30 Luglio 2025

Arpat: Consiglio approva Bilancio di esercizio 2024

A favore Pd, Italia viva e Gruppo misto-Alleanza verdi e sinistra, contrari Fratelli d’Italia e Lega

comunicato n. 0918
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza il Bilancio di esercizio 2024 di Arpat. L’atto ha visto il voto favorevole di Partito democratico, Italia viva e Gruppo misto-Alleanza verdi e sinistra, il voto contrario di Fratelli d’Italia e Lega.

È stata la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd) a illustrare il bilancio di Arpat all’Aula. “Il valore della produzione – ha spiegato – è pari a 52milioni 693mila 994 euro (con una riduzione dell’1,09 per cento sul 2023), tra contributi della Regione Toscana per il funzionamento e per attività istituzionale non obbligatoria; contributi da altri soggetti pubblici e da soggetti privati; altri ricavi e proventi, concorsi, recuperi e rimborsi.

I costi della produzione ammontano a 50milioni 500mila 883 di euro (meno 0,22 per cento rispetto al 2023), tra acquisti di beni; acquisti per servizi; manutenzioni e riparazioni; oneri diversi di gestione. In tale contesto il costo del personale è di euro 35milioni 796mila 400 e registra un incremento dello 0,86 per cento.

La destinazione dell’utile di bilancio (608mila 409 euro) prevede che il 20 per cento sia da destinare a riserva legale per eventuali perdite future; l’80 per cento da restituire alla Regione Toscana, che potrà riattribuirlo ad Arpat dietro presentazione di un apposito progetto di investimento. A tal proposito Arpat richiede che la quota dell’utile del risultato di esercizio sia riassegnata all’Agenzia per la realizzazione di manutenzioni straordinarie sul patrimonio immobiliare. La riserva Legale al 31 dicembre 2024 ammonta a 6milioni 434mila 978 euro.

In tema di realizzazione degli investimenti l’analisi della programmazione 2019-2023 fa emergere che l’importo realizzato è di 2milioni e 745mila 390 euro, a fronte di 4milioni e 18mila 784 euro programmati, corrispondenti al 66,82 per cento”. Da segnalare, ha concluso De Robertis, “la Regione autorizza l’Agenzia a stornare 2milioni e 400mila euro per l’acquisto di un immobile e la sua ristrutturazione da destinare alla sede del dipartimento di Empoli.

Il consigliere Giovanni Galli (Lega) rileva il “crollo della redditività, con una drastica riduzione del 42 per cento rispetto al 2023: tale dinamica, se non invertita, potrebbe compromettere la sostenibilità economica dell’ente nel lungo periodo. Le performance operative sono in calo, il rendiconto delle attività svolte mostra segnali preoccupanti, il numero dei campioni analizzati in laboratorio è diminuito del 6 per cento e, in modo ancor più marcato, il numero dei parametri determinati è crollato del 15 per cento. Questo potrebbe indicare una ridotta capacità di monitoraggio ambientali. Anche il numero delle ispezioni ambientali è leggermente diminuito del 2,4 per cento – ha aggiunto Galli –. Basso il tasso di realizzazione degli interventi: a fronte di un programma investimenti di oltre 5milioni e mezzo, l’agenzia ne ha realizzati meno di 3. Un tasso di attuazione così basso, sebbene in linea con la media storica dell’ente, è indicazione di possibili inefficienze nella pianificazione o nell’esecuzione dei progetti. L’eccessiva liquidità, con quasi 25milioni di euro disponibili, genera significativi proventi finanziari per oltre 765mila euro di interessi attivi, ma potrebbe essere impiegata in modo più strategico anziché rimanere in cassa. Il costo del personale è aumentato della 0,86 per cento a fronte di un lieve incremento dell’organico (7 unità), il rapporto tra costo del lavoro e valore della produzione è però peggiorato. L’età media del personale rimane molto elevata, col 72 per cento del personale di comparto che ha più di 50 anni. Scarsa l’attività di ispezione sul territorio”.

Il portavoce dell’opposizione Alessandro Capecchi (FdI) ha ricordato “alcuni aspetti su cui trasversalmente su cui abbiamo posto l’attenzione: eccessiva liquidità, l’azione di diminuzione deve riportare la cassa a livelli fisiologici; riequilibrio del personale, con età media elevata. Vorremmo che si recuperasse operatività. Gli aspetti finanziari sono stati oggetto di rilievi, anche da parte della Corte dei Conti. Di qui – ha concluso Capecchi –, le nostre riserve, nonostante il rapporto franco e aperto, tenuto anche in commissione, con i vertici dell’azienda”.

a cura di Sandro Bartoli e Paola Scuffi

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana