Aula: vandalismi del movimento ambientalista Ultima generazione
Il Consiglio regionale ha bocciato una mozione, primo firmatario il portavoce dell’opposizione Marco Landi
di Paola Scuffi
Firenze – “Ferma condanna per le azioni dimostrative perpetrate da esponenti del movimento ambientalista Ultima generazione contro i palazzi storici che ospitano la sede dell’Assemblea legislativa toscana e dell’amministrazione comunale di Firenze”. Questo quanto recita la mozione, primo firmatario Marco Landi, respinta dall’Aula di palazzo del Pegaso dopo un serrato dibattito. L’atto esprimeva inoltre dissenso rispetto alle dichiarazioni di apertura al dialogo, nei confronti dei responsabili, da parte dell’assessore regionale Monia Monni e del suo omologo, in Giunta comunale, Andrea Giorgio. In tale contesto, la mozione impegnava la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo della necessità di inasprire le pene verso chi compie tali vandalismi contro il patrimonio artistico e architettonico e, infine, a non rinnovare aperture al dialogo rivolte a chi commette atti dimostrativi configurantisi come reati, a prescindere dalla condivisione del tema oggetto dell’azione di protesta, come spiegato da Landi.
Ad aprire il dibattito è stata Irene Galletti, che ha sì espresso una condanna chiara ed esplicita verso tali azioni, ma ha anche condiviso l’apertura al dialogo: “no alle prove muscolari e sì all’ascolto, sempre”.
Di “gesto da condannare” ha parlato anche Cristina Giachi, che ha però sottolineato che la repressione non è compito della politica: “la politica deve chiamare i fatti col loro nome, aprire il canale della comprensione e cercare delle soluzioni”.
Di ben altro avviso Massimiliano Riccardo Baldini: “niente dialogo di fronte ad azioni di sfregio, il dialogo può esserci solo in un cotesto di rispetto delle leggi e del patrimonio culturale del nostro Paese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Diego Petrucci: “non si può accettare alcuna richiesta di ascolto da parte di chi, consapevolmente, sfregia un bene di tutti per avere cassa di risonanza. Questi atti vanno condannati in modo coerente e unanime”.
Silvia Noferi ha invece invitato a riflettere sulla generazione di giovani che lamenta la non attenzione della politica verso il cambiamento climatico. “Cosa facciamo noi per contrastare il cambiamento climatico?”.