Carceri: il Garante detenuti e le commissioni Bilancio e Cultura in visita a Volterra
Il Garante Fanfani: “Una visita costruttiva, partecipata e molto attenta”. Il presidente Bugliani: “Un vero e proprio sollievo per chi rappresenta le istituzioni vivere questa esperienza in carcere che ha molto da insegnare al sistema penitenziario italiano”. La presidente Giachi: “La loro è un’esperienza carceraria di grande livello con esperienze straordinarie come quella della Compagnia della Fortezza”
Firenze – Proseguono le visite della commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa e del Garante regionale alle carceri della Toscana Giuseppe Fanfani per indagare sulle emergenze del sistema penitenziario. Dopo gli istituti di Sollicciano e Massa, nella giornata di venerdì 21 aprile, è stato il turno del carcere di Volterra, dove nell’occasione si è unita una delegazione della commissione Istruzione e cultura.
Erano presenti il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani e quella della commissione Cultura Cristina Giachi, con loro la vicepresidente della commissione Luciana Bartolini, e i consiglieri regionali Valentina Mercanti, Silvia Noferi e Massimiliano Pescini.
Un giudizio molto positivo lo ha dato il Garante regionale dei detenuti Giuseppe Fanfani: “Quella di oggi è stata una visita costruttiva, partecipata e molto attenta. La direttrice Maria Grazia Giampiccolo ci ha fatto un’illustrazione dettagliata di tutto il sistema carcerario di Volterra e delle opportunità di reinserimento lavorativo presenti nella struttura” ha spiegato Fanfani parlando in primis delle attività culturali, con in testa il Teatro, ma anche di “altre discipline più pratiche non meno importanti” come la scuola di cucina e il reparto sartoria dove ai commissari sono stati fatti vedere alcuni dei prodotti realizzati come borse, mantelli e cuscini “davvero molto belli” ha affermato il Garante.
La visita è proseguita nel giardino dove “sono già pronti i terreni per le prossime culture”. Quindi la visita al teatro dove il regista Armando Punzo ha ripercorso la storia, i contenuti e le attività messe in campo con la proiezione di un interessante cortometraggio. Ad accogliere la delegazione anche Cinzia de Felice, direttrice organizzativa e curatrice dei progetti della Compagnia della Fortezza a cui il Consiglio regionale ha recentemente consegnato il Gonfalone d’argento.
“Un’esperienza molto significativa” per il presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani. “Un’esperienza inusuale – ha proseguito – perché Volterra ci offre una testimonianza della vita detentiva del tutto diversa da quella che si può riscontrare in altri istituti toscani. Qui c’è una concezione del detenuto come un individuo con i propri diritti e la propria personalità e con quel bisogno di rieducazione che è insito anche nella detenzione. È un luogo dove si sviluppano moltissime attività collaterali, prima tra tutte quella splendida teatrale che è un modo non soltanto per rieducare i detenuti, ma è anche un modo per favorire la cultura in questo istituto. In una città che è stata capitale della cultura e che ci dimostra come oggi si possa fare anche in un istituto di pena. Un vero e proprio sollievo per chi rappresenta le istituzioni vivere questa esperienza in carcere che ha molto da insegnare al sistema penitenziario italiano”.
“Le emozioni e le impressioni sono molte – ha spiegato la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi – la loro è un’esperienza carceraria di grande livello. Hanno celle singole, c’è un buon clima tra detenuti e il personale di sorveglianza. Con esperienze straordinarie come quella della Compagnia della Fortezza. Il lavoro del teatro si fa in tante carceri toscane, ma qui ha una punta di eccellenza. Il carcere di Volterra è un modello di detenzione con finalità trattamentali e rieducative di altissimo livello. Vorremmo che fossero tutti così in Italia. Noi siamo grati per questa bella esperienza che ha bisogno di assistenza, cura e logistica”.
L’istituto penitenziario di Volterra è un carcere aperto alla città, dentro una città che è aperta al carcere. Tante le attività da quella teatrale che va avanti oramai da 35 anni con la Compagnia della Fortezza, a quella scolastica, con corsi che vanno dall’alfabetizzazione primaria all’Università, ma ci sono anche le visite guidate alla Torre del Maschio, e tante possibilità professionali e lavorative offerte soprattutto all’esterno dell’istituto grazie ad una grande collaborazione con le amministrazioni comunali. All’interno della struttura anche una biblioteca, una palestra e spazi polifunzionali dedicati alla socialità.
Le dichiarazioni in video
L’intervista al presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani
L’intervista alla presidente della commissione Istruzione e cultura Cristina Giachi