11 Giugno 2025

Diritto di voto: approvare norma per garantirlo a chi si trova fuori sede, sì a mozione Pd

L’atto d’indirizzo passa con il voto favorevole di Pd, Iv, Gruppo misto-Europa verde e M5s. Niccolai: “Serve norma nazionale, come già accade in altri Paesi europei”  

Comunicato stampa n. 0656
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Firenze – Il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Partito democratico per l’esercizio del diritto di voto “in un comune situato in una regione diversa da quella del comune di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazione di assistenza familiare”. L’atto d’indirizzo è passato con il voto favorevole di Pd, Iv, Gruppo misto-Europa verde e M5s. I gruppi di centrodestra non hanno espresso il voto.

La mozione impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo affinché sia celermente approvata la proposta di legge ed il conseguente decreto legislativo, al fine di introdurre nell’ordinamento italiano forme di voto agevolato tali da conciliare la mobilità degli elettori (indotta dalle plurime esigenze dei cittadini) con l’esercizio del diritto di voto”.

“Sono depositati in Parlamento una serie di proposte di legge che servono ad assicurare compiutamente il diritto di voto garantito dall’articolo 48 della Costituzione”, ha dichiarato il primo firmatario, Marco Niccolai, che ha ricordato che “nelle ultime tornate c’è stata una parziale introduzione di questa modalità. L’adesione di coloro che ne hanno fatto domanda in occasione dell’ultima consultazione referendaria è stata altissima: circa il 90 per cento dei richiedenti hanno poi esercitato questo diritto, votando fuori sede. Chiediamo di approvare questo disegno di legge che prevede l’introduzione all’interno del nostro ordinamento di una modalità che non sia demandata al singolo decreto elezioni, ma che sia garantita, in analogia con quanto avviene in altri Paesi europei. C’è stata una campagna soprattutto da parte degli studenti, sollecitiamo il parlamento a revisionare la nostra normativa elettorale”.

Il consigliere Giovanni Galli (Lega) ha chiesto alla maggioranza di ritirare il provvedimento: “C’è una legge in fase di attuazione in Parlamento, non c’è bisogno di questa mozione”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana