14 Gennaio 2025

Ambiente: ecoballe in mare, azioni future per evitare nuovi fenomeni

L’assessora all’Ambiente Monia Monni ha risposto in aula all’interrogazione di Irene Galletti (M5S)

Comunicato stampa n. 0027
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Firenze – “Emerge una complessità amministrativa e tecnica dei procedimenti di bonifica che non li rendono di rapida esecuzione e spesso sono accompagnati da una non facile identificazione dei soggetti responsabili della contaminazione, con procedure spesso oggetto di contenzioso, a ciò si aggiunge la complessità delle azioni in danno”. Così l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni risponde in Aula all’interrogazione di Irene Galletti (M5S) in merito alla gestione successiva alla dispersione in mare delle ecoballe e al rischio di ripetizione di simili fenomeni. Per completezza di informazioni a beneficio della consigliera interrogante, Monni ha dichiarato che avrebbe fornito copia della relazione redatta nel 2018 dall’allora presidente della Giunta, Enrico Rossi.

“Inoltre, da non dimenticare la difficoltà di dover far fronte, per i bilanci pubblici, all’individuazione di somme da destinare agli interventi – continua Monni –. Vi è urgenza di fare uno sforzo per semplificare le normative, spesso nazionali, per accedere a procedure più snelle e individuare le risorse finanziarie. Al tema delle bonifiche sono destinati 600 milioni”.

“Avrei voluto più spiegazioni sugli accadimenti recenti relativi alle notizie della Corte dei Conti sulla fideiussione che nel frattempo si sarebbe persa per una serie di passaggi ‘omissivi’ – ha risposto Galletti – Il passaggio che avrebbe bisogno di chiarimento riguarda il fatto che una parte delle somme legate a quella fideiussione potevano essere utilizzate”. “La complessità e tecnica amministrativa ha reso difficoltosi i passaggi, tuttavia 2,8milioni di euro che potevano essere disponibili non lo sono stati perché nella cooperazione tra i vari enti che dovevano contribuire la Regione ha fatto la sua componente, come Consiglio regionale abbiamo il dovere ispettivo per capire cosa non si è potuto concludere, la regione ha una sua parte di responsabilità”.

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