27 Settembre 2021

Controllo: contenzioso, il punto in commissione

La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha audito il direttore generale dell’Avvocatura regionale, affari legislativi e giuridici Lucia Bora

Comunicato stampa n. 966
Stampa/Salva
Condividi

di

Qual è lo stato dell’arte del contenzioso regionale? A questa domanda si è cercato di rispondere oggi, in commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (FdI), con l’audizione di Lucia Bora, direttore generale dell’Avvocatura regionale, affari legislativi e giuridici.

Il presidente ha ricordato che “l’analisi del contenzioso è nata durante l’esame del rendiconto finanziario lo scorso luglio, in commissione Controllo, quando emerse la segnalazione da parte della Corte dei Conti in merito alla quantificazione del fondo rischi”.
 
L’avvocato Bora, partendo dal decreto legislativo 118 del 2011, quindi dall’obbligo per le amministrazioni regionali di istituire un fondo rischi contenzioso, ha spiegato non solo i meccanismi di calcolo ma ha anche affermato che fino al 2020 il criterio seguito ha funzionato. Poi è arrivato il giudizio della Corte dei Conti che ha chiesto invece un lavoro analitico causa per causa, invitando a considerare non solo le cause risarcitorie ma anche quelle recuperatorie. Risultato: importo più alto per il Fondo, e ingessatura di una parte più consistente del bilancio regionale, come si vedrà con il Rendiconto 2021 e il previsionale 2022-2023-2024. Il nuovo sistema di verifica del contenzioso è in Toscana seguito da 13 legali, organico al momento sufficiente, ma è ancora vacante il ruolo dirigenziale. Tra le tante cause l’attenzione si è concentrata in particolare su quelle inerenti la fauna selvatica, con conseguente ipotesi di responsabilità oggettiva per la Regione, che nel 2021 registra un aumento di 2 milioni di euro.
 
Un tema che è stato ripreso nel corso del dibattito da parte dei consiglieri Maurizio Sguanci (Iv), Cristiano Benucci (Pd), insieme al presidente Capecchi e vicepresidente Andrea Pieroni (Pd), fino ad arrivare a impegnare la commissione Controllo a farsi promotrice di una proposta al Parlamento, di modifica della legge nazionale, perché “se gli ungulati sono patrimonio indisponibile dello Stato non si vede perché debbano essere chiamate a risponderne le Regioni”. Tra le altre questioni sollevate ricordiamo le domande sull’organico del settore, da parte di Elena Rosignoli (Pd), accanto ai chiarimenti sul contenzioso da atti amministrativi e sulle valutazioni extragiudiziali, da parte di Elisa Tozzi (Lega), che ha anche invitato “a impegnarsi per evitare a monte il contenzioso”. Una riflessione accolta dal presidente Capecchi che, in chiusura di commissione, ringraziando il direttore Bora, ha assicurato “il sostegno sotto il profilo normativo e ha auspicato una soluzione equilibrata di circolazione delle informazioni, per svolgere al meglio le funzioni cui la Controllo è chiamata”.

 

 

 

 

 

 

 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana