19 Giugno 2025

Aree interne: le strategie per un turismo che rigenera

Nella commissione presieduta da Marco Niccolai (Pd) ascoltato il direttore generale di Touring Club

Comunicato stampa n. 0718
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Firenze – Audizione questa mattina in commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd). È stato ascoltato il direttore generale di Touring Club Giulio Lattanzi in merito “alle proposte ed agli interventi messi in campo da Touring Club a livello nazionale per i territori delle aree interne”.

Come ha spiegato Niccolai, il Touring Club, che ormai vanta 130 anni di attività, da tempo nella promozione usa un approccio di grande attenzione e di valorizzazione delle aree interne. “Per questo ci è sembrato utile avere un momento di confronto sulle strategie e su eventuali collaborazioni”.

Lattanzi, con i suoi collaboratori, ha spiegato che il Touring club privilegia le aree interne, con l’obiettivo di promuovere un turismo “che non consuma ma che rigenera”. Il turismo nelle piccole realtà ha numeri importanti: nel 2023, il 22 per cento delle presenze è stato registrato in paesi con meno di 5000 abitanti. “Vogliamo aumentare l’attrattività delle aree interne – ha aggiunto -. Ma per ripopolare queste zone non si può puntare solo sul turismo, occorre una visione sistemica, far sì che siano luoghi in cui vale la pena vivere”. Per questo, vista la tendenza che vede l’invecchiamento e la diminuzione della popolazione delle aree interne, serve rafforzare la capacità di innovazione.

Il Touring Club attribuisce riconoscimenti di qualità turistico ambientale ai piccoli comuni dell’entroterra con le bandiere arancioni, e “la Toscana è la regione più arancione d’Italia”. Tra le strategie messe in atto per valorizzare offerte turistiche di qualità, c’è la promozione dei cammini e dei percorsi, in particolare di quelli alla portata di tutti. Attualmente in Italia sono cinque i cammini certificati. Tra la Toscana e l’Umbria si snoda il cammino di Francesco. Inoltre, anche in Toscana sono stati svolti numerosi master e corsi di formazione. La parola d’ordine è la collaborazione con le realtà locali. “La coprogettazione e il fare rete sono importantissimi” ha concluso Lattanzi.

L’importanza della coprogettazione è stata sottolineata anche da tutti i commissari intervenuti, che hanno posto l’accento sul fatto che i borghi devono diventare luoghi abitati tutto l’anno e non solo di seconde case, che i progetti realizzati hanno fatto fare uno scatto in avanti alle comunità interessate, che non si tratta di spostare il turismo dalle grandi città alle aree interne ma di ampliare l’offerta, che è necessaria la collaborazione continua con i sindaci.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana