Controllo: il punto sull’azienda regionale per il Diritto allo studio universitario
La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha audito Marco Del Medico e Enrico Carpitelli, rispettivamente presidente e direttore generale, in merito alla gestione patrimoniale e contrattuale del Dsu
di Paola Scuffi
Firenze – Continua il lavoro di approfondimento della commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (FdI), per fare il punto sulla gestione del patrimonio degli enti regionali. In tale contesto oggi sono stati auditi il presidente e il direttore generale dell’azienda per il Diritto allo studio universitario, Marco Del Medico ed Enrico Carpitelli, che hanno svolto una panoramica complessiva sul Dsu, il cui target è rappresentato dagli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi; quindi giovani che ottengono un profitto di un certo livello, con reddito Isee non superiore a 26mila euro.
Solo alcuni numeri: il patrimonio immobiliare del Dsu ha un valore di 150 milioni di euro; le residenze offrono circa 5000 posti letto; entro la fine del 2024 tutte le strutture avranno il certificato di prevenzione incendi; i numeri dei pasti all’anno è di 3 milioni e 600 mila; la residenzialità è sufficiente a Siena ed a Pisa, segnali di crisi si registrano a Firenze; gli stanziamenti statali si sono ridotti quest’anno di circa 3 milioni (da 26 a 23 milioni). Da qui la necessità di lavorare in sinergia tra Governo, Università, Regione e anche Comuni, basti pensare alle agevolazioni sul Trasporto pubblico locale (Tpl). Ancora uno spunto: tale politica ha avuto successo su Firenze e Pisa, il prossimo Cda dell’Azienda delibererà l’accordo sul Tpl con il comune di Siena. Una amministrazione che, come sottolineato, sta dimostrando attenzione alle politiche del Diritto allo studio universitario.
Accanto all’apprezzamento per il lavoro svolto dal Dsu, in particolare da Elena Rosignoli (Pd) e Silvia Noferi (M5S), molte le richieste di approfondimento, sia da parte delle stesse consigliere che del presidente e vicepresidente della commissione, Capecchi e Andrea Pieroni (Pd). In sintesi: la situazione relativa alla mensa Bandini di Siena; gli interventi grazie ai fondi Pnrr; precisazioni su acquisto materiali; la situazione certificazioni incendi; posti letto e necessità studenti.
Accanto a quello sull patrimonio è stato analizzato il documento relativo all’attività contrattuale del prossimo triennio, con le modalità di effettuazione dell’approvvigionamento di beni e servizi, sia sopra soglia che sotto soglia. E nell’ambito di questo il presidente Capecchi ha chiesto conto di alcune spese, come per esempio quelle degli snack e del cibo che non viene fornito direttamente dalle mense e che ha un costo di 1 milione e mezzo su più anni, e anche le spese per il contratto di telefonia. Per questi materiali, così come per il Bilancio ed i certificati di protezione incendio, la reale situazione che aveva messo in difficoltà l’azienda, direttore e presidente si sono impegnati ad inviare la documentazione nei prossimi giorni.
Ringraziando gli auditi per l’esaustiva esposizione e per la disponibilità, il presidente Capecchi si è soffermato anche sulla convenzione Tpl con il comune di Siena, sottolineando come sia importante avere un trattamento uniforme sull’intero territorio toscano.
Nel corso dei lavori la commissione ha anche espresso parere, a maggioranza, sulla prima variazione al Bilancio di previsione finanziario 2024-2026 e sugli interventi normativi collegati, senza rilievi e valutando la coerenza con la programmazione.