22 Marzo 2022

Regione: Bilancio, approvata prima variazione 2022 – 2024

La proposta di legge passa a maggioranza con 23 voti a favore e 11 contrari. Via libera anche agli interventi normativi collegati

Comunicato stampa n. 0251
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Firenze –Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la prima variazione al Bilancio di previsione 2022-24 della Regione con 23 voti favorevoli e 11 voti contrari. Approvati tre emendamenti della Giunta per un contributo all’Università di Firenze per un progetto di studio (risorse del Consiglio regionale); per un contributo per realizzazione di spazi di co-working (richiesta dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale); e uno per un contributo straordinario a favore del Comune di Empoli per interventi alla rete idrica in località Molin Nuovo e in via Piangrande. Respinti emendamenti e tre ordini del giorno di Fratelli d’Italia (sulle borse di studio per il diritto allo studio universitario; per fondi straordinari all’agricoltura; sulla necessità di rivedere Piano investimenti in tempi rapidi).

Approvati anche, con 23 voti favorevoli e 13 contrari, gli interventi normativi collegati alla prima variazione.

“A mio parere questa proposta di legge è stata colorata eccessivamente, capisco il ruolo delle opposizioni, ma si tratta di modifiche tecniche, che non hanno alcun significato politico”. Così il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando gli emendamenti dell’esecutivo, approvati dall’Aula. In particolare Giani ha ricordato i lavori di allacciamento dell’acquedotto, nel Comune di Empoli, legati alla vicenda Keu, per un contributo regionale di 187mila euro, per andare incontro ai cittadini. Un altro intervento si riferisce all’aumento dei costi per completare il Ponte sul Serchio, in provincia di Lucca, definita “infrastruttura strategica e da non procrastinare”. Infine, un altro emendamento riguarda il progetto, su richiesta dell’Università di Firenze, sulle microplastiche marine. Modifiche che l’Aula ha approvato, registrando nello specifico una presa di posizione del consigliere Alessandro Capecchi (FdI), sulla questione Keu: “a noi va bene, ma se si parla d’inquinamento, hanno diritto anche coloro che si trovano in situazioni analoghe; non ci sono Comuni con il fiocchino rosso. Voteremo a favore, ma da domani manderemo questo emendamento a tutti i Comuni della Toscana, interessati da fenomeni d’inquinamento, non solo potenziale”.

Il Consiglio regionale ha invece respinto gli emendamenti del gruppo Fratelli d’Italia, illustrati dal suo presidente Francesco Torselli: uno relativo alla riduzione dell’aumento dell’addizionale regionale Irpef, per la fascia di reddito superiore a 50mila euro, da 0,50 a 0,48 punti percentuale. “Se la maggioranza ha spiegato che si stratta di un aumento di poco conto, questo ritocco non sarà la fine del mondo”, ha sottolineato il consigliere. Gli altri emendamenti riguardavano il cumulo delle cariche: “Noi siamo contrari, ma se ciò dovesse avvenire, nel caso di specifiche professionalità del nominato politico, che non si faccia per motivi economici”. Da qui la proposta di legare gli emolumenti all’indennità del Presidente della Giunta, secondo una percentuale oscillante dal 20 al 30 per cento, attraverso una serie di proposte emendative.

(testo a cura di Sandro Bartoli e Paola Scuffi)

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Contenuto della variazione

Le modifiche al Bilancio di previsione finanziario 2022 – 2024 (approvato a dicembre scorso) prevede variazioni di stanziamenti di Entrata e Spesa per 920mila euro nel 2022, 450mila nel 2023 e 4milioni 500mila nel 2024. La variazione risponde all’esigenza di recepire disposizioni statali contenute nel Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 in materia di addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), con una nuova articolazione degli scaglioni che passano da cinque, fino al 31 dicembre 2021, a quattro con decorrenza dal primo gennaio 2022.

La rideterminazione della manovra fiscale regionale mantiene sostanzialmente inalterata la pressione fiscale, fatta eccezione per un “modesto incremento del gettito tributario” stimato in 450mila euro, a decorrere dall’anno 2022.

La variazione prevede inoltre alcuni interventi aggiuntivi di Spesa tra cui:

– contributo straordinario riconosciuto alla Provincia di Lucca per garantire la realizzazione del ponte sul fiume Serchio per il collegamento stradale tra la SS 12 dell’Abetone e del Brennero e la SP 1 Francigena nel Comune di Lucca (3milioni 600mila euro stanziati sull’annualità 2014);

– contributi straordinari all’Azienda Usl Toscana centro (313mila euro per l’anno 2022) e al comune di Palazzuolo sul Senio (156mila euro per l’anno 2022) per la realizzazione di un nuovo presidio sociosanitario ai fini del trasferimento di attività e servizi sanitari;

– risorse per interventi di ripristino e messa in sicurezza per una frana nel Comune di Buti che interessa il patrimonio agricolo forestale regionale (250mila euro per l’anno 2022).

La copertura finanziaria degli interventi è garantita come segue:

– maggiore gettito tributario derivante sia dall’adeguamento ai nuovi scaglioni di reddito sia dalla variazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef (450mila euro a decorrere dal 2022);

– previsione di ricorso al credito, che determina un incremento del livello complessivo dell’autorizzazione all’indebitamento di 469mila euro nel 2022 e di 3milioni 600mila euro nel 2024;

 

Sintesi Interventi normativi collegati alla prima variazione Bilancio di previsione 2022-2024

Gli scaglioni e le aliquote Irpef, dal primo gennaio 2022, vengono modificati come segue:

1,42 per cento per redditi fino a 15mila euro;

1,43 per cento per redditi oltre 15mila euro fino a 28mila;

1,68 per cento per redditi oltre 28mila euro e fino a 50mila;

1,73 per cento per i redditi oltre 50mila euro.

Le modifiche comportano un maggior gettito annuo stimato in euro 450mila 740 euro per l’anno 2022 e per ciascuna delle annualità 2023 e 2024.

 

Per le società totalmente partecipate dalla Regione, si apre alla possibilità di cumolo delle cariche di presidente e amministratore delegato e si prevede il cumolo anche dei compensi.

(scheda a cura di Federica Cioni)

Il dibattito in aula

La manovra interviene su alcune questioni specifiche” afferma il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando in Aula la prima variazione di bilancio regionale 2022-2024 e gli atti normativi ad essa collegati. “È una variazione – continua Bugliani – che comporta una modifica del quadro finanziario degli stanziamenti complessivi della Regione per 925mila euro sul 2022, 450mila sul 2023 e 4milioni e 50 mila euro per il 2024”.

La variazione risponde all’esigenza di recepire disposizioni statali contenute nel bilancio di previsione per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 in materia di addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), con una nuova articolazione degli scaglioni che passano da cinque, fino al 31 dicembre 2021, a quattro con decorrenza dal primo gennaio 2022. Gli scaglioni e le aliquote Irpef, dal primo gennaio 2022, vengono modificati come segue: 1,42 per cento per redditi fino a 15mila euro; 1,43 per cento per redditi oltre 15mila euro fino a 28mila; 1,68 per cento per redditi oltre 28mila euro e fino a 50mila;

1,73 per cento per i redditi oltre 50mila euro. Le modifiche comportano un maggior gettito annuo stimato in euro 450mila 740 euro per l’anno 2022 e per ciascuna delle annualità 2023 e 2024.

Sul fronte delle spese, il presidente ricorda l’intervento più significativo con “uno stanziamento aggiuntivo di 3,6milioni di euro sul 2024, per garantire la realizzazione del ponte sul fiume Serchio per il collegamento stradale tra la SS 12 dell’Abetone e del Brennero e la SP 1 Francigena nel Comune di Lucca”. E ancora, un contributo straordinario riconosciuto alla Provincia di Lucca- contributi straordinari all’Azienda Usl Toscana centro (313mila euro per l’anno 2022) e al comune di Palazzuolo sul Senio (156mila euro per l’anno 2022) per la realizzazione di un nuovo presidio sociosanitario ai fini del trasferimento di attività e servizi sanitari.

Bugliani parla delle risorse per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza per una frana nel Comune di Buti che interessa il patrimonio agricolo forestale regionale (250mila euro per l’anno 2022). Si ricorda che la copertura finanziaria degli interventi è garantita con un maggiore gettito tributario derivante sia dall’adeguamento ai nuovi scaglioni di reddito sia dalla variazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef (450mila euro a decorrere dal 2022) e la previsione di ricorso al credito, che determina un incremento del livello complessivo dell’autorizzazione all’indebitamento di 469mila euro nel 2022 e di 3milioni 600mila euro nel 2024.

Per la proposta di legge accessoria alla variazione di bilancio, si tocca il tema della disciplina degli organi delle società a controllo pubblico; per le società totalmente partecipate dalla Regione, si apre alla possibilità di cumulo delle cariche di presidente e amministratore delegato e si prevede il cumulo anche dei compensi.

“La Regione si è ben preoccupata delle due questioni più importanti in un momento drammatico come questo – ha detto Francesco Torselli (Fdi) – e sono quelle di aumentare le tasse e soprattutto di preoccuparsi degli stipendi dei manager pubblici”. “Non ci si accontenta dello stipendio da presidente ma si decide di accorparvi anche quello di amministratore delegato. Oggi assistiamo ad un aumento delle tasse mirato allo scaglione che percepisce un reddito annuo tra 50 e 55 mila euro lordi,  in Toscana solo 145mila toscani – commenta Torselli – che hanno la sfortuna di essere liberi professionisti, i classici titolari delle ditte individuali”.  “Si tratta di 2euro e 50 all’anno ma perché non si spalmano anche su chi ha redditi superiori ai 75mila euro -continua il consigliere regionale – È il principio che quando mancano i soldi si colpisce immediatamente quel ceto medio produttivo”. Sull’accorpamento delle cariche e sul cumulo degli stipendi, Torselli ha detto “non credevo che questi fossero i problemi di cui oggi soffre la Toscana. Torselli ha espresso voto contrario.

“Siamo bel lontani dal vedere all’orizzonte il prs – ha detto Elisa Tozzi (Gruppo misto Toscana-Domani) – o dal concepire delle variazioni di bilancio come un’occasione per interventi puntuali, organici e motivati anziché partoriti con la logica di isolati interventi territoriali e recuperando risorse per accontentare queste o quelle esigenze”.  Tozzi ha evidenziato poi “l’aumento della pressione fiscale”, “non tanto per il quantum ma per il messaggio politico che si manda” con “l’effetto di aumentare per tutte quelle fasce di reddito che prima avevano trattenuta del 38 o del 41per cento e che oggi si vede applicare un’aliquota del 43”. Tozzi ribadisce che “le riforme fiscali devono essere eque, organiche ed efficaci” e solleva poi, anche “dubbi sotto il profilo del principio costituzionale della progressività”. La consigliera aggiunge “oltre ad aumentare l’indebitamento per gli investimenti”, “si va ad introdurre una norma che ammette la possibilità del cumulo dei compensi”, “anche su questo piano passa un messaggio politico, secondo noi, sbagliato che chiunque sia legato seppur con meriti e capacità allo svolgere una funzione di amministrazione nell’ambito delle società pubbliche in qualche maniera cade in piedi, si dà l’idea che la politica si autoprotegga in ogni ramificazione”.

Nel suo intervento durante il dibattito sulla prima variazione al bilancio regionale di previsione 2022-2024 la consigliera regionale del Partito democratico Anna Paris ha difeso le scelte della maggioranza parlando di “un intervento inserito nelle finalità perseguite dal Governo nazionale che sul piano fiscale ha ridotto le aliquote da cinque a quattro e contemporaneamente ha ridotto le aliquote nelle fasce di reddito dove ci sono la maggior parte dei cittadini, quelle che riguardano il lavoro dipendente”.  “Il risparmio medio – ha sottolineato Anna Paris – sarà di 700 euro all’anno, che arrivano anche a 900 per fascia di reddito lordo di 40mila euro all’anno, che sarà la maggiore beneficiaria. Interventi di cui beneficiano anche gli scaglioni successivi. La Toscana si adegua al quadro normativo applicando poi un incremento dello 0,05%, pari 2,5 euro che ormai non valgono nemmeno un caffe, per chi già risparmia 700 euro all’anno. Incremento che si inquadra in un risparmio fiscale molto più consistente. L’obiettivo è quello di aiutare, in particolare, certe fasce di reddito. Alla fine questo grande carico fiscale che impone la Regione Toscana non vale nemmeno un caffe. Io vorrei realismo da parte di tutti. Viviamo nel mondo e facciamo la spesa ogni giorno, a sentire certi interventi non sembrerebbe così”.

