9 Febbraio 2022

Sanità: interrogazione portavoce opposizione su disavanzo sistema regionale

La risposta in Aula dell’assessore regionale Simone Bezzini: “Non ancora possibile quantificare il risultato economico 2021: non ancora definiti dati di costo per la pandemia ed entità dei rimborsi”. Marco Landi: “Parzialmente soddisfatto, necessaria responsabilizzazione dell’azione politica”

Comunicato stampa n. 0095
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L’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini, ha risposto in Aula a un’interrogazione del portavoce dell’opposizione, Marco Landi (Lega), sul “disavanzo nella sanità regionale” e sugli “indirizzi della Giunta per farvi fronte”.

“Lo scorso 2 novembre è stata fornita al Consiglio una dettagliata comunicazione sulla situazione di bilancio della sanità toscana – ha dichiarato l’assessore – all’interno della quale venivano indicate anche le azioni intraprese per attuare il piano di convergenza verso l’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale. Tale piano è stato portato avanti in modo costante e coerente: contenimento della spesa in un quadro di garanzia su qualità e continuità dei servizi, iniziativa congiunta con le altre Regioni nei confronti dello Stato per ottenere il rimborso delle spese Covid, costruzione di sinergie all’interno del bilancio della Regione per il recupero di ulteriori risorse”. Tali azioni, ha spiegato Bezzini, “sono state condizionate dalla nuova ondata di contagi”, che ha prodotto costi aggiuntivi. “Ancora è prematuro quantificare con esattezza il risultato economico del servizio sanitario nel 2021: i dati di costo non sono ancora definiti, e tra le iniziative assunte dalle Regioni vi è la richiesta di rinvio della scadenza di bilancio fissata al 30 aprile. Ci sono costi che ancora devono essere stimati e grandi incertezze nella stima di ricavi importantissimi: il payback e i rimborsi gli esempi più rilevanti”.

L’iniziativa delle Regioni, “sta dando i suoi primi risultati: oltre ai 600milioni già stanziati (circa 42,6milioni alla Toscana), lo Stato ha stanziato ulteriori 400milioni, che però devono essere ancora oggetto d’intesa per il relativo riparto tra le Regioni”. Si tratta, secondo l’assessore, di un primo passo avanti “importante, ma non sufficiente. Non corrisponde a quanto richiesto dalle Regioni, copre solo una minima parte dei costi sostenuti per la pandemia”. Le Regioni “hanno rilanciato una forte iniziativa che ha portato finalmente all’apertura di un tavolo di confronto con il ministero dell’Economia e finanze. Porremo ulteriori condizioni: un ulteriore stanziamento di risorse, norme che separino la contabilità Covid, una programmazione delle risorse per il Covid nel 2022 ed eventualmente negli anni successivi. In più, una rivalutazione del fondo sanitario. La fase che stiamo attraversando non può essere in alcun modo affrontata con risorse, tempistiche e modalità ordinarie”.

Il portavoce dell’opposizione si è detto “parzialmente soddisfatto, in merito soprattutto al fatto che questo dato non si possa chiarire e capisco perfettamente che le risorse che devono arrivare costituiscano un dato d’incertezza rilevante. Però, anche vedendo quello che sta succedendo, con la sicurezza e le garanzie portate dalla diffusione dei vaccini, ci sono due grandi temi che la sanità toscana non può non considerare. Questo stato di emergenza ci pone tutti nell’ottica di una responsabilizzazione dell’azione politica”. “In maniera costruttiva – ha concluso Landi –, diciamo che non è possibile pensare che le liste d’attesa siano quelle che vediamo nei numeri e che si debba ancora centellinare le convenzioni con le strutture private, mentre quelle pubbliche hanno dovuto limitare moltissimo le visite di vario tipo, dalle normali visite diagnostiche a quelle più importanti”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana