25 Luglio 2025

Trasporti: focus sulle condizioni di lavoro del personale handling negli aeroporti toscani

L’assessora al Lavoro Nardini ha risposto all’interrogazione della capogruppo del Movimento 5 stelle Irene Galletti

comunicato n. 0884
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Firenze – L’assessora regionale con delega al Lavoro Alessandra Nardini ha risposto in Aula, durante la seduta del 24 luglio, all’interrogazione presentata dalla capogruppo del Movimento 5 stelle Irene Galletti sulle condizioni di lavoro del personale handling negli aeroporti toscani e sul ruolo della Regione.

“Nel corso 2022 – ha spiegato – dopo la comunicazione di Toscana Aeroporti circa la vendita del ramo handling, come assessora al Lavoro, insieme al collega Stefano Baccelli, ho convocato un incontro a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, UGL trasporti e USB trasporto aereo. Da quel momento si è insediato un tavolo presieduto da Regione Toscana, con le aziende Toscana Aeroporti, Toscana Aeroporti Handling e le organizzazioni sindacali. Al termine di un lungo confronto, il 19 dicembre 2022 le parti siglarono un Protocollo unitario, siglato anche da Alisud gruppo Gh, che ha acquisito la maggioranza delle quote societarie di Toscana Aeroporti Handling (TAH). Questo Protocollo relativo al sistema aeroportuale regionale era volto a rilanciare il lavoro, la qualità dell’occupazione e lo sviluppo nella delicata fase di riorganizzazione delle compagini societarie con la separazione del ramo di gestione dei servizi a terra e l’inserimento di nuovi attori industriali. Con il suddetto Protocollo TAH si impegnava a mantenere lavoratrici e lavoratori alle stesse condizioni di lavoro e di salario precedenti; la proprietà Toscana Aeroporti (TA) S.p.A. si impegnava a mantenere il 20% delle quote; Regione Toscana, rappresentata dall’Assessorato al lavoro, in accordo con quello ai Trasporti, si impegnava a convocare il tavolo ogni qualvolta i sindacati lo avessero richiesto e a vigilare sui livelli occupazionali anche di fronte a un eventuale percorso di reinternalizzazione di lavoratrici e lavoratori”.

“Dal mese di gennaio 2023 – ha proseguito l’assessora – si sono susseguiti alcuni incontri, sui punti oggetto del Protocollo. Successivamente le organizzazioni sindacali hanno ripetutamente denunciano le ricadute del nuovo assetto organizzativo, in particolare su lavoratrici e lavoratori dei servizi a terra. La presenza di più società, operanti in appalto nella gestione dei servizi a terra nei due scali aeroportuali, ha generato, infatti, la proliferazione di contratti diversi applicati per lo svolgimento delle medesime funzioni; sono inoltre stati segnalati da parte delle OOSS mancati investimenti nelle infrastrutture, nello sviluppo delle professionalità e nella sicurezza di lavoratrici e lavoratori. Tutto questo mentre si registrava il quasi raddoppio del traffico passeggeri nei due scali toscani, con rilevanti utili per il gestore e benefici per l’intero sistema toscano. A fronte di ottimi risultati economici superiori alle previsioni, secondo le organizzazioni sindacali, non sono dunque corrisposti miglioramenti sensibili per lavoratrici e lavoratori degli appalti nelle prospettive e nell’organizzazione del lavoro. Alla vigilia del rinnovo dei bandi di gara per la riassegnazione dei servizi in appalto negli scali toscani, le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle società Consulta spa, Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling di siglare un nuovo Protocollo che delineasse un percorso condiviso in cui ricomporre le criticità sopra delineate tutelando lavoratrici, lavoratori e aziende, e fissasse alcuni possibili punti di avanzamento su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contrasto alle aggressioni al personale, sviluppo sostenibile del settore, promozione di buona occupazione e miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro, anche nel settore degli appalti. Dopo due riunioni interlocutorie avvenute negli ultimi mesi, il gestore dei servizi aeroportuali Toscana Aeroporti ha dichiarato al tavolo istituzionale convocato dalla Regione Toscana per riprendere la discussione sul Protocollo, la propria indisponibilità al confronto rimandando eventualmente ogni discussione al prossimo autunno. Pur prendendo atto della posizione aziendale, ovviamente come Giunta ci impegniamo ad esplorare, ove vi siano le condizioni, tutte le opportunità per riavviare il confronto, cosa che continuiamo ad auspicare possa essere possibile”.

Nella sua replica la consigliera Galletti ha spiegato come “tutti i nostri timori per quello che sarebbe stato il futuro dei lavoratori e dei servizi che a loro sono affidati all’interno degli aeroporti nel 2025 si sono realizzati. Rinunciare a una maggioranza pubblica all’interno del sistema di gestione degli aeroporti toscani è stato un grave errore e ha portato a un perdere anche un controllo e un monitoraggio attento sulla gestione di quelli che sono i diritti di lavoratori e lavoratrici. Perché il privato fa profitti e l’attenzione ai lavoratori è sicuramente per certi versi subordinata al profitto. Noi denunciavamo che i dividendi che venivano distribuiti erano da un certo punto di vista un’offesa a quelli che erano tutta una serie di diritti. Lo spezzatino aeroportuale, che è il termine con cui avevamo definito questa separazione, secondo noi non necessaria ha portato anche a questo”.  “Ce lo dobbiamo ricordare per il futuro – ha concluso la capogruppo del Movimento 5 stelle – quello che è successo nella gestione del sistema aeroportuale toscano non deve succedere di più. È un monito per il futuro. Adesso però abbiamo tantissimi lavoratori del settore che devono essere tutelati. Dobbiamo pensare come regione Toscana a livello sia di strumenti normativi sia per quella che è l’attività nostra nei confronti del monitoraggio cosa possa essere fatto. Il sistema aeroportuale non è proprietà privata è un fattore essenziale all’interno del sistema dei trasporti toscano. La sua funzionalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori sono nostro compito”.

 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana