24 Luglio 2024

Agricoltura: Ente Terre, sì a budget e piano investimenti 2024-2026

La proposta di delibera approvata dall’Aula a maggioranza

Comunicato stampa n. 0784
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Firenze – Sì al budget e al piano investimenti 2024-2026 di Ente Terre regionali toscane, con i 21 voti a favore di Partito democratico e Italia Viva e gli 11 contrari di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gruppo Misto Merito e Lealtà.

Il valore della produzione è di 3milioni 952mila euro e presenta un decremento rispetto al 2023 del 5,47per cento (4milioni181mila euro). Si prevede che a generare la variazione siano i ricavi per prestazioni commerciali con un decremento di 100mila euro dovuto alla flessione nel settore agriturismo a causa, nel 2024, della chiusura temporanea delle strutture per lavori di ristrutturazione edile dei fabbricati.

Per quanto concerne i contributi per l’attuazione del piano/programma di attività si prevede un leggero decremento rispetto al preventivo 2023 di circa 21mila euro attestandosi su 745mila euro. Oltre al contributo della Regione Toscana di 650mila euro per le spese di realizzazione del piano

e al contributo per le spese sostenute per il parco stalloni regionali di euro 50mila euro ci sono 45mila euro per il progetto “Centomila Orti in Toscana”, 500mila euro per il funzionamento e 130mila per la rimodulazione della dotazione organica, 80mila euro per la gestione della legalità presso la società Agricola Suvignano srl.  Il valore complessivo dei trasferimenti da parte della Regione è di un milione e 455mila euro importo, come di consueto, molto inferiore ai costi di produzione, portando l’Ente Terre Regionali Toscane necessariamente ad operare nelle filiere produttive per valorizzare i propri prodotti agro-zootecnici e ad attingere necessariamente alle misure di sostegno PSR per garantire il pareggio di bilancio.

Per quanto riguarda i costi della produzione diminuiscono complessivamente di circa 222mila euro, sia per l’acquisto di beni e servizi, sia per l’acquisto di energia elettrica. Il costo del personale risulta in linea con quanto indicato nel preventivo 2023.

I contributi in conto esercizio per le spese di funzionamento dell’ente e per l’attuazione del programma delle attività corrisposti dalla Regione, pari ad un milione455mila euro rappresentano una delle le voci più significative di finanziamento dell’attività dell’Ente Terre Regionali Toscane, hanno subito un decremento rispetto alla previsione 2023.

Gli investimenti più significativi previsti per l’anno 2024 interessano il ripristino della sicurezza del patrimonio immobiliare dell’ente che, per alcune strutture, versa in condizioni di potenziale pericolo per l’incolumità delle persone e prevedono la realizzazione delle opere già programmate negli esercizi precedenti. Tra gli interventi: il ripristino del tetto del fabbricato sede del punto vendita locato a terzi, la tettoia della pesa in località Spergolaia e la ristrutturazione nel fabbricato denominato “Casotto antiparassitari”, la realizzazione di una platea in cemento a servizio del settore “zootecnia” da realizzarsi nell’area attigua ai locali selleria in località Spergolaia-Alberese, lavori di ripristino delle balaustre delle terrazze della Villa Fattoria Granducale. Nell’azienda di Cesa verrà terminata la realizzazione del campo prova realizzato attraverso un’area test dedicata a corsi di guida su trattori finalizzato al miglioramento delle pratiche sulla sicurezza nel mondo dell’agricoltura. Prosegue, per le aziende agricole di Alberese e Cesa, il piano di rinnovo e sostituzione delle macchine ed attrezzature agricole per il miglioramento produttivo delle aziende e per consolidare il ruolo di demofarm che l’Ente ha sempre più assunto negli ultimi anni.

Durante il dibattito la capogruppo della Lega Elena Meini ha evidenziato alcune criticità: “Dal rapporto tra Ente Terre regionali toscane e Artea che su alcune attività vedono un sovrapporsi di competenze, alla necessità di pubblicizzare e far conoscere l’attività della Banca della Terra”. La capogruppo Meini ha chiuso il suo intervento sottolineando come un problema grave sia quello del personale: “personale ridotto dai pensionamenti che non viene sostituito”.

La consigliera del Partito democratico Anna Paris ha spiegato che “i problemi tra i due enti non sono mai emersi durante i lavori della commissione”. Sulla Banca della Terra ha aggiunto che “la dirigenza sta lavorando, ma i terreni a disposizione sono limitati. Non è vero che non stanno facendo nulla. C’è bisogno di personale per l’attività e vediamo di intervenire per aiutarli e aiutare il mondo dell’agricoltura. Il piatto piange ma vediamo che fare”.

La consigliera Meini ha replicato chiarendo la sua posizione: “Ho detto che i rapporti tra Ente Terre e Artea sono costanti e quotidiani. Ognuno ha il proprio bilancio e collaborano, ma spesso si sovrappongono le competenze. Ho anche detto che molti passi in avanti sono stati fatti sulla Banca della Terra, ma che la commissione potrebbe dare una spinta ulteriore. Non ho mai detto che non fanno nulla e do un peso alle mie parole”.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci ha prima parlato di un tema da affrontare “senza essere dei meri passacarte. Restituendo dignità al dibattito in Aula” e poi entrando nel merito ha annunciato il voto contrario del suo partito “perché siamo convinti che Ente Terre debba avere peso specifico maggiore. Si tratta di un organismo fondamentale nella strategia regionale. La gestione corretta del patrimonio previene una serie di criticità per il territorio soprattutto nell’attività preventiva. Territorio ma anche immobili che potrebbero creare ricchezza ed essere un patrimonio e sono solo costi e criticità. Sono centinaia gli immobili in gestione, ma non sappiamo quanti sono, quanti sono occupati e quanti sono una risorsa. Budget è residuale, non si crede in questo Ente e non si crede a un progetto di rigenerazione del territorio”.

(testo a cura di Benedetta Bernocchi e Emmanuel Milano)

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