31 Luglio 2025

Stati Generali: ‘Facciamo contare la cultura’, approvata la proposta di risoluzione

L’atto, portato in Aula dalla presidente della commissione Cristina Giachi (Pd), che chiude tre anni di lavoro, si inserisce nel contesto della revisione del Testo Unico della Cultura

Comunicato stampa n. 0935
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Firenze – È stata approvata nella seduta di mercoledì 30 luglio la proposta di risoluzione dal titolo ‘Facciamo contare la cultura. Politiche per una toscana contemporanea creativa’ che conclude il lavoro degli Stati Generali della Cultura. Hanno votato a favore Partito democratico, Italia Viva, Gruppo Misto-Alleanza Verdi e Sinistra, Lega e Gruppo Misto Merito e Lealtà. Si è astenuto il gruppo di Fratelli d’Italia.

Accolti e sottoscritti dalla presidente della commissione Cultura Cristina Giachi (Pd) i tre emendamenti presentati per la Lega dalla vicepresidente della commissione Luciana Bartolini: “Uno riguarda il Teatro della Toscana, con l’obiettivo che venga reintegrato a Teatro Nazionale. Il secondo è sul censimento delle dimore storiche, includendo anche quelle private, il terzo è un emendamento per riqualificare i siti rurali promuovendo la realizzazione di nuovi musei”.

Illustrando l’atto la presidente Giachi ha spiegato molti dei 32 punti contenuti nell’impegnativa alla Giunta regionale. Ricordando che il 4 settembre sarà organizzato l’evento di restituzione a cui parteciperanno tutti i protagonisti di quella che in Toscana è una vera e propria industria culturale.

L’atto – ha spiegato – mette al centro una proposta di revisione della legge regionale n. 21/2010, il Testo Unico della Cultura. La nuova impostazione contenuta nell’atto di indirizzo rivolto alla Giunta punta a una semplificazione normativa e all’introduzione di definizioni più ampie e inclusive, capaci di accogliere la complessità e la multidisciplinarità del sistema culturale contemporaneo. La cultura viene pienamente riconosciuta anche come presidio di cittadinanza attiva, come leva di coesione sociale. Da qui la centralità attribuita al welfare culturale: un modello che connette la produzione e fruizione culturale con la qualità della vita, la salute mentale, la cura e l’inclusione”.

Nell’atto, che è il risultato dell’attività della Commissione sugli Stati Generali, le audizioni e i dati acquisiti durante i lavori a partire dal rapporto commissionato a Irpet. C’è l’introduzione del principio della triennalità dei finanziamenti e quello della multidisciplinarità delle forme di espressione culturale. Ci sono gli interventi per aggiornare i repertori delle figure professionali. Viene previsto in sinergia con Fondazione Sistema Toscana uno sportello di consulenza sulla progettazione europea chiesto da tutti i soggetti interessati. Un modo per ottimizzare e supportare l’accesso alle risorse extraregionali. Nella proposta di risoluzione anche la ‘Carta dei diritti e dei doveri culturali’.

Durante l’illustrazione la presidente Giachi ha spiegato che “la Toscana è una delle poche regioni in Italia dove l’investimento pubblico è consistente e ammonta a 30milioni di euro”. Ma per utilizzare al meglio le risorse nella proposta di risoluzione è previsto un tavolo di confronto con le Fondazioni bancarie a cadenza regolare per coordinare le attività, per ottimizzare la spesa e lo sfruttamento di quelle risorse che vengono da settori privati così importanti per l’offerta culturale.

Molta attenzione è dedicata al comparto della musica dal vivo. Viene chiesto alla Giunta che venga recepito il lavoro di riconoscimento delle scuole di musica con la creazione di un registro che consenta di mettere al centro la qualità dell’offerta formativa. Un capitolo fondamentale al centro del lavoro degli Stati Generali è quello del welfare culturale. Con la Toscana che sarà la prima regione a introdurre nella legge quadro un capo dedicato che mette al centro il benessere e la qualità della vita di cittadine e cittadini in relazione all’offerta culturale. La presidente Giachi ha concluso il suo intervento spiegando che nell’impegnativa è stato previsto l’impegno ad avviare una riflessione sul circo contemporaneo e lo spettacolo viaggiante e una riflessione sul carnevale, chiedendo alla Giunta un approfondimento, con particolare riferimento a quello di Viareggio.

A tale progetto di riforma si sono affiancate, come frutti degli Stati Generali, una revisione della legge sull’Art Bonus, già approvata, una Pdl al Parlamento sulla lettura libera a scuola, e una proposta, che sarà approvata in Consiglio regionale, sulla promozione delle attività teatrali nelle scuole.

Durante il dibattito il vicepresidente dell’Assemblea legislativa e consigliere di Fratelli d’Italia Diego Petrucci ha detto che “parlare di cultura in Toscana è difficile complicato e pericoloso”. “Devo dire – ha aggiunto – che definire in Toscana Stati Generali della Cultura questo documento è ambizioso, con tutto il rispetto per il lavoro fatto. Penso che si tratti un documento molto generico e poco specifico, del tutto scollegato da qualsiasi intervento di natura finanziaria. Io penso che il ministro della Cultura Giuli sia uno dei più bravi se non il più bravo che la storia repubblicana abbia avuto. E penso che il Piano Olivetti sia una delle più belle notizie che il Governo Meloni ci mette a disposizione. Un piano di rigenerazione educativa e culturale delle periferie e delle aree rurali più spopolate riempiendo questi spazi di iniziative culturali. Un’occasione da sfruttare anche in Toscana. Nella risoluzione ci sono anche molti spunti interessanti, come il sostegno ai teatri dei piccoli borghi, una proposta che avevo avanzato. Cultura e sport devono essere la leva per contrastare l’emarginazione dei ragazzi”.

La vicepresidente segretaria della Quinta commissione Elena Rosignoli (Pd) ha fatto il bilancio di tre anni di lavoro degli Stati Generali: “Abbiamo ascoltato tutti gli attori, le associazioni e gli operatori di questo settore, a tutti i livelli dai più piccoli ai più grandi, provenienti anche dalle zone più marginali della Toscana. Un enorme lavoro di ascolto che ha prodotto questo atto con tante proposte di modifica del Testo Unico della Cultura. Nella cultura bisogna investire e grazie al lavoro della commissione Cultura siamo riusciti a far anticipare le erogazioni per il settore evitando di arrivare all’ultima variazione di bilancio. Si poteva forse fare di più, ma abbiamo fatto il massimo per offrire il nostro contributo alla Giunta per realizzare i tanti punti contenuti nella proposta di risoluzione”.

Anche Silvia Noferi, del Gruppo Misto-Alleanza Verdi e Sinistra ha partecipato ai lavori degli Stati Generali: “È stato fatto un lavoro impegnativo in grande sintonia e molto approfondito. C’è un intero volume sulle tante audizioni che si sono svolte in Commissione, sentendo tutti i rappresentanti dei vari settori coinvolti. È stato un percorso formativo anche dal punto di vista personale e mi auguro che nella prossima legislatura tutto il lavoro fatto possa servire alla revisione della legge regionale 21 sulla cultura e sottolineiamo con favore anche l’impegno del Governo in questo campo nelle periferie del nostro territorio”.

Nella sua replica la presidente Giachi ha evidenziato che “il lavoro degli Stati Generali non consiste solo nella proposta di risoluzione, ma in un corposo volume di audizioni. Un lavoro che darà i suoi frutti con la riforma della legge 21 approvata in Giunta e che poi arriverà all’esame del Consiglio regionale, a cui si aggiungono altri atti normativi e legislativi che verranno votati dall’Assemblea legislativa toscana”. “Anche secondo me – ha concluso – il Piano Olivetti è opportuno e ambizioso per questo Paese che in uno stato di emergenza culturale. Ma molte delle misure previste sono già nel nostro orizzonte quotidiano in Toscana”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana