6 Marzo 2023

Controllo: focus sul Programma regionale di sviluppo 2021-2025

La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha audito il dirigente del settore Programmazione e finanza locale, Luigi Idili

Comunicato stampa n. 0236
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze – Il Programma regionale di sviluppo (Prs) al centro dei lavori della commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), con l’audizione del dirigente del Settore Programmazione e finanza locale, Luigi Idili.

Come sottolineato dal presidente: “La commissione Controllo intende esercitare la propria funzione sul monitoraggio e la verifica della programmazione, a partire proprio dal Prs, che arriva solo ora, in forte ritardo rispetto ai sei mesi successivi all’inizio della consiliatura; come  Commissione, per poter tener fede al mandato, abbiamo bisogno siano rispettati i termini fissati dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio, e poniamo il tema della trasmissione automatica degli atti e delle azioni relative al monitoraggio”. E se la seduta si è chiusa con i ringraziamenti al dirigente Idili, per la disponibilità, i nodi da sciogliere e le questioni da approfondire non mancano; basti pensare ad un quadro puntuale su eventuali scadenze; a tutte le aree di intervento e ai singoli ambiti legati al Pnrr; ad una lettura in filigrana di tutte le priorità, dal punto di vista tecnico ma anche politico; fino alla necessità di rendere il documento del Prs il più chiaro possibile.

Luigi Idili, parlando del Prs come di un’opera collettiva di tutti gli uffici della Giunta regionale, lo ha collegato agli strumenti ordinari della programmazione, quindi al Defr e alla nota di aggiornamento al Defr, sottolineandone alcune differenze. Queste in sintesi: il Prs ricostruisce l’intero quadro della programmazione, basato su quindici obiettivi strategici; coordina il modello con le risorse del Pnrr ed i Fondi strutturali europei; definisce per la prima volta il concetto di “Toscana diffusa”; integra i progetti con gli indicatori di risultato; si occupa dei piani settoriali, confermandoli e soprattutto motivandoli. Ancora uno spunto: enti strumentali e organismi in house fanno il loro primo ingresso nel Prs. Infine, il totale delle risorse ammonta a 9 miliardi e 474 milioni di euro (dato al 30 novembre 2022); il 41,3 per cento va agli investimenti, percentuale di gran lunga maggiore rispetto al passato.

“Mi fa piacere ci sia un ragionamento sui modelli di governance e che gli enti partecipati abbiano trovato diritto di cittadinanza nel Programma regionale di sviluppo” – ha affermato il presidente Capecchi – Perché da un lato i comuni e le province si erano più volte lamentati nei mesi scorsi di uno scarso coinvolgimento da parte della Giunta Giani e, in tema di enti partecipati, perché ovviamente se sono strumentali al raggiungimento degli obiettivi, il loro controllo, la loro verifica e il sistema di governance delle partecipazioni diventano strumentali, chiaramente, alla programmazione stessa”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana