Libri: Pari opportunità e sport, la lezione di Manuela Nicolosi
Presentato a palazzo del Pegaso il volume “Decido io. Dal sogno alla supercoppa: il coraggio di rompere gli schemi” (RoiEdizioni)
di Paola Scuffi
Firenze – Passione, forza di volontà, grinta e impegno nel seguire i propri obiettivi, o meglio “Decido io. Dal sogno alla supercoppa: il coraggio di rompere gli schemi” (RoiEdizioni), libro di Manuela Nicolosi, presentato questo pomeriggio a palazzo del Pegaso.
L’evento, su iniziativa della commissione regionale Pari opportunità, ha inteso accendere i riflettori su una storia che offre molti spunti di riflessione: la voglia di trasformare i sogni in realtà, senza fermarsi davanti alle difficoltà ed ai luoghi comuni; il coraggio di prendere decisioni, sul campo e nella vita; lo sviluppo delle competenze, in un mondo dove gli esami non finiscono mai; la ricerca dell’equilibrio tra ambizioni, famiglia, lavoro e sport. In un contesto, sempre e comunque, di pari opportunità di genere. O, almeno, così dovrebbe essere.
Come sottolineato dalla presidente della commissione regionale Pari Opportunità, Francesca Basanieri: “questa pubblicazione fa parte di un percorso che ci vede impegnate a raccontare donne straordinarie e al tempo stesso ordinarie, che hanno lottato per superare gli stereotipi; inoltre, la storia di Manuela Nicolosi, nel campo dello sport, si lega anche al progetto nazionale ‘studente/atleta’, che tra l’altro fa fatica a decollare, soprattutto per le ragazze. Questa sera vogliamo dire che non solo lo sport fa bene, ma che ha anche bisogno di pari opportunità”.
Nonostante impegnato a Roma, anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, è intervenuto con un videomessaggio: “Manuela è un esempio straordinario di talento, determinazione e coraggio; la sua storia, dentro e fuori dal campo parla a tutti e a tutte noi, la storia di una donna che ha scelto di superare i pregiudizi e di mandare un messaggio importante: c’è spazio per l’autorevolezza, la competenza e la passione femminile. Sono rimasto particolarmente colpito dalla scelta del titolo: ‘Decido io’, decidere è sempre un atto di libertà, e per le donne è qualcosa che va oltre, decidere il proprio futuro. Il mio e il nostro sogno è che storie come quella di Manuela possano diventare fonte di ispirazione per le ragazze più piccole, mi auguro che questo libro possa arrivare nelle scuole come esempio di possibilità concreta e noi come istituzione dobbiamo impegnarci in questa direzione”. “A tutti noi l’impegno, nonostante le difficoltà, di cambiare il contesto culturale in cui viviamo, il paradigma con cui leggiamo il mondo: sono certo che questo libro ci aiuterà in questo cammino”, ha concluso il presidente.
In fondo “le pari opportunità vanno lette come pari possibilità”, ha ribadito la consigliera regionale Elisa Tozzi: “chi riesce a farcela è una persona capace, che segue i propri obiettivi, nonostante gli ostacoli sul cammino, come insegna Manuela; è importante guardare allo sport come veicolo per cogliere le opportunità”.
Quale la strada da intraprendere? Manuela Nicolosi ha le idee chiare in proposito: “Sta a noi crederci davvero, guardare ai nostri sogni come a qualcosa che possiamo realizzare, nonostante tutto e tutti; avere fiducia nelle proprie capacità; ma anche gli uomini devono fare la loro parte, ovvero darci la possibilità di provare”.
A questo punto non resta che prendere il libro sul serio: “un testo avvincente, che si legge benissimo – ha affermato nelle conclusioni il senatore Paolo Marcheschi, della commissione permanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica ricerca scientifica, spettacolo e sport – che racconta la storia di una grande persona, di una grande professionista, che è riuscita ad emergere in un mondo maschilista. Un risultato importante non solo per se stessa, ma anche per invitare altre donne a crederci davvero”.
Il volume narra la storia di Nicolosi, quella di una donna che diventa un’eccellenza internazionale in un ruolo e in uno sport di uomini: quello dell’arbitraggio di calcio. Grazie al coraggio di prendere decisioni, sul campo e nella vita. Manuela Nicolosi, arbitro internazionale dal 2010, ha contribuito ad aprire le porte dell’arbitraggio alle donne facendo parte della prima terna femminile nella storia del calcio ad arbitrare una finale europea maschile, la Supercoppa tra Liverpool e Chelsea nel 2019. È stata la prima italiana ad arbitrare una finale della Coppa del Mondo femminile e ad essere selezionata a due Olimpiadi (Rio e Tokyo) e a cinque tornei FIFA.
All’evento, insieme alla presidente Basanieri, alla consigliera Tozzi, al senatore Marcheschi e all’autrice, hanno partecipato Caterina Coralli, vicepresidente della commissione pari opportunità, che ha coordinato gli interventi; e Mirella Cocchi, come coordinatrice per la Crpo del progetto “Studente-Atleta”.