19 Dicembre 2025

Bilancio Regione 2026-2028: legge di stabilità, sì a maggioranza

Il provvedimento è stato approvato con 24 voti a favore di Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Casa Riformista e Movimento 5 Stelle. Tredici i voti contrari di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Respinti due ordini del giorno e una proposta di risoluzione di FdI

Comunicato n. 1073
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Firenze – L’Assemblea di palazzo del Pegaso ha approvato a maggioranza – con 24 voti a favore (Pd, Avs, Cr, M5s) e 13 contrari (Fdi, Fi e Lega) – la legge di stabilità regionale 2026, che propone modifiche a norme finanziarie già esistenti e si compone di 54 articoli. Le rimodulazioni degli interventi spaziano dalla via Francigena alla sottoscrizione di aumento di capitale sociale di Firenze Fiera e Arezzo Fiera, dagli interventi in materia di impianti sportivi all’estensione del sistema tramviario nell’area metropolitana fiorentina, passando dall’acquisizione al patrimonio regionale di immobili di proprietà della società Terme di Montecatini per finalità di valorizzazione culturale e interventi in materia di edilizia scolastica. Nel corso delle operazioni di voto l’Aula ha respinto una proposta di risoluzione di FdI sull’efficientamento della spesa pubblica destinata al servizio sanitario regionale. Respinti anche i due ordini del giorno presentati dal Portavoce dell’opposizione, Alessandro Tomasi (FdI).

Parlando della proposta di legge, il portavoce Tomasi ha sottolineato chealcune volte si spostano risorse già previste agli anni successivi, e questo è importante per i piccoli Comuni, dove se un ente locale non può costruire una palestra o intervenire su eventi sismici che interessano una scuola è giusto che la Regione intervenga con risorse proprie”. “Anche la compensazione per garantire i voli sull’Isola d’Elba è un intervento giusto – ha aggiunto Tomasi – perché i Comuni da soli non c’è la possono fare”. Collegandosi alla legge che consente di finanziare i parcheggi Tomasi ha illustrato un ordine del giorno per “chiedere che si possano finanziare anche i mutui per interventi tesi a aumentare la sicurezza stradale, diventando così un investimento che si ripaga da sol”. Parlando di sanità, invece, ha detto che “si deve osservare che 40 milioni di fondi sanitari per cure sono invece stati utilizzati dai direttori generali delle Asl per investimenti per spese urgenti, ma occorre affrontare il problema e trovare un modo diverso e più corretto di finanziare questo tipo di spese”. Riguardo al progetto della Tramvia Tomasi ha illustrato un altro ordine del giorno per chiedere di “rivedere il tracciato previsto a Campi Bisenzio, dove il tratto finale passa in mezzo ad un asilo ed a una scuola media”. Cogliamo l’occasione di spostare il finanziamento per ridiscutere il progetto e per ascoltare la popolazione, riducendo la lunghezza di 500 metri e risparmiando un territorio che funziona. Altri interventi che condividiamo sugli impianti sportivi ed una richiesta di una distribuzione equa dei finanziamenti anche sulla Toscana meridionale.

Nel corso del dibattito Lorenzo Falchi, presidente di Alleanza Verdi e Sinistra, ha parlato di un “Bilancio importante, in continuità con la parte finale della precedente legislatura ma anche capace di individuare elementi di novità”. Il capogruppo si è soffermato in particolare sul concorso della Regione agli obiettivi di finanza pubblica, sugli investimenti, sulle risorse per la sanità, mentre sul fronte delle novità si è concentrato sul reddito di inserimento lavorativo, il cui obiettivo principale è il contrasto temporaneo agli stati di bisogno derivanti da mancanza di impiego e vulnerabilità economica, e immaginato per  soggetti che si trovano in stato di disoccupazione, con pregressa esperienza lavorativa, con un Isee inferiore a 15 mila euro e in assenza di trattamenti di disoccupazione. “Cosa vi hanno fatto di male questi lavoratori espulsi dal mondo del lavoro?”, ha chiesto Falchi rivolgendosi ai banchi dell’opposizione, ricordando anche il recente rapporto presentato dalla Caritas, che fotografa una situazione preoccupante: nella nostra regione il 15 per cento della popolazione è a rischio povertà. La forbice delle disuguaglianze è sempre più alta ed è urgente, secondo il consigliere, dare sostegno alle fasce sociali più deboli. “In questo bilancio ci sono elementi positivi per provare a dare risposte ad una società che cambia”, ha concluso.

Per Francesco Casini, presidente del gruppo Casa rifomista, “il Bilancio presentato dalla Giunta regionale è un provvedimento di grande rilevanza, con voci di investimento significative, in grado di andare incontro sia alle esigenze delle famiglie che delle imprese”. E dopo aver ringraziato tutti i presidenti di Commissione per il lavoro svolto, il capogruppo ha passato in rassegna alcune partite, partendo dalla più rilevante, ovvero dagli 8,2 miliardi di euro per una sanità pubblica che guarda ai cittadini più fragili, che investe nei presidi territoriali ed in tecnologie avanzate. Tra gli altri ambiti Casini ha parlato di infrastrutture, soffermandosi sul trasporto pubblico locale, sulla mobilità sostenibile, sul trasporto metropolitano, sui 10 milioni di euro investiti per la Firenze-Pisa-Livorno, sull’impegno per Toscana Strade e sul potenziamento del sistema ferroviario e tranviario; e ancora: welfare, sviluppo sostenibile, difesa del suolo. “Siamo di fronte ad un bilancio di grande visione e di responsabilità – ha concluso Casini – con oggi avviamo questo nostro mandato con la consapevolezza che non si sono potute affrontare tutte le problematiche; tuttavia, come ogni anno, utilizzeremo le consuete variazioni al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario anche per poter dare una maggiore risposta al ceto medio della nostra regione”.

“Se ci atteniamo ai termini, fare una dichiarazione su una legge di Stabilità, che per noi ha ben poco di stabile, non è semplice”, ha esordito la presidente del gruppo di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, augurandosi di essere di fronte ad uno degli ultimi provvedimenti così congeniato. “La Toscana ha bisogno di atti costruiti su progetti” ha affermato la consigliera, auspicando “interventi corposi e coraggiosi per una alternativa alla strada 325, ed investimenti sul trasporto su rotaia”. “Al posto di questo assai corposo documento dovremo consegnare 3-4 pagine con progetti definiti e in grado di andare davvero incontro alle esigenze dei cittadini della nostra regione”, ha sottolineato; invece di questo “spacchettamento” di risorse, “crediamo che per una concreta visione futura debba esserci, al contrario, una concentrazione di risorse in grado davvero di offrire risposte efficaci, ed in questo senso abbiamo dato il nostro contributo fattivo e migliorativo presentando ordini del giorno ed emendamenti”, per scelte a favore dei territori e dei cittadini. La presidente La Porta ha concluso il proprio intervento proponendo una riflessione sulle ultime elezioni regionali, il cui risultato più “sconcertante” è stato l’astensione. “Siamo chiamati a far tornare la politica ad essere protagonista e partecipativa, ed i cittadini a credere che la politica si occupi davvero di loro”, ha affermato.

Durante l’approvazione dell’articolato il Consiglio regionale ha respinto due ordini del giorno di Fratelli d’Italia ed una proposta di risoluzione, sempre di FdI, sull’efficientamento della spesa pubblica destinata al servizio sanitario regionale. Approvati invece con voto unanime due emendamenti – del Presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani – per dare sostanza alla legge sulla Toscana diffusa per i negozi di vicinato, con spese di parte corrente (fino a 700mila euro nel 2026) e per rimodulare il contributo al Comune di Massarosa, per la riapertura della strada “via del Monte di Balbano”.

(testo a cura di Emmanuel Milano, Riccardo Ferrucci e Paola Scuffi)

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