Agricoltura: Ente Terre, sì a bilancio d’esercizio 2023
La commissione presieduta da Gianni Anselmi (Pd) ha dato parere favorevole a maggioranza Pd, con astensione di Lega e M5S, alla proposta di delibera. Il valore della produzione è di 4milioni e 87mila con costi di produzione di 3milioni e 872mila euro
Firenze – Parere favorevole al bilancio d’esercizio 2023 di Ente Terre regionali toscane, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Il parere è stato dato a maggioranza Pd con l’astensione di Lega e Movimento 5Stelle.
Il bilancio di esercizio 2023 si chiude con un utile d’esercizio di euro 10mila467 in diminuzione rispetto all’esercizio precedente che chiudeva con un attivo di euro 598mila252. Il valore della produzione è di 4milioni e 87mila mentre i costi della produzione sono pari a 3milioni e 872mila euro con un costo per il personale di un milione e 270mila euro. Il direttore di Ente Terre Giovanni Sordi, lamentando la mancanza di personale di cui soffre l’Ente, ha ricordato alcune tra le principali attività del 2023, soprattutto relativamente alla gestione delle aziende agricole, dove si sostanziano principalmente gli effetti del bilancio.
Ad Alberese si sono tenute la gestione tecnica dell’azienda agro-silvo pastorale, agriturismo e convegnistica, la gestione ed attuazione del coordinamento del tutto il sistema di tutela della agro-biodiversità regionale toscano e il trasferimento e collaudo delle innovazioni. Sordi ha parlato di un forte calo nel comparto agrituristico nelle strutture di Spergolaia, Vacchereccia, Vergheria e Bernarda, dove nel 2023 i ricavi pari a 103mila euro hanno subito un decremento di circa 14mila euro rispetto al 2022, a causa di una ridotta presenza di turisti nell’area. Anche i ricavi derivanti dal turismo equestre, nel ‘23, risultano pari a 9mila700 euro con una diminuzione rispetto al ’22, a causa alla riduzione di cavalcature a disposizione dei turisti per la mancata doma di cavalli negli anni pregressi e l’invecchiamento di quelli a servizio. Sordi ha poi, parlato delle numerose collaborazioni in corso con università ed enti scientifici e del contatto con network stranieri per promuovere e valorizzare le funzioni dell’ente.
Riguardo alla tenuta di Suvignano si è conclusa la realizzazione della cosiddetta “sala della legalità” e della foresteria per ospitare giovani per organizzare campi di educazione alla legalità e di formazione in agricoltura e i pellegrini che percorrono la via Francigena. Il bilancio d’esercizio della società si chiude con una perdita di 132mila contro un utile di mille euro del 2022. Sordi ha specificato che Suvignano non è mai stata in attivo. Per Sordi la soluzione per Suvignano sarebbe quella “di creare, accanto alla forte componente sociale, una forte presenza imprenditoriale per coprirne i costi” e “fare una convenzione con Ente Terre”.
Il presidente Anselmi è intervenuto per suggerire “un atto con il quale coinvolgere l’assessorato nella questione, credo si debba sapere se ci sono problemi di sostenibilità nella gestione della società con le risorse a disposizione”.
Si è poi ricordato che è stato completato il piano della gestione forestale e che il patrimonio zootecnico è rimasto invariato. Riguardo a Cesa “abbiamo continuato l’esperimento di innovazione – ha detto Sordi – con molti eventi divulgativi di promozione dell’innovazione delle demo farm” e “stiamo concludendo i lavori per il campo prova della sicurezza che verrà inaugurato ad anno nuovo”. Sul fronte della Banca della terra, Sordi ha parlato di nuovi accordi con Anci e di progetti in programma per coinvolgere le proprietà private.