Regione: via libera alle modifiche a dotazione organica
Approvata, con 34 sì, nessun voto contrario e un’astensione, la proposta di legge per dare seguito a quanto rilevato dalla Corte dei Conti. Le figure apicali dell’amministrazione saranno ricollocate nel comparto con qualifica dirigenziale. Ridefinito anche il trattamento economico
Firenze – La Regione Toscana modifica la disciplina in materia di dotazione organica, retribuzione di posizione e risultato. Per dar seguito alle istanze promosse dalla Corte dei Conti, sezione di controllo, la legge approvata lo scorso luglio viene aggiornata rimodulando l’inquadramento delle figure apicali dell’amministrazione. Direttore generale, avvocato generale, direttori di Giunta e Consiglio saranno ricollocati con qualifica dirigenziale. La nuova legge, illustrata in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) è stata approvata con 34 sì, nessun voto contrario e un’astensione.
“Con questa proposta di legge – ha precisato Bugliani- si opera l’inserimento effettivo di queste figure nella dotazione organica e, infatti viene definito l’incremento della dotazione organica, inserendo anche le figure dei direttori della Giunta regionale, in numero di 14”.
Nell’articolato si prevede anche l’imputazione al Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato del personale di qualifica dirigenziale, a decorrere dal 2021, delle risorse relative al trattamento accessorio delle figure apicali, risorse che, a parità di spesa complessiva rispetto al 2016, concorrono a determinare il limite imposto all’articolo 23, comma 2 del decreto legislativo 75/2017, così come peraltro stabilito dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo della Lombardia nel 2019 (deliberazione numero 150). La Corte ha infatti sancito che nel computo del tetto di spesa rientrano tutte le risorse stanziate in bilancio dall’ente destinate al trattamento accessorio del personale, indipendentemente dall’origine delle eventuali maggiori risorse, proprie dell’ente medesimo. Per garantire l’invarianza di spesa, vengono ridotti gli stanziamenti relativi alle risorse per il salario accessorio delle figure apicali, a valere sul bilancio dell’amministrazione.
Viene inoltre chiarito che i contratti di lavoro delle figure apicali di Giunta e Consiglio, in essere alla data di entrata in vigore della legge, mantengono la loro efficacia fino alla data di scadenza dei contratti sottoscritti.




