10 Marzo 2022

Ambiente: Ente acque umbre, sì a bilancio preventivo 2022

In commissione Sviluppo economico, parere favorevole a maggioranza alla proposta di delibera per il bilancio previsionale di Eaut

Comunicato stampa n. 200
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Firenze – Parere favorevole a maggioranza, questa mattina in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), alla proposta di delibera per il bilancio preventivo 2022 dell’Ente acque umbre toscane. Eaut svolge diverse funzioni, segue tutta la parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole, che in base ad un accordo tra Regione Toscana e Umbria. Oltre alla progettazione, è stazione appaltante e si occupa della gestione di quattro grandi dighe e delle altre infrastrutture di accumulo e derivazione.

Il direttore dell’Ente Andrea Canali ha fatto presente come il bilancio previsionale fosse improntato all’ottimismo e al ritorno alla normalità, dopo gli anni della pandemia e senza ancora l’ombra della guerra. “Il bilancio preventivo – ha detto – presenta un valore di produzione pari a 4milioni e 949mila euro a fronte dei 4milioni e 800mila dell’anno precedente con costi di produzione pari a 4milioni e 881mila a fronte dei 4milioni e 703mila del 2021 con un avanzo di esercizio pari a 28mila 665 euro”. I proventi dell’ente sono costituiti dalle spese generali riconosciute sui lavori pubblici in concessione, calcolate sul volume delle opere che in base ai cronoprogrammi si ritiene di realizzare nel periodo; dai proventi che derivano dall’esercizio degli impianti per la gestione della risorsa idrica e idroelettrica. Nell’esercizio 2022 la spesa prevista per il personale è la stessa del 2021 pari a un milione e 785mila euro.

Canali ha spiegato che il valore di produzione tiene conto della totale ripresa del settore idropotabile, dopo la diminuzione dei consumi, dell’anno passato, dovuta alla contrazione del settore turistico ricettivo e dall’irriguo con una previsione di valori per un’erogazione che si dovrebbe attestare attorno al milione di introiti, soprattutto nelle aree della Valtiberina toscana e umbra e nella Valdichiana.

Dal punto di vista idroelettrico si è ipotizzato un ritorno a situazioni ordinarie e “questo – ha detto – da un lato è un beneficio per quello che produciamo, ma dall’altro potrebbe darci problemi per le quantità di acqua che solleviamo per quelle aree non raggiungibili con la gravità”, considerando che nel 2022 il prezzo dell’energia quadruplicato. Su questo aspetto, Canali ha aggiunto “stiamo realizzando le opere che ci sono state finanziate dal Mibac, per potenziare gli impianti di sollevamento e per bypassare il fatto di erogare acqua tramite sollevamento, ma solo grazie alla gravità”. Riguardo alle opere pubbliche, si è parlato di fase di realizzazione, “abbiamo intercettato finanziamenti per circa 150milioni di euro.”

Sul Pnrr, ha concluso Canali, sono stati individuati come finanziabili interventi per circa 30milioni dei quali 12 per la completa digitalizzazione del sistema degli impianti afferenti a Montedoglio e finanziamenti destinati alle distribuzioni dell’acquedotto del Fiora.

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