16 Marzo 2023

Ambiente: salute cittadini, l’impegno della commissione

Approvata a maggioranza la proposta di legge che introduce nuove disposizioni per il rispetto dei valori limite per il materiale particolato PM10 e il biossido di azoto NO2. Espressione di parere favorevole, per gli aspetti di competenza, sul Prs 2021-2025

Comunicato stampa n. 275
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Firenze – La commissione Ambiente, guidata da Lucia De Robertis (Pd), ha approvato a maggioranza la proposta di legge che introduce nuove disposizioni per il rispetto dei valori limite per il materiale particolato PM10 e il biossido di azoto NO2 nelle aree della Toscana dove questi sono stati superati per un numero di giorni maggiore di quello consentito. Un provvedimento che, per il particolato, interessa la piana di Lucca, ivi compresi diversi comuni della Valdinievole, in provincia di Pistoia.

L’atto modifica la legge regionale 74 del 2019, che aveva introdotto specifiche misure per il rispetto dei suddetti valori limite, con l’obiettivo di aumentare proprio l’efficacia di queste, per porre termine, nelle more della modifica del Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA), alle procedure di infrazione comunitarie aperte per eccessivo inquinamento. Le principali misure della legge 74, che la proposta di legge integra, riguardano la limitazione all’uso degli impianti di riscaldamento alimentati a biomasse vegetali, come i camini, o le stufe non ad elevata efficienza, quando questi non costituiscano l’unica fonte di riscaldamento domestico. Limitazione conseguenza degli esiti degli studi effettuati dall’Università di Firenze, nell’ambito del progetto di ricerca Patos 3, che hanno sancito come principale sorgente di inquinamento da PM10 in quelle aree proprio la combustione da biomassa.

Il percorso di approfondimento sulla legge aveva visto la commissione confrontarsi sia con i quattordici comuni interessati dal provvedimento (Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano), per conoscere la loro opinione sugli adempimenti a loro carico, che con Anci e assessorato regionale. Confronto che si era concentrato in particolare sulle modalità dei controlli rispetto alle sanzioni, sugli incentivi per sostenere la transizione energetica-ecologica, sul tema della eventuale rivalsa nei confronti dei comuni inadempienti.

Oggi il dibattito si è focalizzato sulla nuova versione del testo, “profondamente diversa da quella originaria della Giunta regionale, anche grazie ai nostri approfondimenti”, come sottolineato dalla presidente, che si è riservata di mettere in evidenza in Aula il lavoro svolto dalla commissione. “Ricordo che, al di là della procedura di infrazione, noi abbiamo ben chiare le slide portateci dall’Università di Firenze nell’audizione sul progetto Patos 3 che parlano di situazione pericolosa per la salute dei cittadini – ha affermato De Robertis – e questo chiama in causa tutti noi”. Ed è per andare incontro alla cittadinanza che la commissione ha votato all’unanimità un emendamento – sollecitato dai consiglieri del territorio Valentina Mercanti, Marco Niccolai e Mario Puppa, del Partito democratico – per ridurre l’importo della sanzione amministrativa, portandola da un minimo di 300 euro a un massimo di 3000, anziché da un minimo di 500 ad un massimo di 5000. Prima della votazione sull’atto, che ha registrato il voto positivo dei consiglieri di maggioranza e quello negativo delle opposizioni, sono intervenuti il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI), Cristiano Benucci (Pd), Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), Francesco Gazzetti (Pd), rispettivamente per interrogarsi sul “ruolo del Consiglio regionale”, per riconoscere quanto la norma abbia bisogno del “necessario dinamismo”, per parlare di “imbarazzo giuridico quale specchio di imbarazzo politico”, per recepire l’impegno della Giunta “nell’andare incontro alle amministrazioni comunali, facendole uscire dalla indeterminatezza”.

Nel corso dei lavori la commissione ha anche espresso parere positivo di merito, per gli aspetti di competenza, sul Programma regionale di sviluppo (Prs) 2021-2025. Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza e contrari quelli di minoranza, Fratelli d’Italia e Lega, pur condividendo il metodo adottato nell’affrontare il Prs e la segnalazione rivolta alla Prima commissione non solo su una formale questione di drafting per aggiornamento date, ma soprattutto per evidenziare l’assenza, nella proposta di risoluzione, del Programma di azione normativa. Il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI) ha anche posto la questione su come si svolgerà il dibattito in Aula e sulla scadenza di presentazione di emendamenti e osservazioni; impostazione di lavoro su cui ha aderito anche Massimiliano Riccardo Baldini (Lega) e fatta propria dalla presidente Lucia De Robertis: “mi impegno a scrivere al presidente del Consiglio Antonio Mazzeo per conoscere modalità e organizzazione del confronto, tecnico e politico, nel rispetto di tutti”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana