24 Luglio 2025

Bilancio Regione: approvato il rendiconto generale per l’anno finanziario 2024

Ventiquattro i voti a favore di Partito democratico, Italia Viva e Gruppo Misto-Europa Verde. Hanno votato contro Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Misto Merito e Lealtà e Movimento 5 stelle

Comunicato stampa n. 0871
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Firenze – L’Aula del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza con i 24 voti a favore di Partito democratico, Italia Viva e Gruppo Misto-Europa Verde e i 13 voti contrari di Fratelli d’Italia, Lega, Gruppo Misto Merito e Lealtà e Movimento 5 stelle il rendiconto generale per l’anno finanziario 2024 della Regione Toscana.

Nel presentare l’atto il vicepresidente della commissione Controllo Andrea Pieroni (Pd) ha spiegato come “durante il giudizio della Corte di Conti ci sia stata una parifica piena rispetto agli anni precedenti, non condizionata da interventi correttivi”. “Possiamo dire – ha aggiunto – che non siamo stati rimandati a settembre. È stato ridotto il disavanzo anche se permangono alcune criticità residue”.

Il rendiconto generale per l’anno finanziario 2024 si chiude con un disavanzo di amministrazione pari a 998milioni di euro, confermando il trend di riduzione dello stesso, a partire dal 2015, quando raggiunse i 3miliardi e 503 milioni, con una riduzione dell’80 per cento. E proprio da questo dato è iniziato l’impegno della Regione per contenerne il risultato, tradotto in media in 220, 230milioni di miglioramento all’anno. Il saldo finanziario positivo è di 1miliardo e 147milioni, tra disponibilità di cassa, crediti e debiti, con un miglioramento di 169milioni rispetto al 2023.

Scorrendo gli indicatori di bilancio più significativi, soffermandosi sull’ammontare delle riscossioni e dei pagamenti, da sottolineare come la Toscana sia una delle Regioni più virtuose, che paga più velocemente, nel giro di 5, 6 giorni.

Il vicepresidente Pieroni ha sottolineato come “nonostante le criticità il presidente della Giunta Giani consideri la spesa per la sanità un investimento e non un costo”. Sui dati di gestione, la sanità vale circa il 65 per cento del bilancio di parte corrente, con il fondo sanitario cosiddetto indistinto pari a poco più di 8miliardi; i volumi di entrata e di spesa sono cresciuti di circa 2miliardi e mezzo, attraverso variazioni approvate nel corso dell’anno. Impegni e accertamenti risultano in linea con gli anni precedenti, mentre per quanto riguarda gli investimenti è stata registrata una leggera diminuzione. Infine, sul fronte della manovra fiscale dello scorso anno, relativa all’aumento dell’addizionale Irpef: su 240 milioni di euro, 206 sono stati destinati alla sanità, mentre 34 per politiche tout court.

 Negativi i giudizi dai banchi dell’opposizione. Secondo il presidente della commissione Controllo Massimiliano Riccardo Baldini (Lega)quanto emerso durante la parifica della Corte dei Conti non può non preoccupare seriamente le istituzioni e i cittadini toscani. Il risultato dell’amministrazione della Giunta Giani è un disavanzo importante di 998milioni di euro, che la Regione è chiamata a ripianare. Lo squilibrio del disavanzo sanitario è oramai strutturale e i cittadini l’hanno pagato con l’aumento dell’aliquota Irpef che doveva essere una tantum ed è stato invece confermato. Le perdite nel 2023 hanno raggiunto un valore record di 182milioni di euro e quelle del 2024 ammontano per ora a oltre 160milioni”.

Anche secondo Marco Casucci del Gruppo Misto-Merito e Lealtà la Corte dei Conti “non ha nascosto le criticità e le fragilità strutturali, con una disconnessione tra programmazione e realizzazione, con la Regione che promette molti di più di quello che riesce effettivamente a realizzare per le sue inefficienze croniche”.

Dai banchi di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi ha lamentato un’assenza di programmazione da parte della Giunta regionale “con pesanti ricadute in campo sanitario dove non si è intervenuti. Un dato evidente quello del deficit, frutto delle politiche scellerate del passato. Un deficit strutturale che non può essere corretto solo aumentando le tasse delle cittadine e dei cittadini toscani”.

Sul disavanzo nella sanità si è concentrato nel suo intervento anche Andrea Ulmi del Gruppo Misto-Merito e Lealtà “oltre 160milioni di perdite nel 2024, perdite continue e crescenti sempre più difficili da coprire. E la dimostrazione della mancanza di una programmazione strategica è che per ripianarle si usi una misura straordinaria come l’aumento dell’aliquota Irpef”.

Il consigliere regionale della Lega Giovanni Galli ha accusato il presidente della Giunta Giani “di non riuscire a far funzionare la macchina della sanità regionale, ma di prendersi i meriti di quello che fanno i medici toscani. La Corte dei Conti ha espresso dubbi sulla possibilità del mantenimento dell’equilibrio sanitario in Toscana anche con le eventuali entrate derivanti dal payback. Costi strutturali e permanenti rischiano di compromettere la tenuta del sistema e senza i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza tutte le regioni e la Toscana in particolare sarebbero già in codice rosso”.

Per il portavoce dell’opposizione Alessandro Capecchi (fratelli d’Italia), “nonostante la riduzione del deficit della Regione, ci sono problemi evidenti che a oggi non sono stati superati. C’è scarsa trasparenza nella gestione delle partecipate. Il giudizio della Corte dei Conti sulla gestione della sanità ha dimostrato l’assenza di una programmazione strategica, con perdite sempre più difficili da coprire. E dal punto di vista delle entrate i margini di manovra sono minimi con l’Irap e l’aliquota Irpef oramai ai massimi. La pressione fiscale in questa regione è aumentata e siamo in una fase difficile dove servono interventi calibrati e finanziati con serietà per concorrere alla crescita del prodotto interno lordo e risolvere i problemi delle città. È stata persa un’intera legislatura e ora il tentativo di recuperare è evidente. Non si mettono diverse leggi e cinque piani enormi all’ordine del giorno alla fine della consiliatura”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana