Istituzioni: Mazzeo a Carrara per il 78esimo insurrezione donne, in quella battaglia i valori fondanti della Toscana
Il presidente del Consiglio regionale in piazza delle Erbe per celebrare l’anniversario: “Fintanto che la parità di genere resterà solo a parole, la nostra Costituzione non sarà applicata. Da Cesira alle altre una grande lezione di civiltà e insegnamento per il futuro
Firenze – “La nostra Costituzione non potrà dirsi pienamente applicata fintanto che la parità di genere resterà ferma solo alle parole. Ancora oggi ci sono situazioni incredibili che come Istituzioni, cittadine e cittadini, dobbiamo impegnarci a sanare. Lo dobbiamo a Cesira – insignita con una targa del Consiglio regionale lo scorso 24 luglio – e a tutte quelle straordinarie donne che con il loro gesto hanno combattuto per la libertà e cambiato la storia del nostro Paese”. Così il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, alle celebrazioni per il 78esimo anniversario della rivolta delle donne carraresi.
E proprio da piazza delle Erbe a Carrara, luogo simbolo dell’insurrezione e della lotta di Resistenza, il presidente ha preso un impegno preciso: “portare le ragazze e i ragazzi delle scuole qui, dove si è costruito un pezzo significativo della nostra Costituzione”.
Citando il simbolo della Toscana, il pegaso alato, Mazzeo ricorda che le “zampe ben piantate a terra, simbolo della nostra storia, e le ali aperte verso il futuro” sono anche un “monito perché quello accaduto non si ripeta mai più, nonostante la terribile guerra in Ucraina”. “Non dobbiamo mai scordare che la libertà non è scontata. Donne e uomini hanno combattuto e sono morti perché ne potessimo beneficiarne. A noi il compito di preservarla e difenderla, senza voltarsi dall’altra parte se spettatori di gesti o azioni deplorevoli”.
“A Carrara c’è stato un prima e un dopo” continua il presidente del Consiglio regionale. “Il prima di queste straordinarie donne che a testa alta hanno dimostrato valore e coraggio, e il dopo che ci hanno regalato e che dobbiamo conservare. Il loro messaggio di speranza deve essere il nostro per le generazioni future e per il presente. In quella battaglia – conclude – ci sono i valori fondanti della Toscana e della Costituzione. Mettiamoli in pratica”.