Agricoltura: Ente Terre, via libera al bilancio di previsione 2022
L’Aula di palazzo del Pegaso ha approvato la delibera a maggioranza, registrando il voto favorevole di 18 consiglieri e 12 voti contrari
Firenze – Via libera a maggioranza alla proposta di delibera relativa al bilancio di previsione 2022 di Ente Terre di Toscana, ente non economico con un patrimonio agricolo forestale di 110mila ettari e che gestisce alcune aziende della Regione come Alberese, con la grande eccellenza della vacca e del cavallo maremmano, Cesa con la Demofarm, culla della sperimentazione in agricoltura e il parco degli stalloni e l’azienda di Suvignano, la più grande proprietà del centro-nord Italia, confiscata alla mafia. L’atto è stato approvato a maggioranza, registrando 18 voti a favore e 12 contrari.
Il bilancio preventivo 2022, come illustrato dalla presidente della commissione Ilaria Bugetti (Pd), registra un valore della produzione di 4milioni e 129mila euro e costi di produzione pari a 3milioni e 963mila euro. Riguardo alle voci più significative di finanziamento dell’ente da segnalare i contributi in conto esercizio per le spese di funzionamento e per l’attuazione del programma, corrisposti dalla Regione, pari a un milione e 377mila euro, che rappresentano il 33,35% dei ricavi e risultano incrementate del 9,98 per cento. Importanti anche le entrate da altri soggetti che complessivamente ammontano a un milione 359mila euro (+22,03per cento). Infine, i ricavi da attività istituzionali che si attestano al milione e 308mila, derivanti da vendite di beni e prestazioni di servizi e dalla locazione del patrimonio immobiliare, che complessivamente rappresentano il 31,69 per cento del valore della produzione.
Tra le spese da segnalare un incremento di costi di produzione del 13,85 per cento rispetto all’anno precedente, con un aumento della spesa per acquisto di beni di 372mila euro (+26,14per cento) e di servizi pari a un milione e 748mila euro (+15,30per cento) da ascrivere quasi completamente (95,54per cento) ai costi di gestione della banca del germoplasma. Tra gli aumenti più significativi le spese per il personale, pari ad un milione e 330mila euro (+33,56per cento), che supera il tetto di spesa previsto di un milione e 288mila euro, determinate dall’assunzione di due funzionari nelle tenute di Alberese e Cesa, di un operaio agricolo ad Alberese e al reintegro in pianta organica del dirigente, in seguito alla nomina del nuovo direttore di Ente terre.
Tra i contributi per progetti particolari, da segnalare quello per un campo prova per la sicurezza del lavoro in agricoltura, per l’uso dei trattori, un progetto che aspira a diventare un modello regionale per la sicurezza per l’utilizzo delle macchine agricole. Particolare attenzione alla tenuta di Suvignano che, grazie ai finanziamenti ottenuti, vedrà la ristrutturazione del podere Carità, la creazione di un ostello per 40 persone e una sala della legalità da completare entro fine 2022.
Ad Ente Terre, lo ricordiamo, sono affidate diverse funzioni, tra le quali la gestione della banca della terra come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria ai terreni agricoli e forestali; l’approvazione di indirizzi operativi per la gestione dei beni del patrimonio agricolo forestale regionale (Pafr) anche determinando gli obiettivi da conseguire in termini di proventi; la verifica di conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori; la gestione delle aziende agricole e di altre superfici agricole e forestali di sua proprietà o della Regione dove svolge anche attività di ricerca applicata, sperimentazione e dimostrazione in campo agricolo e forestale. L’ente si occupa, inoltre di tutelare e valorizzare le produzioni agricole e forestali e le risorse genetiche autoctone toscane; di gestire il parco stalloni regionale; di promuovere, coordinare e attuare interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell’economia verde e di coordinare l’iniziativa “Centomila orti in Toscana”.
a cura di Benedetta Bernocchi e Paola Scuffi




