25 Luglio 2025

Cava Fornace: interrogazione del consigliere Massimiliano Baldini (Lega)

La risposta dell’assessora Monni in Aula: “Rispetto rigoroso delle norme, con trasparenza, pubblicità e la partecipazione degli enti e dei soggetti interessati. Serve progetto condiviso serio e credibile”. La replica del consigliere: “Consapevolezza condivisa, operare rapidamente, sul territorio c’è preoccupazione. Cava Fornace deve essere chiusa prima possibile”

comunicato n. 0885
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Firenze – L’assessora regionale Monia Monni ha risposto in Aula a una interrogazione presentata dal consigliere Massimiliano Baldini (Lega) in merito alla discarica di Cava Fornace nel Comune di Montignoso (MS). Nell’interrogazione, il consigliere chiedeva di conoscere se la Regione “intenda, nell’esercizio della propria discrezionalità politica e amministrativa, rigettare l’istanza PAUR (la richiesta di provvedimento autorizzativo unico regionale per il progetto di completamento oltre quota 43 metri, avanzata dal gestore, ndr) ai sensi dell’Art.73 bis, comma 5 della L.R 10/2010, e quindi imporre al gestore, tenendo di conto di quanto previsto da d.lgs 36/2003, l’inizio della procedura di chiusura della discarica di Cava Fornace a partire dalla data di scadenza dell’autorizzazione ambientale, ai sensi dell’articolo 12 comma 1 lettera a)”.

“Ritengo importante, innanzitutto, richiamare l’attenzione su un punto fondamentale: quando parliamo della legge regionale 10 del 2010, dobbiamo farlo avendo ben presente il suo significato complessivo. Questa norma, infatti, non consente in alcun modo che un’istanza presentata nel rispetto delle regole possa essere rigettata arbitrariamente e senza un’adeguata motivazione, indipendentemente da chi sia il soggetto proponente. È vero che l’articolo 73 bis della stessa legge riconosce un certo margine di discrezionalità politica e amministrativa, ma è altrettanto vero che questo non può mai diventare un potere assoluto”, ha esordito Monia Monni.

“Un procedimento amministrativo – ha proseguito l’assessora –, se correttamente avviato secondo le norme, ha il dovere di essere esaminato con serietà, in modo approfondito, garantendo trasparenza, pubblicità e la partecipazione degli enti e dei soggetti interessati. Qualunque decisione finale venga assunta – sia essa di accoglimento o di rigetto – deve essere motivata con chiarezza e nel massimo rispetto della legge”. Monni ha quindi ricordato “il lavoro che, come assessorato, ho portato avanti in questi mesi: è stato avviato un percorso di confronto serio e costruttivo con i Comuni di Pietrasanta e Montignoso, mantenendo sempre un dialogo trasparente con il proponente del procedimento PAUR attualmente in corso, ovvero Programma Ambiente Apuane Spa”. Il confronto “ha prodotto un primo importante risultato: una lettera, sottoscritta congiuntamente da tutte le parti coinvolte, che parte da una consapevolezza condivisa della necessità di strutturare un percorso di confronto e partecipazione finalizzato ad individuare una proposta progettuale per la chiusura celere e sostenibile della discarica, compatibile con le esigenze manifestate chiaramente dalle amministrazioni pubbliche. Sulla base di questa volontà comune, è stato chiesto al Settore VIA della Regione Toscana di posticipare al 30 luglio 2025 il termine per la presentazione, da parte del proponente, della documentazione aggiornata”. La Regione è ora in attesa “di vedere alla scadenza ormai prossima quali valutazioni emergeranno.

“Lo dico con assoluta chiarezza – ha chiarito l’assessora –: senza un progetto condiviso, serio, credibile, che punti ad una chiusura celere e sostenibile dell’impianto, io non potrò che esprimere contrarietà rispetto a quanto proposto. Viceversa, laddove invece fosse definito con il territorio un progetto di chiusura celere e sostenibile della discarica confermerei la mia disponibilità a valutarlo, senza pregiudizio alcuno. In ogni caso lo farò nel massimo rispetto del lavoro degli uffici regionali, che devono condurre questo procedimento, come ogni altro, con il massimo rigore e imparzialità”.

“Siamo chiamati a riflettere, con responsabilità, trasparenza e, soprattutto, con la consapevolezza che il territorio deve sempre essere ascoltato e coinvolto nelle scelte che lo riguardano”, ha concluso Monni.

“È fuori discussione il rispetto massimo per le regole a fondamento dell’azione amministrativa, siamo consapevoli dell’importanza di trattare l’argomento con estrema sensibilità”, ha replicato in Aula Massimiliano Baldini, che ha ringraziato l’assessora “per la chiarezza che sempre la contraddistingue. Questa consapevolezza appartiene a tutti – ha aggiunto –, anche all’amministrazione comunale di Pietrasanta, che si è mossa di concerto con il sottoscritto. Sul territorio c’è grande preoccupazione, è comprensibile quello che sta succedendo: chi vive il rischio delle conseguenze sulla salute ha diritto di essere ascoltato e chi siede in questi banchi è giusto che si faccia portatore di queste esigenze. C’è scoramento, tanti cittadini si sentono in pericolo. Ribadisco la sollecitazione a operare il più rapidamente possibile – ha concluso il consigliere –, nella consapevolezza che Cava Fornace debba essere chiusa il prima possibile”.

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