Sociale: ‘Dopo di noi’, sì a mozione Pd per rafforzare progettualità e ripristinare stanziamento risorse
L’atto d’indirizzo passa con il voto favorevole di Pd, M5s, Gruppo misto-Europa verde, Gruppo misto-Merito e lealtà e l’astensione di Lega e FdI. Il primo firmatario Sostegni: “Con la riduzione ora prevista per il 2024, alla Toscana mancherebbero da 400mila a 600mila euro”
Firenze – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza una mozione del Partito democratico in merito ai riflessi sociali dei tagli previsti dall’ipotesi di intesa tra Governo e Regioni in materia di ‘Dopo di Noi’. L’atto d’indirizzo è passato con il voto favorevole di Pd, M5s, Gruppo misto-Europa verde, Gruppo misto-Merito e lealtà e l’astensione di Lega e FdI.
La mozione impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo affinché, in un’ottica volta a rafforzare la progettualità del ‘Dopo di Noi’, adotti i provvedimenti utili a ripristinare, e possibilmente implementare, per l’anno 2024 le risorse stanziate per l’annualità 2023, pari a 4milioni 718mila 200 euro”; a introdurre “criteri di riparto nel pieno rispetto del dettato della legge 112/2016, e che quindi prendano a riferimento l’uso delle risorse del Fondo nazionale ed il numero delle persone prese in carico ed inserite nei percorsi di autonomia del ‘Dopo di Noi’”.
È stato il primo firmatario Enrico Sostegni, che è presidente della commissione Sanità, a illustrare la mozione all’Aula. “Vogliamo sostenere l’azione che l’assessora regionale Spinelli sta proponendo nella commissione Sociale e sanità della conferenza Stato-Regioni. La nostra Regione già aveva iniziato da tempo un’azione importante, che ci aveva fatto arrivare nel 2016, quando l’Italia si è finalmente dotata di una normativa organica, con una esperienza consolidata, anche da parte del terzo settore, che in tutte le parti della nostra regione ha avviato importanti iniziative”. Attualmente, ha proseguito Sostegni, “in Toscana ci sono 1316 persone inserite nel programma ‘Dopo di noi’, duecento sono coinvolte in iniziative e interventi di residenzialità stabile, oltre cento risultano gli appartamenti attivati in tutto il territorio regionale”. Risorse che la Toscana ha saputo utilizzare. Stiamo ora assistendo a una riduzione, un taglio del fondo nazionale che passerebbe da 76milioni a 72milioni e un cambio dei requisiti di distribuzione delle risorse disponibili che non tiene conto delle capacità di spesa e dei progetti avviati, ma del numero delle persone che possono utilizzarle. Da qui risulterebbe un ammanco di risorse dai 400mila ai 600mila euro nella nostra regione”.
L’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli ha spiegato che “abbiamo 28 progettazioni attivate, una per zona distretto, per ambito territoriale sociale. La Corte dei conti ci dice che siamo una delle sei Regioni che hanno totalmente rendicontato, lo scorso anno, le risorse a noi assegnate. Oltre ad aver messo in partenza, come Regione, risorse proprie, vediamo un tessuto regionale piuttosto maturo. Abbiamo una continua richiesta di attivazione di ulteriori percorsi. Arrivare oggi a un taglio lineare e a una modifica dei criteri, in un senso che noi contestiamo fortemente, ci provoca dispiacere. Vi invito a riflettere se davvero non si potessero trovare 4milioni e discutere i criteri con le Regioni, secondo i quali tutte le Regioni subiranno un taglio, a parte una”.