Controllo: Piano sanitario e sociale 2024-2026, il parere della commissione
All’unanimità i commissari hanno sottolineato un ritardo nella programmazione
di Paola Scuffi
Firenze – Un parere di merito articolato sul Piano sanitario e sociale 2024-2026, quello che la Controllo ha votato all’unanimità, sottoponendolo all’attenzione della commissione competente e del presidente dell’Assemblea toscana. Quasi una “riconquista” in tema di programmazione, come ha sottolineato il presidente della commissione Alessandro Capecchi (FdI), prima di annunciare le proprie dimissioni, in seguito alla nomina a Portavoce delle opposizioni.
Come affermato nel corso dei lavori, la Controllo, dopo tre incontri dedicati ed approfonditi sull’argomento, si è espressa “in conformità a quanto stabilito dallo Statuto regionale e dal Regolamento dell’Assemblea legislativa”, partendo proprio dalla disciplina della programmazione nel nostro ordinamento, e quindi dalla verifica della coerenza degli atti con la stessa.
Da qui la richiesta di integrazione e di approfondimenti, da parte della commissione Sanità, su una serie di questioni che non risultano sufficientemente esplicitate. Solo alcuni esempi: i criteri di riparto delle risorse finanziarie tra le Aziende Sanitarie Locali (ASL) e tra queste e le Zone Distretto; gli indirizzi per la valorizzazione e qualificazione dell’assistenza nelle zone insulari e montane; le azioni da realizzare tramite le Società della Salute (SDS); i criteri per l’elaborazione dei piani di area vasta e per la definizione di intese tra aziende, nonché per la contrattazione con i privati accreditati; le direttive relative all’organizzazione delle aziende sanitarie; i criteri e le modalità di determinazione delle tariffe; l’eventuale compartecipazione degli utenti ai costi delle prestazioni.
Inoltre, non essendo chiara l’applicazione delle procedure di programmazione economico finanziaria, con il parere si richiede anche di aggiornare il cronoprogramma di attuazione del piano. Ancora, prosegue il parere, i cambiamenti degli scenari socio-economici e demografici hanno inevitabilmente portato a intervenire su più fronti, per rendere più efficiente la presa in carico socio-sanitaria dei toscani, ma “Il piano, recependo le riforme in atto, si riferisce a un orizzonte temporale triennale 2024-2026, e pertanto presenta un ritardo nella programmazione, imputabile anche alle difficoltà derivanti dal periodo pandemico”. Infine, la Controllo “preso atto anche del complesso iter di approvazione del Piano, si riserva la facoltà di richiedere un ulteriore esame – nei limiti delle proprie competenze – qualora il testo finale subisca modifiche sostanziali nel corso dell’esame in terza Commissione, competente per materia, prima della discussione in Aula”.