Mostre: inaugurata ‘La voce dentro’ di Tiberio Bartolini
Visitabile fino al 19 luglio. Un omaggio alla carriera dell’artista pistoiese, che continua a dialogare col mondo attraverso la sua creatività
di Paola Scuffi
Firenze – Al Centro Expo di palazzo del Pegaso, sede dell’Assemblea legislativa, non mancava nessuno, c’erano affetti, trame di vita vissuta, umanità e amicizia che dalle opere esposte si riflettevano sui volti dei presenti. Questa la particolarità della mostra ‘La voce dentro’, inaugurata oggi, per omaggiare la carriera di Tiberio Bartolini, artista noto per la vasta gamma di creatività, che riflette le diverse fasi della sua vita ed esprime un legame profondo con la sua terra, sviluppando sentimenti interiori attraverso l’espressione e gli sguardi.
Come ha confessato Federica Fratoni, consigliera dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: “È per me difficile separare gli aspetti istituzionale ed umano, avendo avuto la gioia di conoscere Tiberio e di averne apprezzato la sua arte eclettica e profonda, dopo averci lasciato”. “Sono particolarmente emozionata ed orgogliosa di inaugurare questa sua mostra, insieme agli affetti della sua vita: mamma, sorella, zia, compagne, amici – ha concluso – nella sede dell’Assemblea toscana, per dare voce a chi ha vissuto la propria vita in pienezza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Cristina Giachi, presidente della commissione Cultura: “Questa inaugurazione rende visibile la felicità del tratto di Tiberio, legato alla nostra regione, ed è nella mostra che si incarna il suo messaggio, nella capacità espressiva che tocca il cuore attraverso lo sguardo, ma anche nel riuscire a tessere legami profondi; sono qui per un intreccio di conoscenze e di affetti, in fondo le persone sono ciò che fanno ma anche la rete di affetti attorno a loro”.
Lo sanno bene le curatrici, Monica Abbatemaggio e Nicoletta Giovannelli. “Tiberio è scomparso ad un tratto: nel suo studio abbiamo trovato tantissimi gioielli e abbiamo così cercato di ricostruire chi era”, ha affermato Abbatemaggio. “Tiberio da giovanissimo è stato un mio alunno, ho scoperto dopo la sua scomparsa la ricchezza e la meraviglia delle sue opere, quei volti dagli sguardi diversi e toccanti”, ha sottolineato Giovannelli.
“Questa esposizione dimostra che l’arte è davvero immortale”, ha ribadito Antonella Gramigna, giornalista.
Ma chi era Tiberio Bartolini? Per dirlo con il critico d’arte Franco Donatini: “Tiberio Bartolini rappresenta, nelle duplice veste di pittore e art designer, un artista di alto rilievo, di cui Borgo a Buggiano, luogo in cui ha vissuto, può sentirsi onorato e gratificato, oltre che testimone e custode di un messaggio artistico destinato a durare nel tempo”.
Non solo, come ha affermato Daniele Bettarini, sindaco di Buggiano: “Mi ricordo Tiberio ragazzo scanzonato, grandioso amico, artista e designer capace; è bello che ci veda dall’alto a fare festa in suo onore”.
La mostra, aperta al pubblico fino al 19 luglio (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il sabato dalle 10 alle 13), offre ai visitatori l’opportunità di esplorare un ampio assortimento delle opere di Bartolini. I ‘Gabinetti di curiosità’ in esposizione metteranno in luce le sue esplorazioni creative e la sua conoscenza nel campo della moda, nonché nell’architettura d’interni e nel design.
La mostra, dedicata alle opere più significative di Bartolini, riunisce lavori che vanno dal suo periodo giovanile fino agli ultimi giorni della sua vita, concludendosi con il dipinto ‘Ottobre’, opera rinvenuta poco dopo la sua morte, ancora appesa nello studio in quanto non completamente terminata, ma di grande effetto visivo.