16 Dicembre 2025

Carceri: un calendario per promuovere diritti

Presentato il progetto ideato dalla Società della Ragione. Il richiamo del Garante dei detenuti della Toscana Giuseppe Fanfani: “Non ci fermeremo. Sovraffollamento, suicidi, autolesionismo mostrano quanto sia intollerabile la condizione di reclusione”

Comunicato n. 1063
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Firenze – Uno strumento di quotidianità e allo stesso tempo un veicolo di cultura costituzionale e promozione dei diritti. Questo è il progetto ‘Calendari’ presentato oggi, martedì 16 dicembre, in conferenza stampa dal Garante dei detenuti della Toscana Giuseppe Fanfani.

Nato da un’idea della Società della Ragione, con il sostegno della Fondazione CR Firenze e Fondazione Michelucci, sarà distribuito mercoledì 17 dicembre nelle carceri di Sollicciano e Gozzini di Firenze e nella Casa circondariale di Arezzo.

Dopo l’ottimo riscontro di un analogo progetto che da tre anni la Società della Ragione prosegue con il Comune di Udine, l’iniziativa è stata riproposta sul territorio toscano, coinvolgendo le carceri di Firenze (Sollicciano e Gozzini), Arezzo, e l’Istituto penale per i minorenni di Firenze.

Il calendario contiene, accanto alla tradizionale scansione mensile, una selezione di articoli della Costituzione italiana in più̀ lingue (italiano, inglese e arabo), citazioni sulla giustizia e la nonviolenza, illustrazioni originali e contributi frutto di attività artistiche e culturali condotte dagli stessi detenuti.

“Può apparire una contraddizione proporre l’immagine dei mesi e dei giorni per chi vive in un luogo senza tempo come il carcere; ma La Società della Ragione, insieme al Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, alla Fondazione Michelucci e all’Archivio Margara hanno voluto offrire pensieri controcorrente e immagini di opere d’arte: la cultura e la bellezza possono aprire un orizzonte che non si arrende alla quotidianità fatta di violenza e mancanza di dignità” ha dichiarato Franco Corleone, presidente onorario Società della Ragione.

Per Giuseppe Fanfani, Garante regionale: “Il sovraffollamento, i suicidi, l’autolesionismo ci mostrano quanto sia intollerabile la condizione di reclusione. Di fronte a questa sofferenza è necessario ribadire che la dignità della detenzione, la salute e l’affettività in carcere rappresentano diritti fondamentali e inalienabili di tutti. Non ci fermiamo e vogliamo ricordare che duecentoquaranta anni fa, nel 1786, la Toscana abolì la pena di morte e la tortura e che ancor oggi, a fronte di una situazione insostenibile, sono fondamentale i richiami a provvedimenti di clemenza e di rinnovata dignità che provengono da più parti politiche e dal Santo padre”.

“Abbiamo scelto di produrre e stampare un calendario, curato, bello, ricco di opere d’arte, perché, di fronte alla drammatica condizione detentiva, vogliamo rivendicare il ‘pane’, cioè condizioni di vita dignitose, strutture adeguate e non sovraffollate, diritti minimi e materiali, ma vogliamo anche le ‘rose’: la dignità, gli affetti, la bellezza, il tempo restituito come senso e non solo come attesa” ha detto Giulia Melani, presidente Società della Ragione. “Un calendario – ha proseguito – è un oggetto semplice, quotidiano, ma può diventare uno spazio di resistenza culturale”.

Per Valentina Angioletti, vicedirettrice della casa circondariale di Sollicciano: “L’iniziativa, preziosa, rappresenta un esempio tangibile della cura che può avere la società verso le donne e gli uomini detenuti. Aiuta inoltre a ricordare che il carcere può e deve, per la sua stessa salute istituzionale, dialogare con il contesto sociale in cui è compreso. L’attenzione rivolta dall’esterno alle persone detenute – anche attraverso il gesto simbolico della donazione di un calendario – è uno degli strumenti con cui queste possono riuscire a sentirsi riconosciute come parte di un mondo che non isola ma accoglie, chiama e offre nuove possibilità”.

“Questo progetto ci ricorda che la promozione dei diritti passa anche dai gesti quotidiani e dagli strumenti più semplici – afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – . Un calendario può diventare occasione di consapevolezza, di conoscenza e di dialogo, soprattutto in contesti fragili come quello carcerario. Come Fondazione CR Firenze sosteniamo iniziative che mettono al centro la dignità della persona e il valore della Costituzione, contribuendo a costruire una cultura dei diritti, della responsabilità e dell’inclusione”.

Il calendario è stato stampato in 1500 copie e verrà distribuito gratuitamente ai detenuti di Sollicciano, Gozzini e Arezzo (mille copie in tutto), al personale di polizia penitenziaria (440 copie) e ai principali stakeholder del mondo penitenziario, della giustizia e del terzo settore (100 copie).

Le dichiarazioni in video

La dichiarazione del Garante dei detenuti della Toscana Giuseppe Fanfani

 

Le parole di Giulia Melani, presidente della Società della Ragione

 

L’intervento del presidente onorario della Società della Ragione Franco Corleone

 

La dichiarazione di Valentina Angioletti, vicedirettrice della casa circondariale di Sollicciano

 

La galleria fotografica

 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana