Ambiente: la commissione al Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli
Seduta nella sede del Parco, in località Cascine Vecchie, a Pisa, per un confronto sul piano integrato
Firenze – Focus sul Piano integrato del Parco (Pip) regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli da una visuale particolarmente privilegiata, ovvero dalla stessa sede del Parco, in località Cascine Vecchie, a Pisa. È proprio qui che oggi (martedì 18 marzo) si è svolta la seduta della commissione Ambiente e Territorio, dove hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti: presidente e direttore del Parco, responsabile aree protette, rappresentanti della Comunità (province di Pisa e Lucca, comuni di Pisa, Viareggio, San Giuliano Terme, Massarosa e Vecchiano), uffici regionali.
“Siamo qui per ascoltare e vi ringraziamo per i vostri preziosi contributi – ha esordito la presidente della commissione Lucia De Robertis (Pd) – è compito della politica tutelare l’interesse generale, fatto di interessi particolari; questo di oggi è il primo incontro cui ne seguiranno altri, prima di arrivare all’adozione in Consiglio regionale”.
Da qui l’illustrazione del Piano, complesso e articolato, con una panoramica a 360 gradi, che ha preso l’avvio dalle norme giuridiche per arrivare all’attività programmatoria e pianificatoria, in un perimetro in evoluzione.
Gli interventi dei rappresentanti della comunità del Parco, a partire dal Sindaco di Pisa, si sono in particolare concentrati sulla estensione della nuova perimetrazione, con riferimento alle zone contigue e alle aree Parco. Come spiegato dal sindaco di Vecchiano, l’attuale pianificazione contempla aree interne e aree esterne al parco, per un totale di 24 mila ettari, e che nel nuovo piano le aree esterne perdono, secondo lui, lo status di Parco. M ai tecnici presenti hanno spiegato che, come prevede la legge nazionale sui parchi, le aree contigue non sono annoverabili tra le aree di Parco proprio perché esterne, Fermo restando che in forza della specificità riconosciuta dalla legge regionale nel parco di San Rossore – Migliarino – Massaciuccoli la pianificazione avviene anche nelle aree contigue.
Ma nel percorso del Pip quale è stato il confronto con gli enti locali e quando? Ha domandato il consigliere Cristiano Benucci (Pd). E ancora: anche al di là dei numeri, cosa si può fare nelle aree contigue, di più o di meno rispetto al passato? Si allentano le tutele oppure no? Ha chiesto la presidente De Robertis. E nel dibattito, se da un lato direttore e presidente del Parco hanno parlato di vari incontri e confronti, dall’altro il sindaco di Pisa ha lamentato la mancata risposta a chiarimenti richiesti. Il responsabile delle aree protette ha inoltre spiegato una delle particolarità del Pip: la possibilità di normare e pianificare anche sulle sette diverse aree contigue identificate; inoltre – ha proseguito – la perimetrazione del 1989 andava rivista, per alcuni profili di incongruità esistenti.
Una specifica richiesta per il legislativo regionale è arrivata dal consigliere Marco Landi (Lega): “la riperimetrazione del Parco non deve essere collegata alla revisione della legge istitutiva?”. Sempre su tale tema: la perimetrazione prevista interviene sensibilmente sulle aree venatorie, che risultano penalizzate, ha sottolineato Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), che ha richiamato l’attenzione anche su una maggiore flessibilità nella gestione delle concessioni balneari. Elena Meini (Lega), sottolineando l’attesa di un Piano di cui si discute da cinque anni, ha rilanciato sul confronto con gli stakeholder – mondo agricolo e venatorio, insieme a tutti coloro che lavorano e interagiscono con il Parco. Sono sufficienti 6 videoconferenze e due incontri in presenza? Il vicepresidente della commissione, Alessandro Capecchi (FdI), ha affrontato il tema delle risorse: “le azioni previste, per essere sostenute e sostenibili, necessitano di finanziamenti adeguati”. Sull’estensione, che riguarda una zona di circa 1000 ettari, ed è una scelta politica, siamo chiamati a valutare. Per Francesco Gazzetti (Pd) “questo passaggio in commissione arriva dopo un grade lavoro, merito dei dirigenti e degli uffici del Parco, e continueremo a non tirarci indietro nell’ascolto e nel confronto con tutti”.
“Grazie ancora a tutti per il vostro apporto – ha concluso la presidente De Robertis – a questo punto procederemo con le audizioni in commissione ed ognuno di noi farà i passaggi politici sul territorio, approfondendo con tecnici e uffici dell’Assessorato. Ci avete aiutato a farci una opinione, proseguiremo nel nostro lavoro, cercando di sbagliare il meno possibile”.