Dai banchi dell’opposizione a prendere la parola per la Lega è stato Marco Casucci che ha spiegato: “Non mi è facile intervenire su questo provvedimento che va inquadrano nella sua sostanza, da un lato prevede un mero adeguamento alla riforma fiscale nazionale e dall’altro un incremento dell’indebitamento regionale. E questa secondo me non è la strada da percorrere. L’incremento delle entrate con la riforma fiscale è pari a 450mila euro, un aumento di natura irrisoria. Ma lasciateci dire si infrange uno dei tabù: quello dell’invarianza della pressione fiscale. E questo ci preoccupa per quello che potrà accadere. In questo momento, leggendo le cronache dei giornali degli ultimi giorni, veniamo a sapere che ballano 300milioni di euro per le aziende sanitarie. Infrangere ora questo tabù temiamo possa giustificare in futuro un aumento vero e concreto della pressione fiscale. Questo temono i toscani. Mi piacerebbe un’interlocuzione di natura politica con chi non c’è su questi banchi. La domanda da fare a Giani è: c’è il rischio di nuove tasse? Era anche possibile non toccare le aliquote regionali. Temiamo questo sia il preludio di una cosa più inquietante. La filosofia della maggioranza è più tasse e più debito, la nostra è meno tasse e più decentramento. Bocciamo sonoramente questa manovra, così il Pegaso non riprende a volare”.

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi ha spiegato di “non volere entrare nel merito dei singoli articoli sull’adeguamento alla normativa fiscale nazionale” ma ha sottolineato “l’inopportunità dell’articolo che prevede un aumento di stipendio per il presidente del consiglio d’amministrazione. Noi lo vediamo così, poter cumulare i compensi e i redditi con quelli di amministratore delegato è un aumento di stipendio. Se è giusto pagare chi lavora, in questo caso ci sembra un privilegio che in un periodo di grande crisi economica è veramente inopportuno”. “Siamo nemmeno alla fine di marzo – ha concluso Silvia Noferi – e ci troviamo ad analizzare una variazione di bilancio che porta interventi spot, mi domando, ma si sapeva già prima che c’era da fare il ponte sul fiume Serchio”.

La consigliera del Partito democratico Valentina Mercanti ha criticato invece i messaggi sbagliati che partono dall’Aula del Consiglio regionale: “Va bene il gioco delle parti, ma non è accettabile che si facciano passare messaggi che non possiamo tollerare. Parliamo di un adeguamento normativo che costa a redditi oltre i 55mila euro, 2,05 euro annui, e 4,05 che stiamo arrotondando per accesso, ai redditi alti, ma permetteranno degli introiti annui di 450mila euro che sono una bella cifra che certamente non sprechiamo, ma che verranno redistribuiti”.

Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia ha invece voluto sottolineare i tempi e i modi di questa discussione: “Non c’è un articolo delle molte leggi di questo Ente che viene rispettato quando si parla di bilancio. È stata variata questa mattina la norma sui doppi incarichi, e questo ragionamento vale a maggior ragione per le commissioni di merito. Un ragionamento che vale anche per la commissione Controllo, che valuta la linearità e la correttezza. Noi ci siamo riuniti ieri per fare parziali osservazioni, ma non so quando la Prima commissione le abbia potute valutare”. “Oltre alla valutazione sui tempi e i modi – ha aggiunto Alessandro Capecchi – ce n’è un’altra su quella che il presidente Giani ha definito una vera e propria emergenza: l’incidenza dell’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, e a maggior ragione per il piano degli investimenti che fa parte della manovra di bilancio. Siamo partiti dal ragionamento sui conti del ponte sul Serchio, e abbiamo visto crescere di oltre 2 milioni, in pochi mesi, il valore solo dell’acciaio necessario per costruirlo, obbligando la Regione a metterci 3 milioni e 600mila euro sul 2024 per evitare di perdere i fondi che abbiamo intercettato. Il tema da affrontare insieme è la rivisitazione delle priorità di intervento nel piano degli investimenti. Noi abbiamo previsto di spendere tra i 500 e i 600 milioni di euro, ma con l’aumento dei costi potremmo realizzare anche il 50% delle opere in meno. Per questo occorre fare delle scelte rimodulando il piano o rischiamo di rincorrere tantissimi appalti dove gli Enti non riusciranno a concludere l’aggiudicazione perché le offerte non saranno sostenibili o si rischieranno opere realizzare male, perché alcune aziende tenteranno di aggiudicarsi gli appalti creando scostamenti di bilancio di cui noi dovremo poi occuparci in seguito”. Capecchi ha anche chiesto che la manovra di bilancio non venga utilizzata per la manutenzione di altre leggi e sul tema caldo della sanità ha inviato il presidente Giani ad aprire una discussione franca, visto che si va incontro a un periodo difficile.

La capogruppo del Movimento 5 Stelle Irene Galletti ha condiviso le osservazioni della sua collega Silvia Noferi, e aggiunto che sia innegabile che la Giunta con questa variazione di bilancio “stia navigando a vista”. Una conferma per Irene Galletti di come non ci sia “una programmazione di legislatura”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ha sottolineato come “l’aumento del prelievo fiscale, sia un aumento che non si può smentire e ci divide dai colleghi della maggioranza. Sarei più cauto nella valutazione che togliere a chi ha un reddito più alto non pesi. Non si colpiscono invece i patrimoni ingenti, ma ci sono le risorse strettamente necessarie per fare interventi positivi come quello per la costruzione di un ponte che Lucca aspetta dal 2014”.

“Sono stupito per quel che non tratta la variazione di bilancio”. Così ha esordito Diego Petrucci (FdI) che, sfogliando la stampa della giornata ha posto l’accento su alcune notizie riguardanti la Toscana: 175mila famiglie in crisi abitativa; 5500 sfratti per morosità nei prossimi due mesi; il dramma lavoro che sta esplodendo, e per i costi energetici e per le tante aziende che non possono permettersi l’approvvigionamento di materie prime; le borse di studio che andranno a diminuire, “con l’assessora regionale all’università e al lavoro che non si sta occupando di tutto questo, ma che è impegnata a riconquistare Pisa”. Non solo, il consigliere ha parlato di “dibattito surreale”: “in 18 anni da amministratore pubblico non ho mai partecipato ad un dibattito sul Bilancio senza l’assessore al Bilancio”. “Questa maggioranza scoppia, sta crollando su stessa – ha concluso Petrucci – non solo non ha niente da dire ma neppure si presenta in Aula”.

Sul grande lavoro della Commissione competente si è soffermato Massimiliano Pescini (Pd), ricordando l’impegno ad armonizzare il testo con le normative vigenti e con il Codice Civile, per arrivare ad una stesura condivisa, grazie anche alla collaborazione degli Uffici del Consiglio e della Giunta regionale. In tale contesto si inserisce il dibattito e gli interventi in Aula, chiamata a determinare un testo condiviso, una volta esaminati gli emendamenti. E in merito ai punti che hanno caratterizzato il confronto, il consigliere si è soffermato sulle aliquote, “intervento di adeguamento rispetto alla legge di bilancio nazionale,  e che determina un aumento ampiamente sostenibile per le fasce medio-alte, con un aumento di gettito stimato – con la variazione – in 450 mila euro, da riutilizzare per interventi sociali”.Secondo Pescini “il Consiglio è chiamato a esprimersi su una variazione non cospicua come altre, ma che dà risposte serie e motivate”. Da qui l’invito a votare la legge nella versione di questa mattina in commissione competente, auspicando un dibattito “sempre forte e partecipato su un atto fondamentale, ma nella consapevolezza della sua entità, per prospettive e riflessi nella società toscana”.

(testo a cura di Benedetta Bernocchi, Emmanuel Milano e Paola Scuffi)

 

I Video

La dichiarazione del presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd)

 

La dichiarazione della vicepresidente della commissione Affari istituzionali, Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani)

 

La dichiarazione di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva

 

La dichiarazione di Silvia Noferi, consigliera Movimento 5 stelle

 

La dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli

 

La dichiarazione del consigliere del gruppo Lega in Consiglio regionale, Marco Casucci

 

 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana