Agricoltura: fondi europei, nuova governance e piano strategico nazionale al via
Audizione della vicepresidente della Toscana Stefania Saccardi nella seduta congiunta delle commissioni Sviluppo economico ed Europa. Tra il 2023 e il 2027 in arrivo 748milioni di euro
Firenze – Fondi europei in agricoltura: le commissioni Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), ed Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd), hanno sentito in seduta congiunta la vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi. Si sta chiudendo la lunga programmazione 2014-20, che è stata prorogata fino al termine di quest’anno, e ha portato alla Toscana, in nove anni, oltre un miliardo e 300milioni di euro e sta per nascere la nuova programmazione, che terminerà nel 2027. Nel frattempo, l’Europa ha introdotto nuove regole e ha compiuto la scelta di non confrontarsi più con le 118 Regioni, ma esclusivamente con i 27 Stati nazionali. Introdotto un nuovo sistema di governance, sarà un Piano strategico a livello nazionale (Psp) a riunire all’interno di una programmazione unica sia il sistema dei pagamenti diretti, sia gli interventi settoriali (oggi inclusi nell’Ocm unica, l’organizzazione comune dei mercati agricoli, dalla quale verranno scorporati), sia le misure di sviluppo rurale, che le Regioni hanno gestito in autonomia per trent’anni, con conseguenti difficoltà per la perdita della possibilità di agire in rapporto diretto con l’Europa.
“Abbiamo spinto affinché ci fossero e permanessero le autorità di gestione regionali – spiega Stefania Saccardi”. Il lavoro di contrattazione con il Governo è stato lungo e faticoso. “Un po’ preoccupati siamo, abbiamo avuto dal ministro tutte le rassicurazioni, dovremo vedere come riusciremo a rappresentare gli interessi delle singole Regioni. Intanto, si è proceduto al riparto delle risorse nazionali, il piano di riparto votato all’unanimità da tutte le Regioni”. Dal 13 giugno scorso, la Toscana può ragionare su numeri definiti: “Il quadro è abbastanza preciso in termini di quantità delle risorse a disposizione. Il piano strategico nazionale ha ricevuto numerose censure dall’Europa – dice la vicepresidente –, il Governo si appresta a presentare le controdeduzioni. Le Regioni hanno chiesto al ministro di lasciare inalterata la proposta di Piano strategico, frutto di un lungo lavoro di concertazione tra Stato e Regioni”. Entro il 30 settembre, la versione definitiva del Piano nazionale dovrà essere trasmessa all’Europa. La Toscana è destinataria di importanti risorse. Si tratta di 748milioni e 813mila 504 euro in cinque anni, finanziati al 40% dall’Europa (304milioni) e per il restante 60% con risorse nazionali (310milioni direttamente dallo Stato,133milioni dalla Regione. “Dovremo dunque reperire 133milioni in cinque anni, condizione necessaria per attivare le risorse europee”, spiega Saccardi.
Il Governo ha individuato i 76 interventi nei quali distribuire le risorse, tenendo conto delle diversità delle varie regioni italiane, delle differenze territoriali legate all’agricoltura e allo sviluppo rurale. Nella proposta della Regione Toscana, non è prevista l’attivazione di tutti i 76 interventi del PSP 2023/2027, allo scopo di indirizzare le risorse dove sia più necessario, razionalizzare e semplificare. “La nostra priorità è di attivare misure che siano in grado di essere intercettate e realizzate nei tempi imposti dall’Europa, pena la revoca delle risorse nelle nuove programmazioni. Nell’ultimo anno, abbiamo ricevuto dalle aziende mille e cento richieste di proroga rispetto ai termini previsti per la realizzazione degli interventi co-finanziati. Siamo chiamati a compire scelte pratiche e sostenere le iniziative che abbiano concrete possibilità di essere portate a compimento”.
Il consigliere Mario Puppa (Pd) rivolge un apprezzamento “per il grande lavoro e sforzo che la Regione sta facendo in questo drammatico momento, in cui l’agricoltura sta vivendo una fase molto difficile. Questa nuova fase impone una seria riflessione legata alla semplificazione dei procedimenti e sburocratizzazione, che producono difficoltà nel rispetto dei tempi, e uno sforzo per l’implementazione delle strutture tecniche”.
Per Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia), “la questione delle proroghe rappresenta un impegno che dobbiamo prendere da tutte e due le parti. Noi abbiamo gli strumenti per essere efficienti ed efficaci, una struttura di personale che si occupa delle funzioni che siamo chiamati a svolgere, ma i ritardi più grandi derivano proprio dalla burocrazia, dalla politica e dalle nostre strutture. La Toscana – prosegue Veneri – è la Regione in Italia che ha perso la maggior superficie coltivata: il 15,2% dal 2010 al 2020. Ha perso il 28,3% delle aziende agricole nello stesso periodo. Parliamo tanto di indipendenza alimentare, ma c’è qualcosa che non va: abbiamo il dovere di aiutare i nostri agricoltori il più possibile. E si parla ancora di predazione, soprattutto in Maremma e nella Lucchesia: i nostri pastori stanno smettendo di svolgere la loro attività, dobbiamo dare risposte adeguate nei tempi giusti”. Il presidente della commissione Aree interne, Marco Niccolai (Pd) osserva in risposta che “la redditività dell’impresa agricola si è ridotta sempre di più, il produttore ha sempre margini minori. Orientare le nostre azioni e sostenere gli investimenti è un modo di aumentare la redditività”. Valentina Mercanti (Pd) esprime “preoccupazione per la nuova governance nazionale e non più regionale, perché si rischia di perdere la specificità del nostro territorio”. Molte le richieste di chiarimenti e approfondimenti, dai consiglieri Anna Paris (Pd), Elena Meini (Lega), Irene Galletti (Movimento 5 stelle).
“Il punto di equilibrio raggiunto nella contrattazione con il governo ci soddisfa e ci dà prospettive di lavoro – dice la presidente Ilaria Bugetti nelle conclusioni –. La questione della governance è importante: dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo per andare in tutte le sedi europee a ribadire che la governance deve essere gestita anche a livello locale. È evidente a tutti che con tutti questi fondi, dobbiamo avere la possibilità di andare nei territori e stare al fianco dei Comuni. Chiedere con forza una governance che tenga conto del livello degli enti locali è fondamentale. È un messaggio che anche come Consiglio regionale dobbiamo far arrivare all’Europa”.
“Ringrazio l’assessora Saccardi per gli elementi che ha offerto alla nostra riflessione – è il commento del presidente Francesco Gazzetti –. Quello dei fondi europei in agricoltura è un tema importantissimo e bene dunque abbiamo fatto a raccogliere le richieste di approfondirlo, dedicandogli ben due sedute congiunte. Sarà nostra cura interloquire ancora con l’assessora Saccardi ed il suo staff per avere ulteriori dettagli rispetto alle molte questioni poste dalle commissarie e commissari: a questi aggiungerò anche un approfondimento specifico sul tema dei lupi, giustamente posto in più occasioni dal collega Veneri. Concordo inoltre – conclude Gazzetti – sulle considerazioni della presidente Bugetti. Serve porre con forza la questione della governance e dobbiamo lavorare in tal senso per far arrivare forte la voce del Consiglio regionale anche a supporto del lavoro della Giunta in un settore così importante e strategico per la Toscana”.