero di assenze del personale; sulla contraddizione tra struttura aziendale rigida e attività fluttuante.

Nel corso dei lavori è stata anche illustrata la terza variazione al “Bilancio di previsione finanziario 2024-2026”, sui cui la Commissione si esprimerà nella prossima seduta.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana