Controllo: audizione sul futuro di Sviluppo toscana
La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha audito l’Avvocato Generale Lucia Bora, insieme al responsabile della direzione “Attività Produttiva” Albino Caporale e al dirigente del settore “Infrastrutture per attività produttive e trasferimento tecnologico” Simonetta Baldi
di Paola Scuffi
Firenze – Ancora audizioni in commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (FdI), per approfondire la procedura di selezione del direttore generale di Sviluppo Toscana spa, società in house strategica per la nostra regione, nel quadro delle politiche di programmazione. Solo un dato: la società ha un capitale di circa quindici milioni di euro e cinque sedi localizzate sul territorio regionale (Firenze, Massa, Livorno, Venturina, Prato), tra cui due incubatori di impresa (Massa e Venturina).
Quella di oggi è stata la seconda seduta di commissione dedicata a Sviluppo toscana. Infatti, dopo l’incontro, a inizio febbraio, con il presidente del nuovo CDA e il direttore operativo della società, oggi è stata la volta dell’Avvocato Generale Lucia Bora, insieme al responsabile della direzione “Attività Produttiva” Albino Caporale e al dirigente del settore “Infrastrutture per attività produttive e trasferimento tecnologico” Simonetta Baldi.
Il confronto, al di là della procedura riguardante la figura del direttore generale, che ad oggi risulta bloccata, essendo legata alla evoluzione della proposta di legge della Giunta che propone di modificare i criteri, ha portato ad una discussione più ampia e articolata. E se l’input di modifica – come sottolineato nel corso dei lavori – è arrivato dall’assessore Leonardo Marras, la commissione Controllo ha inteso soffermarsi sulla situazione economica. La società chiuderà in negativo nel 2023, con una prospettiva di un milione e mezzo di perdita nel 2025, visto anche gli aumenti degli oneri per il personale. E pur nel contesto di una situazione giuridicamente complessa, gli interventi dei consiglieri, Andrea Pieroni (Pd) ed Elisa Tozzi (FdI), si sono soffermati su ruolo e futuro delle società collegate, Sici e Fidi.
“A questa audizione – ha concluso Capecchi – ne seguirà un’altra con l’assessore Marras, che ha dato la propria disponibilità per il 25 marzo; è indubbio che occorra garantire uniformità alle società in house, salvaguardando l’interesse pubblico e il ruolo della nostra commissione, statutariamente chiamata a esprimersi sulla coerenza tra atti di programmazione e leggi attuative”.




