Controllo: Terza torre, riorganizzazione uffici a Novoli
All’ordine del giorno della commissione, guidata da Alessandro Capecchi (FdI), l’audizione del direttore della Direzione opere pubbliche, Michele Mazzoni
di Paola Scuffi
Firenze – A che punto è la cosiddetta Terza Torre di Novoli? Quando e come verranno riorganizzati gli uffici regionali? Queste alcune delle domande alle quali si è cercato di rispondere nel corso della commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), partendo dalla ulteriore audizione di Michele Mazzoni, direttore della Direzione opere pubbliche.
Diverse le questioni emerse: il progetto vincitore è all’attenzione del Consiglio comunale di Firenze, quindi il bando per la progettazione esecutiva potrà partire una volta che lo stesso Consiglio della città del giglio si sarà espresso. La terza Torre di Novoli, inoltre, con delibera di Giunta (la 51 del 2025) era stata dichiarata opera strategica, quindi poteva seguire una diversa procedura, attraverso la Conferenza dei Servizi, ma a seguito delle proteste di varie componenti (politiche e cittadine) il presidente Giani ha pubblicamente detto di rinunciarvi. Secondo il presidente Capecchi “la delibera va revocata per mettere il comune di Firenze nelle condizioni di valutare liberamente, sul progetto in sé ed anche sull’impatto sugli standard del quartiere”. Una cosa è certa: ad oggi non c’è la parola fine sulla dislocazione degli uffici, si è preferito optare per un sistema modulare che consentirebbe di fare scelte diverse. Da qui la necessità, come sottolineato dal presidente, di continuare a seguire l’iter e di aggiornare la Controllo, una volta che si sarà espressa l’amministrazione comunale fiorentina, per invitare il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, a indicare la proposta definitiva della Giunta sugli uffici da trasferire a Novoli, insieme al direttore Mazzoni, per avere chiarezza sui passaggi futuri: dal progetto esecutivo al bando di gara per l’appalto dei lavori, fino alla consegna dell’opera, il cui costo si aggira sui 60 milioni di euro.
Diverse le richieste di approfondimento dei consiglieri intervenuti: Silvia Noferi (M5S) si è soffermata sul comitato dei cittadini per capire se siano stati ascoltati, ed ha chiesto la convocazione formale del governatore Giani; Marco Martini (Pd) ha parlato di “relazione esaustiva per il momento in cui ci troviamo”; Elisa Tozzi (FdI) si è invece detta perplessa sulla programmazione, “non trovando nel progetto né strategia né razionalità”; secondo Maurizio Sguanci (Iv), invece, siamo di fronte ad un’opera di “investimento e non di spesa”.
La Controllo, infine, ha rimandato il punto all’ordine del giorno sul Piano sanitario e sociale integrato regionale (Pssir) 2024-2026, per il dibattito in corso tra maggioranza e minoranza, sulla definizione dei contenuti del parere, per la commissione competente.