25 Giugno 2024

Autonomia differenziata: Giani, credo in un regionalismo equo e solidale

Il presidente della Giunta ha risposto all’interrogazione del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci e della capogruppo Elena Meini (Lega)

Comunicato stampa n. 0620
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Firenze – “Io sono un regionalista convinto, ma all’autonomia differenziata del disegno di legge Calderoli contrappongo un regionalismo equo e solidale”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, rispondendo in Aula a una lunga e articolata interrogazione presentata dalla Lega, a firma del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci e della capogruppo Elena Meini, in merito al disegno di legge recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

“Il senso delle mie prese di posizioni è sì politico, rispetto ad atti che rispondono a tale logica – ha continuato Giani – Le mie convinzioni sono ispirate al principio del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione che porta a valutare le ulteriori forme che articolate per regioni posso portare a disciplinare e gestire in autonomia alcune materie, per la Toscana ad esempio i beni culturali o la geotermia. Ma il testo presentato dal ministro Calderoli prevede una competenza su 22 materie: in questo modo si acuiscono i divari tra le regioni e si creano degli steccati laddove dovrebbe esserci solidarietà regionale. Soprattutto in materie come la sanità questo sistema autarchico rischia di creare quello che è stato efficacemente chiamato Spacca-Italia”. “Non ritengo vi sia la necessità di andare oltre con questioni tecniche e minuziose – ha aggiunto Giani – È una questione politica e come tale va affrontata. È necessario dare volto all’articolo 5 della Costituzione così concepito nella visione del regionalismo dai Costituenti: la Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali valorizzando le specificità dei territori regionali. Questo disegno di legge invece rischia di minare il profilo dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica”.

Il vicepresidente Casucci ha ringraziato Giani e lo ha invitato a “non arroccarsi su posizioni pregiudiziali”, ribadendo “la massima disponibilità a trattare”. “Il ministro Calderoli sul tema della geotermia ha fatto una grande apertura concedendo una royalties alla Toscana – ha aggiunto –. Inoltre la legge Calderoli prevede un fondo solidaristico di 94miliardi di residuo attivo che le regioni che dovessero gestire le competenze dovrebbero restituire. Quello che chiediamo è che vengano gestiti con trasparenza. Non chiudiamoci dunque le porte con approcci ideologici”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana