I Giusti sono coloro che si oppongono al genocidio, all’antisemitismo e all’indifferenza
La seduta solenne al Memoriale italiano di Auschwitz a Firenze
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Anche quest’anno abbiamo scelto un luogo simbolo della nostra regione per continuare ad essere ‘amplificatori’ di memoria. La Shoah non è stata un destino. È stata una scelta”.
Poi il ringraziamento, sentito, a Renzo Montini presente in sala, classe 1928, fiorentino del quartiere di San Frediano, sopravvissuto ai campi di sterminio di Mauthausen ed Ebensee. Dalla sua voce è arrivato, chiaro, il racconto dell’inferno vissuto: prelevato a 15 anni insieme a tanti altri dalla banda Carità, spedito a Mauthausen e successivamente ad Ebensee, riesce miracolosamente a sopravvivere e a tornare, ridotto a uno scheletro di 40 chili, a casa. “Averlo qui con noi è un onore, le sue parole danno la misura di quanto sia importante tenere viva la memoria” ha detto Mazzeo.
“La shoah è il genocidio universale che si proponeva di eliminare gli ebrei da qualsiasi parte della terra” e durante la seconda guerra mondiale, con Hitler che si presentò come vittima degli ebrei, “l’antisemitismo divenne più importante della vittoria militare”, ha detto Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti, organizzazione no profit che svolge la sua attività a livello internazionale.
Nel percorso di educazione alla memoria e di impegno costante delle Istituzioni, il presidente della Regione Eugenio Giani ha ringraziato Ugo Caffaz, presente in sala, che ideò il Treno della Memoria, e un toscano doc, Gino Bartali, che grazie al suo coraggio e alla canna della bicicletta salvò 800 ebrei. “Quando i giornali pubblicarono questa notizia – ha raccontato Giani – venne fuori tutto il disappunto di Bartali: ‘Il bene quando si fa non si deve dire, bastava lo sapesse solo nostro Signore’”. “Accanto a Bartali, scomparso nel giugno del 2000 a pochi passi da questo luogo, sta proprio bene il Memoriale – ha affermato con forza il presidente. – Su questo strumento essenziale la Regione ha investito 2milioni e 500mila euro, e proprio da questo luogo intendiamo continuare il nostro impegno, a partire dalle viste delle scolaresche e alla ripresa dei viaggi del Treno della Memoria”.
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