13 Luglio 2022

Gestione foreste: Consiglio respinge proposta di legge del Movimento 5 stelle

Prima firmataria la consigliera Silvia Noferi. Il dibattito in Aula

Comunicato stampa n. 664
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Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana ha respinto a maggioranza una proposta di legge presentata dal Movimento 5 stelle, prima firmataria la consigliera Silvia Noferi, in materia di gestione forestale e tagli colturali (Modifiche alla legge regionale 39/2000 e alla legge regionale 80/2012). La proposta è nata per “assicurare una più stringente tutela delle foreste in modo che non possano essere attuati tagli che potrebbero far regredire lo stadio dell’ecosistema a stadi giovanili”.

È stata la presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti (Pd) a illustrare in Aula il provvedimento e motivare il parere negativo: “Il testo per alcuni aspetti potrà anche essere preso in considerazione in futuro, ma al momento presenta difficoltà di tipo normativo, perché si vanno a toccare una serie di aspetti integrati con altre leggi e sarebbe andata a ridisegnare la normativa sul patrimonio agricolo forestale, al di là dell’oggetto della presente proposta”. Ci sono poi considerazioni politiche, ha aggiunto la presidente Bugetti: “Serve un confronto più complessivo per trovare il giusto equilibrio sulla gestione del patrimonio agricolo-forestale, come risorsa soprattutto in relazione all’azione antropica e alla sua importanza in particolare nei Comuni montani”.

“Aspetto con ansia di vedere prima o poi la proposta del Pd – ha dichiarato la presentatrice Silvia Noferi –. Questa proposta di legge nasce dalla consapevolezza dell’urgenza della lotta al cambiamento climatico. Non abbiamo più tempo da perdere. Serve una politica più incisiva, bisogna riconoscere l’importanza delle foreste nel contrastare questi fenomeni. In Toscana si continuano a considerare i boschi solo sotto il profilo economico e della loro redditività. Il bosco invece non ha bisogno dell’uomo per crescere, ma anzi, dai tagli troppo ravvicinati subisce danni e ha minori difese. La nostra – ha aggiunto la consigliera – non è una proposta di legge ideologica che dice di non tagliare più niente. Indica la priorità della gestione conservativa, ma prevede anche una programmazione puntuale della Regione su quali aree intervenire con i tagli e quali no, su come rilasciare le autorizzazioni e aumentare i controlli”.

“A sentire l’intervento della consigliera Noferi sembra che si parli della foresta amazzonica”, ha replicato il consigliere Cristiano Benucci (Pd), ricordando come la Toscana rimanga “la regione più boscata del nostro Paese. Non nego che in questa proposta ci siano aspetti che meritino approfondimento, ma non possiamo parlare di silvicoltura, pensando che non debba esistere l’intervento dell’uomo e che il bosco debba essere sottratto all’antropizzazione. La silvicoltura è fonte di lavoro per tante aziende della nostra regione”.

Per il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega), “in un periodo così delicato, con la crisi energetica in corso, un provvedimento simile sarebbe controproducente. È intriso di pregiudizio verso l’azione dell’uomo nel bosco. Non si è ancora compreso che il bosco richiede soprattutto la cura dell’uomo”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana