8 Marzo 2022

Aree interne: fiscalità di vantaggio, sì unanime ad agevolazioni contributive

Approvata la proposta di legge al Parlamento, primo firmatario Marco Niccolai (Pd). Ilaria Bugetti (Pd) : “La fiscalità di vantaggio per le aree interne aiuterà a combattere lo spopolamento e a dare nuove opportunità di lavoro, soprattutto ai giovani”

Comunicato stampa n. 0173
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Firenze- Estendere anche ai comuni ricompresi nella mappatura aree interne le agevolazioni contributive previste dall’articolo 27 del decreto legge 14 agosto 2020, n.104 per i territori svantaggiati. Questo lo scopo della proposta di legge al Parlamento con primo firmatario Marco Niccolai (Pd), illustrata in Aula da  Ilaria Bugetti (Pd), presidente della commissione Sviluppo economico, e votata all’unanimità con 37 voti favorevoli.

La presidente Bugetti ha spiegato che “con questo atto si interviene sul ‘Bilancio di previsione dello Stato 2021 e pluriennale 2021-2023’, in particolare l’articolo 27 del decreto legislativo 104/2020 che ha introdotto, in favore dei datori di lavoro privati la cui sede di lavoro sia situata in aree svantaggiate, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, un esonero pari al 30 per cento del versamento dei contributi previdenziali complessivamente dovuti all’Istituto nazionale della previdenza sociale nel periodo ricompreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2020”. Per aree svantaggiate si intendono quelle regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media UE-27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.

Questa agevolazione era stata estesa fino al 2029, prevedendone una diversa modulazione, pari al 30 per cento, al 20 per cento e al 10 per cento dei complessivi contributi da versare: fino al 31 dicembre 2025, nelle annualità 2026 e 2027 e nelle annualità 2028 e 2029. Con questo atto al Parlamento si vuol dare una risposta alle criticità radicate nelle aree interne del Paese che, dal secondo dopoguerra, hanno gradualmente subito un processo di marginalizzazione caratterizzato da un calo della popolazione, talora sotto la soglia critica, da una riduzione dell’occupazione e dell’utilizzo del territorio e da una scarsa offerta locale di servizi pubblici e privati.

Si chiede di applicare, a partire dal 2024, anche ai comuni compresi nelle aree interne l’esonero contributivo e si aggiunge un periodo finale con cui si prevede che anche le agevolazioni introdotte siano concesse previa adozione della decisione di autorizzazione della Commissione europea e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato. Si specifica, infine, che l’agevolazione viene fatta partire dal 1° gennaio 2024 e che per gli importi previsti si provvede con il fondo di rotazione per l’attuazione del Next generation Eu-Italia.

Nel suo intervento, il presidente della commissione Aree interne Niccolai ricorda che la proposta di legge è in coerenza con gli obiettivi individuati nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne e con gli orientamenti già espressi dal Consiglio regionale della Toscana attraverso l’approvazione, nell’ottobre 2021, della risoluzione “In merito alla possibilità di attivare una fiscalità di vantaggio per le aree interne al fine di combattere lo spopolamento e dare nuove opportunità di lavoro, soprattutto ai giovani”. “Partiamo dalla consapevolezza che lo spopolamento di questi territori – ha detto Niccolai – si combatte creando occasioni di lavoro e di crescita professionale, strumento essenziale anche per il mantenimento della qualità dei servizi”.  “Dobbiamo partire dalla situazione oggettiva – continua – ; questi territori hanno condizioni di svantaggio rispetto ad altre aree e  coloro che vi esercitano un’attività di impresa si trovano costretti a sostenere costi maggiori, occorre quindi che ci sia un riconoscimento anche in sede legislativa e non solo con i contributi ma anche con interventi sulla fiscalità di vantaggio”. “Dobbiamo estendere questa misura anche ai centri periferici toscani. Il comune toscano con il reddito pro capite più basso è Zeri in Lunigiana”. “Questa misura – conclude- è immediata perchè va a sostenere chi crea occupazione,  non si tratta solo di un contributo ma costituisce un orizzonte di continuità, sostiene gli investimenti privati” e “lo strumento della decontribuzione è utile per questo fine”.

Luciana Bartolini ha espresso il voto favorevole della Lega. “Il Covid – ha detto la consigliera regionale- ha evidenziato le problematiche che nelle aree montane ed insulari già erano presenti  come lo spopolamento e la mancanza di opportunità soprattutto per i giovani residenti. Per tanto ci sembra giusto chiedere una fiscalità di vantaggio che può favorire questi territori affinché abbiano pari opportunità come gli altri territori della nostra regione”. “E’ chiaro -conclude – che bisogna far sì che i residenti restino in queste zone e anzi che aumentino e quindi bisogna trovare e opportunità per creare lavoro”.

I video

La dichiarazione di Marco Niccolai (Pd)

La dichiarazione di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva

La dichiarazione di Irene Galletti, capogruppo Movimento 5 stelle

La dichiarazione di Luciana Bartolini (Lega)

La dichiarazione di Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia)

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