Firenze Fiera: Marras, partecipazione regionale è ancora strategica
L’assessore regionale allo sviluppo economico risponde, in commissione Sviluppo economico, all’interrogazione di Elisa Tozzi (Gruppo misto- Toscana Domani). Tozzi: “Manca un approfondimento rispetto alle scelte strategiche e alla direzione politica”
Firenze – “Non ci sono dubbi sulla possibilità che la Regione mantenga la sua qualità di socio” e “sono ammesse anche le partecipazioni nelle società aventi come oggetto sociale prevalente la cessione di spazi fieristici e l’organizzazione di eventi fieristici, non ci sono dubbi nemmeno che la partecipazione della Regione sia e rimanga strategica”. Con queste parole Leonardo Marras, assessore regionale allo Sviluppo economico, risponde all’interrogazione di Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana Domani) su Firenze Fiera in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).
Riguardo alla richiesta della consigliera Tozzi se la Regione abbia espresso parere favorevole o negativo all’aumento di capitale della società, l’assessore ha risposto che “l’approvazione del piano industriale non costituisce ancora la formale approvazione dell’aumento di capitale sociale” e sottolinea che “il fatto che Firenze Fiera sia stata riclassificata come mera partecipata e non più a controllo pubblico ha portato alla conseguente limitazione del proprio intervento nel capitale”.
Marras ha precisato che “la crisi economico patrimoniale che si è abbattuta su Firenze Fiera a seguito della chiusura e del forte rallentamento delle attività, è stata valutata dal consiglio di amministrazione con la proposta di un piano industriale di contenimento e di rilancio. Questa necessità è stata valutata in 12milioni di euro di ricapitalizzazione sia per risanamento che per il rilancio delle attività”. “Un aumento di capitale – ha concluso Marras – al quale, non essendo più la società a controllo pubblico, ma solo a partecipazione pubblica, gli enti pubblici non possono partecipare”, l’ipotesi a cui il consiglio di amministrazione sta lavorando è quella di un aumento di capitale rivolto o ai soci oppure all’esterno”.
Infine, alla richiesta se la Regione intenda avviare una sinergia tra Firenze Fiera e il polo fieristico bolognese questa “dipende – ha concluso – dalla procedura da seguire, la società ha maggioranza larga di enti pubblici soci e non può esimersi da una procedura di evidenza pubblica. L’eventuale collaborazione sarà solo frutto di una valutazione tra offerenti”.
“Parzialmente soddisfatta”, si è detta la consigliera Tozzi. “è una situazione abbastanza paradossale – ha detto – si mettono a confronto la necessità di ricapitalizzazione espressa dal consiglio rispetto alla nuova situazione giuridica che impone alla Regione di non mettere nuove risorse”, nonostante “la legge Madia ci consenta di ritenere questo settore ancora strategico per la Regione. Questo pone forti interrogativi – aggiunge Tozzi – rispetto al futuro dell’assetto del sistema fieristico”.
“La sinergia con Bologna – conclude la consigliera – potrebbe determinarsi laddove Regione Toscana o altri soci pubblici non avendo la possibilità di intervenire sul capitale, potrebbero ridurre la loro partecipazione. L’intera galassia del sistema delle partecipate meriterebbe un confronto a tutto tondo. Manca un approfondimento rispetto alle scelte strategiche e alla direzione politica”.