Libri: per non dimenticare l’olocausto
Alla presentazione alla presentazione del volume di Ariela Piattelli è intervenuto il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci
Firenze – “Il futuro e la memoria. Shoah, antisemitismo e Generazione Z” di Ariela Piattelli (Edizioni Rai Libri) è il titolo del libro che è stato presentato ieri, giovedì 6 marzo, in sala Fanfani, palazzo del Pegaso (via Cavour 4, Firenze). A portare i saluti è stato Marco Casucci vicepresidente del Consiglio regionale. Sono poi intervenuti Monica Leonetti Cuzzocrea, insegnante e giornalista; Celeste Vichi, presidente Unione associazioni Italia Israele; Gabriel Venezia, studente. Era presente l’autrice Ariela Piattelli. Numerosi studenti delle scuole superiori hanno preso parte all’iniziativa.
Nell’ultimo scorcio dell’epoca della testimonianza diretta sulla Shoah, questo libro tenta di scattare un’istantanea di un momento irripetibile della Storia, in cui i nativi digitali, figli della Generazione Z e ultimi ad aver ascoltato le parole di chi ha vissuto l’orrore dei campi di sterminio, affrontano una sfida esistenziale: custodire e proiettare nel futuro il ricordo della Shoah senza le voci dei sopravvissuti.
“Un libro che ci aiuta a tenere alta la guardia contro ogni episodio di antisemitismo e antisionismo – ha detto Marco Casucci vicepresidente del Consiglio regionale – ed è un modo per coinvolgere il mondo della scuola. È fondamentale che questi temi vengono affrontati tutti i giorni, non soltanto il 27 gennaio che è dedicato al giorno della memoria. Purtroppo stanno aumentando i casi di antisemitismo e il nostro impegno, come istituzioni, deve essere massimo per conservare la memoria di questi tragici eventi.”
“‘Il Futuro e la Memoria’ è un libro che vuole fotografare un momento importante della storia – ha detto l’autrice Ariela Piattelli – e trasmettere le testimonianze agli studenti e ai più giovani. Nel libro ho intervistato i nipoti dei sopravvissuti che mi hanno raccontato l’eredità morale dei loro nonni. I giovani sono i testimoni dei testimoni e cercano di dare un futuro a questa memoria.”
“Abbiamo deciso di promuovere questo incontro come associazione Italia Israele – ci ha detto Celeste Vichi – perché crediamo che trasmettere la memoria dell’olocausto ai più giovani sia importante e parlare attraverso anche i nuovi mezzi di comunicazione come i social. Bisogna comprendere che nel tempo l’antisemitismo si può modificare ma mantiene sempre le stesse caratteristiche di odio.”
“Credo che parlare oggi dello Shoah ai giovani sia fondamentale c’è molta confusione e non si conoscono realmente i fatti accaduti – ha detto l’insegnante Monica Leonetti – e quindi bisogna parlarne in una maniera diversa.”
“Un libro importante – ha detto lo studente universitario fiorentino Gabriel Venezia – e occorre parlare dell’olocausto soprattutto dopo i fatti del 7 ottobre e il clima di antisemitismo che si respira nella società.”
Le dichiarazioni in video
La dichiarazione del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci
La dichiarazione di Monica Leonetti Cuzzocrea, insegnante e giornalista
La dichiarazione di Celeste Vichi, presidente Unione associazioni Italia-Israele
La dichiarazione dello studente Gabriel Venezia
La dichiarazione di Ariela Piattelli, l’autrice