21 Maggio 2022

Istruzione: Stati Generali, a Didacta si costruisce il futuro

Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo e la presidente della commissione Cultura e scuola del Consiglio regionale Cristina Giachi alla quinta edizione alla Fortezza da Basso di Firenze. Presenti i ministri Patrizio Bianchi e Maria Stella Gelmini

comunicato n. 0466
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Firenze – Il futuro dell’Istruzione tecnica superiore, i percorsi avanzati, le professionalità che servono, le aspettative di giovani e le richieste di imprese e sindacati. Gli Stati Generali dell’Istruzione parlano e si confrontano sugli ITS all’interno di Fiera Didacta Italia, il più grande evento fieristico dedicato all’innovazione e al mondo della scuola. E in questa quinta edizione in corso a Firenze dal 20 al 22 maggio alla Fortezza da Basso, il futuro è già realtà.

Complice, prima di tutto, il forte e costante dialogo con il mondo della scuola che è elemento imprescindibile per chi ha il compito istituzionale di fare le leggi e indicare gli indirizzi delle politiche regionali, hanno osservato il presidente dell’Assemblea legislativa toscana, Antonio Mazzeo, e la presidente della commissione Cultura e scuola del Consiglio regionale, Cristina Giachi parlando ad una numerosa platea che comprendeva anche i ministri dell’Istruzione e per gli Affari regionali Patrizio Bianchi e Maria Stella Gelmini.

A dodici anni esatti dalla nascita degli ITS, pensati per formare tecnici superiori in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività, era importante aprire una riflessione proprio all’interno di una fiera, figlia della sessantennale Didacta Germania, ormai punto di riferimento del mondo dell’istruzione, ha detto Giachi ricordando anche la forte integrazione con la Commissione gemella al Senato.

Il confronto in atto a Firenze cade poi alle soglie di una Riforma: è di ieri la notizia che la proposta di legge sugli ITS ha avuto il via libera, quindi fare il punto sul destino e l’importanza degli Istituti tecnici superiori diventa quanto mai attuale. Gli ITS, ha continuato la presidente, sono parificabili alle università e gli studenti diplomati trovano più facilmente occupazione per la forte sinergia all’interno delle Fondazioni ITS tra istituzioni, scuola e aziende, e quindi mondo del lavoro. Si tratta di capire, ha spiegato ancora, come aumentare l’offerta formativa e rendere più efficiente l’orientamento e la scelta di questi percorsi formativi. Ecco allora che le due Commissioni hanno collaborato per riunire tutti i soggetti coinvolti allargando la platea anche alle Regioni che tanta parte hanno nella distribuzione dei finanziamenti, soprattutto in collegamento con i fondi europei, ha concluso la presidente.

Dialogo e confronto sono dunque cardini attorno ai quali continuare a lavorare e la Toscana ha già intrapreso un percorso. Il presidente dell’Assemblea legislativa ha infatti ricordato la definizione, lo scorso anno, del protocollo di intesa con l’Ufficio scolastico regionale proprio per dotare l’assemblea di uno strumento permanente di relazione e di condivisione di obiettivi e di progetti. La collaborazione è stata poi rafforzata con una legge, all’inizio del 2022, per utilizzare parte dell’avanzo di amministrazione proprio per finanziare progetti delle scuole toscane in tre ambiti: la maggiore conoscenza del ruolo e delle funzioni del legislatore regionale; l’educazione civica per una cittadinanza sempre più consapevole e attiva; l’inserimento nel mondo del lavoro e il sostegno ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

Per il presidente Mazzeo la relazione tra formazione e lavoro è un tema centrale che richiede al tempo stesso la solidità delle argomentazioni che guidano le scelte e la capacità visionaria di disegnare il un futuro che si realizza spesso per discontinuità e rotture.

La sfida del futuro è quella che richiede più coraggio e immaginazione soprattutto oggi, ha detto ancora Mazzeo, dopo la pandemia e la consapevolezza della fragilità che ha lasciato in eredità a cittadine e cittadini. Ed anche per questo, fin dall’inizio della legislatura, il presidente ha proposto al Consiglio regionale di impegnare le migliori energie e competenze della Toscana nel disegno del futuro della regione. Da qui è nato il progetto ‘Toscana 2050’ che proprio in questi giorni ha mosso i suoi primi passi.

Immaginare il futuro significa garantire a tutte e a tutti un benessere possibile e diffuso. Un compito delle Istituzioni e che, a detta del presidente del Consiglio regionale, la scuola persegue da sempre, che oggi richiede un’attenzione maggiore e un investimento più consistente nella formazione di tecnici specialisti nei settori che rappresentano e potranno rappresentare la spina dorsale della società di domani.

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