Carceri: il Garante dei Detenuti a sostegno della Campagna ‘Madri fuori’
Domenica 11, in occasione della Festa della Mamma, un presidio in via Margara a Firenze. L’iniziativa è promossa dalla Società della Ragione
di Angela Feo
Firenze – Un presidio contro la nuova norma del decreto legge Sicurezza del Governo, che reintroduce la possibilità di carcerazione per donne incinte o con figli di età inferiore a un anno, si terrà domenica prossima, giorno della Festa della Mamma, in via Alessandro Margara dalle 10 alle 12 a Firenze. L’iniziativa, che si inserisce nella campagna ‘Madri Fuori, per la dignità e i diritti delle donne condannate e dei loro figli’, già avviata nel 2023 per chiedere l’eliminazione di ogni forma di detenzione in questi casi, è promossa dalla Società della Ragione e sostenuta dal Garante dei Detenuti della Regione Toscana. La presentazione questa mattina (giovedì 8 maggio) a palazzo del Pegaso, con lo stesso Garante dei Detenuti Giuseppe Fanfani, Denise Amerini, responsabile Cgil nazionale per carcere e dipendenze e componente del comitato direttivo della Società della Ragione, Monica Toraldo di Francia, filosofa, membro del Consiglio scientifico della Società della Ragione.
Il Garante dei Detenuti ha parlato di “un’iniziativa fondamentale per rilanciare l’attenzione su un problema che, in termini di negazione della dignità delle persone, è stato terribilmente amplificato dal nuovo provvedimento legislativo nella parte in cui cancella l’obbligo di rinvio dell’esecuzione della pena per le donne incinte o che abbiano figli con un’età inferiore a un anno”. “Il decreto – ha spiegato Fanfani – estende il principio generale della discrezionalità del magistrato. Un atto di grande inciviltà che non troviamo accettabile”.
Fanfani ha poi ricordato come le donne detenute con bambini in Italia ad oggi siano 11: “Con numeri così piccoli – ha affermato – non è difficile creare situazioni di maggiore umanità. La verità è che questo provvedimento serve per dare l’immagine di un Governo forte e sicuritario”.
Altro punto sollevato dal Garante è l’aver previsto che la detenzione delle madri avvenga negli ICAM (Istituti a custodia attenuata). “Gli ICAM in Italia sono soltanto tre – ha sottolineato Fanfani – a Milano, a Torino e a Venezia, e questo crea problemi di coordinamento legislativo e di costi sproporzionati. Occorre affrontare la questione in maniera diversa, da tempo si parla di case famiglia, di strutture non reclusive e socialmente accettabili”.
Denise Amerini ha sottolineato come “questo articolo del decreto legge va addirittura a peggiorare il codice Rocco di epoca fascista, che obbligava invece al rinvio della pena per le madri di bambini fino a un anno o donne incinte”. “Vogliamo denunciare con forza la crudeltà di questa norma – ha detto – che costringe madri e bambini in carcere in condizioni non rispettose e inadatte”. Amerini ha inoltre sottolineato come “l’aver previsto che la detenzione per le detenute madri avvenga negli ICAM non cambia assolutamente il nostro giudizio, perché non si tratta di forme alternative alla reclusione, ma di strutture penitenziarie a tutti gli effetti”.
Monica Toraldo di Francia ha evidenziato come “oggi ci si confronta con un peggioramento della situazione delle donne nel carcere, a causa dell’impostazione securitaria di questo decreto Sicurezza, rispetto al quale c’è stata una presa di posizione molto forte da parte di più di 260 costituzionalisti per chiederne la modifica”.
Ha moderato la conferenza stampa Katia Poneti, dell’Ufficio del Garante dei Detenuti della Regione Toscana. Era presente il consigliere regionale Marco Martini.
L’iniziativa ha finora raccolto le adesioni della Commissione regionale Pari Opportunità, di Federico Gianassi (Commissione giustizia Pd), Serena Spinelli (assessore regionale politiche sociali), della Commissione regionale Pari Opportunità, Arturo Scotto (parlamentare Pd), Clelia Lavigni (della segretaria provinciale di Sinistra Italiana), Michela Pascalis (Silp Cgil), Casa delle Donne di Firenze, Donne Insieme per la Pace Firenze, Spazio Donne Vie Nuove Firenze, Musiquorum Firenze, Dee Vulnerabili (volontari di Sollicciano), Cecilia del Re (consigliere comunale di Firenze), Serena Berti (consigliere quartiere 2 di Firenze).
Le dichiarazioni in video
Le parole di Giuseppe Fanfani, Garante regionale dei Detenuti
Le parole di Monica Toraldo di Francia, Società della Ragione
Le parole di Denise Amerini, partner del coordinamento delle associazioni Madri Fuori guidato da Società della Ragione
Le parole di Katia Poneti, Ufficio Garante regionale dei Detenuti