17 Maggio 2022

Sanità: Bezzini, plasma immunologicamente aggiornato non è disponibile

L’assessore regionale alla Sanità risponde all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) sul caso sollevato dalla trasmissione “Fuori dal coro” in merito alla somministrazione di plasma iperimmune ad un paziente dell’isola d’Elba. Landi: “La Toscana non agisce in termini di discrezionalità come succede in altre regioni”

Comunicato stampa n. 0432
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Firenze – “La Regione toscana nelle prime fasi della pandemia è stata tra le più attive nell’allestimento di un percorso per la raccolta, la validazione e lo stoccaggio di unità di plasma immuni Covid 19” tuttavia “la sospensione della raccolta è stata motivata dai dati della letteratura che hanno dimostrato l’inefficacia di questa opzione nella popolazione di pazienti studiati”. Così l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini risponde all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) sul caso sollevato dalla trasmissione “Fuori dal coro” in merito alla somministrazione di plasma iperimmune ad un paziente dell’isola d’Elba.
“Le unità raccolte in passato – continua Bezzini – sono state conferite all’industria di plasma derivazione e le poche unità ancora bancate sono state raccolte da donatori convalescenti da varianti del virus non più attuali e non vaccinati, quindi poco efficaci contro la Omnicron”.

L’assessore ribadisce che “il plasma convalescente immunologicamente aggiornato non è attualmente disponibile” e “non è attualmente attivo alcun protocollo clinico che recluti pazienti per cui resta solo la strada dell’uso compassionevole, previo parere favorevole del comitato etico” e “si ritiene che l’utilizzo di tale pratica clinica debba essere ricondotta, visto l’incertezza legata al reale profilo di efficacia alla consapevolezza del paziente”, “ad una valutazione del comitato etico” e “anche a protocolli per pazienti immunocompromessi con sieronegativizzazzione nonostante il vaccino o la precedente infezione”.

“Le risposte ci sono state date – ha detto Marco Landi – e spiegano che la Regione segue in maniera pedissequa le indicazioni dello Stato e non agisce in termini di discrezionalità come succede in altre regioni”. “Prendiamo atto – conclude Landi – che non è stata istituita la banca del plasma e che non ci sono protocolli per la somministrazione del plasma autoimmune. Auspicavamo però una maggiore attività e differenziazione della Regione”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana