Ucraina: Giachi, fondamentale spiegare a ragazze e ragazzi cosa sta succedendo
La presidente della commissione Istruzione e cultura: “Lavorare per assicurare l’accoglienza di chi fugge dalla guerra, ma formare ed educare le nostre giovani generazioni per la difficile comprensione di questi fatti”. Durante i lavori l’audizione dell’Associazione Amici dei Bambini impegnata sul campo anche in Ucraina
Firenze – L’emergenza umanitaria in Ucraina, con la guerra che colpisce in modo più duro proprio le giovani generazioni, è stata al centro anche della seduta della commissione Istruzione e cultura. Un lavoro sottolineato dalla presidente Cristina Giachi (Pd): “L’audizione dell’Associazione Amici dei Bambini ci ha riproposto questa mattina un tema che è all’ordine del giorno delle cronache degli eventi bellici in Ucraina. Centinaia di bambine e bambini sono al momento avviati al confine con la Polonia per sfuggire al pericolo dell’invasione russa. Sono piccoli ricoverati negli ospedali, o nei centri di adozione, o in fuga con le loro famiglie e il tema sollecita la nostra riflessione”.
“Come già espresso nella risoluzione approvata dal consiglio regionale – ha spiegato Giachi – è necessario che lavoriamo in questi giorni convulsi per assicurare accoglienza, protezione, ricovero a questi bambini e, dove presenti, alle loro famiglie. L’azione concreta potrà e dovrà essere affiancata da iniziative di formazione, educazione, e diffusione delle informazioni alla cittadinanza toscana anche ai più giovani, agli studenti, alle bambine e ai bambini cui è necessario spiegare cosa sta avvenendo per rispondere e lasciare spazio alle loro domande. È necessario che non vi sia l’unica risposta costituita dalla paura di fronte a quella che per loro è la prima guerra che vedono scatenarsi, e che li si possa accompagnare nella difficile comprensione di questi fatti”.
Temi, quelli dell’accoglienza familiare e della povertà educativa, che sono stati al centro dell’audizione dell’Associazione Amici dei Bambini con Marzia Masiello che prima di tutto ha confermato l’impegno in prima linea anche in Ucraina: “Da vent’anni ci impegniamo in quel Paese e ora ci stiamo occupando di supportare un istituto con 180 bambini, molti dei quali orfani, che ora sono stati messi in condizioni di sicurezza dal direttore della struttura. Siamo anche presenti per dare sostegno a chi fugge, alla dogana in Moldavia. Passato il momento dell’emergenza e dell’organizzazione dei centri di accoglienza straordinaria sarà importante mettere a sistema anche una dimensione comunitaria e dove sarà possibile familiare. E per questo sarà fondamentale la collaborazione con le istituzioni e qui sarà fondamentale anche il ruolo della Regione”.
“L’Associazione – ha spiegato Masiello – promuove la cultura dell’accoglienza anche attraverso la campagna bambini per la pace, storicamente ci siamo occupati di adozioni internazionali, e ora proponiamo sul territorio il modello pan di zucchero, che prevede sia attività in presenza, con supporto psicologico e alle famiglie, sia attività attraverso le reti relazionali per il contrasto della povertà educativa. Il lavoro è organizzato coinvolgendo gli adolescenti in collaborazione con scuole e famiglie, e su questo tema vorremmo sviluppare con voi una collaborazione sempre più stringente”.
Sul tema dell’adozione internazionale l’Associazione ha sottolineato come i numeri siano in netto calo, con 563 famiglie che nel 2021 hanno adottato almeno un minore straniero in tutta Italia, mentre nel 2010 la media era di più di 4mila. Mentre sono 3mila famiglie che sono in carico agli enti autorizzati su tutto il territorio. Più che raddoppiati i tempi per le procedure, e in questo caso si chiede alla Regione di migliorare il protocollo operativo che prevede la preparazione delle coppie solo nella parte iniziale del percorso che le coppie adottive fanno. Ora le bambine e i bambini sono più grandi e per l’Associazione è fondamentale affrontare in modo efficace le difficoltà nel periodo post adottivo. Un anno di attività congiunta, tra servizi ed enti, per sostenere le famiglie viene ritenuto troppo limitante rispetto alla realtà e ai bisogni dei minori.
Il protocollo è scaduto da più di un anno e l’Associazione ritiene che sia necessario riprendere con vigore un lavoro congiunto per comprendere meglio i bisogni dei soggetti interessati, e che riguardano anche il periodo dell’adolescenza. Fondamentale inserire nel protocollo regionale, tutte le tematiche che riguardano il post adozione. Fattore fondamentale per il sostegno alle famiglie e alle scuole che sono in grandi difficoltà”.
La vicepresidente della commissione Luciana Bartolini (Lega) si è detta “meravigliata dai numeri alti, degli adolescenti adottati negli ultimi anni. Essendo ragazzi e adolescenti le problematiche aumentano in particolare riferite alla scuola, la lingua stessa presumo sia il primo scoglio. Servono dei percorsi dedicati e i primi ad essere formati devono essere i formatori”.
Masiello ha concluso il suo intervento sul tema dell’affido culturale: “Un’esperienza che stiamo sperimentando a Salerno per offrire accessi culturali per chi non può permetterseli, come vedere un film al cinema o praticare un’attività sportiva”. Un’iniziativa quella dell’affido culturale particolarmente apprezzata dalla presidente Giachi che su questo tema si è impegnata a proporre un intervento, con l’assessorato competente, per finanziarlo e renderlo sistematico”.
Durante i lavori la commissione ha dato all’unanimità parere positivo sullo statuto della costituenda ‘Fondazione Museo Igor Mitoraj’, che grazie all’impegno diretto della Regione Toscana potrà valorizzare a Pietrasanta le opere dello scultore di origini polacche che ha trovato nella città della Versilia una seconda casa. Nominati anche i due membri del Consiglio, Elena Rosignoli (Pd) e Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) che rappresenteranno l’Assemblea legislativa nel Comitato regionale delle rievocazioni storiche.